
Un incidente gravissimo, in cui ha perso la vita una donna di 86 anni di Mori, la necessità di bloccare il traffico per permettere l’arrivo delle ambulanze, le inevitabili code. E sono pure volate le offese: nel corso dell’intervento dei soccorritori per lo scontro accaduto giovedì pomeriggio sopra la Rocchetta, qualche automobilista si è preso la libertà di accusare i vigili del fuoco di essere i responsabili del traffico bloccato. Lo segnalano gli stessi pompieri, con un’amara considerazione affidata i social network: il post ha conquistato oltre 1.400 «like».
«In gioco ci sono la dignità delle persone e le responsabilità, cose che vanno tenute in considerazione con la compostezza della perdita di una vita umana e i rilievi delle forze dell’ordine. Cose che richiedono tempo. Noi vigili del fuoco dovremo occuparci solo dell’estricazione del ferito, punto. Sapendo però che siamo a servizio delle nostre comunità, ci adoperiamo affinché deviando il traffico i disagi, grandi, non diventino ancora più grandi - si legge nelle pagina Facebook, dell’Unione vigili del fuoco distretto di Mezzolombardo - Questo è rivolto a far fare un’analisi a tutti coloro che offendono noi e il nostro servizio accusandoci di fare “casino”. Se veramente credete di fare di meglio lasciate un biglietto in macchina con scritto “se ci lascio le penne butame zo nella rampa mi e la macchina” così non ci saranno disagi agli altri. Prima di parlare a vanvera sarebbe opportuno pensare alla dignità delle persone e al rispetto reciproco».
Seguono decine di commenti, a favore dell’operato dei soccorritori in generale, dei pompieri in particolare. «I vigili del fuoco volontari sono angeli sempre al nostro fianco, orgoglio del nostro territorio e che in altre regioni d’Italia ci invidiano! Plaudiamo al loro operato anziché criticare» scrive Laura. «Onore e rispetto a tutti gli operatori del soccorso - scrive Silvia - che tanto fanno per le nostre comunità, tutti i giorni 24 ore su 24, senza mai risparmiarsi».
Intanto la procura di Trento ha aperto un fascicolo per omicidio colposo. La macchina sulla quale viaggiava la vittima, Olga Finotti, era condotta dalla figlia: forse per una distrazione l’automobilista è finita sulla corsia opposta della statale 43, centrando il camion che saliva verso Cles.