
La Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato da Eugenio Cappelletti e Mauro Biasiolli, rispettivamente fratello e marito di Maria Angelica, l’ex funzionaria dell’Azienda sanitaria accusata (e già condannata) per la truffa milionaria sulle pratiche di rimborso. La sentenza di condanna pronunciata dalla Corte d’appello di Trento nel novembre del 2013 - 3 anni e 8 mesi a Biasiolli e 3 anni e 6 mesi a Cappelletti - passa dunque in giudicato. Confermata anche la provvisionale da 1,5 milioni di euro in favore dell’Azienda sanitaria, costituita parte civile attraverso l’avvocato Monica Baggia.
Il procedimento giudiziario a carico di marito e fratello di Angelica Cappelletti (che invece aveva scelto il rito abbreviato già concluso con una condanna a 3 anni) chiude dunque il procedimento penale. Cosa accadrà ora ai due condannati? Trattandosi di persone incensurate prima di questa vicenda, è probabile che i due possano evitare il carcere grazie alla messa alla prova. Biasiolli e Cappelletti potrebbero dunque essere presi in carico dai servizi sociali e impiegati per attività socialmente utili.