L'onorevole Lorenzo Dellai ha avuto notizia della multa comminata dagli ispettori di una Agenzia del Ministero dell'Agricoltura ad un operatore commerciale di Trento, colpevole di aver qualificato come siciliani e non come italiani i fagiolini in vendita in piazza Vittoria.
«Sinceramente - afferma Dellai - sulle prime, ho pensato ad un simpatico pesce d'aprile in ritardo. Sono poi rimasto allibito nell'apprendere che così non è ed ho potuto prendere visione del lungo e dettagliato verbale redatto dai solerti funzionari. Effettivamente, cose da non credere. Potrà anche essere vero che in questo caso la normativa europea prevede che sia indicata la nazione e non la regione di provenienza del prodotto: il punto è però che ogni norma, senza l'intelligenza ed il buon senso di chi è chiamato ad applicarla, può produrre effetti di stupidità e di assurdità come questo. E così può sorgere un legittimo interrogativo sul senso e sulla utilità sociale di taluni comportamenti dei pubblici uffici.
Con effetti devastanti sul piano della credibilità delle pubbliche istituzioni. Ho sentito il Vice Ministro competente. Confido che il Ministero troverà presto ed in maniera unilaterale la strada per riconciliare le regole formali con l'intelligenza ed il buon senso. Se così non sarà, parteciperemo in tanti, suppongo, ad una colletta pubblica e andremo tutti assieme a portare il nostro obolo alla stupidità».