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Casse Rurali, prestiti in calo: in sei mesi -2%

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Nel primo semestre i prestiti erogati dalle banche sono cresciuti dell'1,7%. Aumentano mutui e crediti alle famiglie (+2,3%) e alle aziende medio-grandi (+3%) ma calano ancora i prestiti alle piccole imprese (-2,8%). Mentre però il credito erogato da banche regionali e nazionali è in crescita, quello delle Casse rurali continua a contrarsi di oltre il 2% anche verso il tradizionale target piccole imprese. La quota di mercato delle banche cooperative trentine scende così al 45,8%, dal 47% di dicembre, ormai nettamente sotto il 50%.
«L'erosione delle quote delle Bcc in Trentino, mentre in Alto Adige la situazione delle Raiffeisen è opposta, è una dinamica indicativa di debolezza» afferma Pier Luigi Ruggiero , direttore della filiale di Trento della Banca d'Italia, alla presentazione dell'aggiornamento congiunturale sull'economia regionale. «Per le Bcc trentine - aggiunge Antonio Accetturo , coordinatore dei curatori del rapporto - le consistenze dei prestiti problematici, pur in riduzione, si confermano su valori più elevati della media del sistema: 19,1% contro il 14,4% medio trentino e il 12% nazionale».
«In questo contesto - sottolinea Ruggiero - il gruppo bancario cooperativo che fa capo a Cassa Centrale Banca risponde all'esigenza di consolidare il credito cooperativo e garantisce anche alle Bcc più deboli risorse, strategie, fabbriche di prodotto, cessione di crediti deteriorati (come la nuova grande cartolarizzazione che sta preparando Cassa Centrale ndr ) che possono consentire di recuperare quote di mercato».
Su tutto questo piomba l'ennesima «riforma della riforma» che il governo di Giuseppe Conte ha messo in cantiere partendo dagli emendamenti presentati dalla Lega e da altre forze, compresa la Svp, al decreto fiscale in discussione al Senato. Ieri, in un vertice a Palazzo Chigi con i vicepresidenti Matteo Salvini e Luigi Di Maio e altri esponenti della maggioranza, tra i quali il presidente della commissione Finanze del Senato Alberto Bagnai , primo firmatario di alcuni degli emendamenti, è stato messo a punto «un pacchetto di interventi» sulle Bcc.
Il fulcro degli emendamenti è l'eliminazione, di fatto, dell'obbligo di adesione delle Bcc ai gruppi nazionali, cardine della riforma del 2016, a favore, in alternativa, a «sistemi di tutela istituzionale» ovvero al modello tedesco di fondo di garanzia. «Si sta ragionando su varie ipotesi, vedremo la migliore - afferma il ministro per i rapporti col Parlamento Riccardo Fraccaro - Ma credo sia necessario garantire che i gruppi non diventino delle spa scalabili, tra l'altro anche da banche straniere». Per Fraccaro, il fondo di garanzia alla tedesca si applicherebbe prima di tutto al Trentino e all'Alto Adige, dove le Raiffeisen, pur avendo un gruppo autonomo provinciale, lo richiedono da tempo.
A Trento l'altra sera il punto è stato fatto in una riunione tra Cassa Centrale e le 20 Rurali, da dove più di una Cassa è uscita preoccupata sul percorso che sta accelerando nel mezzo di questa incertezza istituzionale. Oggi è in calendario l'assemblea della Rurale Alto Garda, una delle maggiori.
«Sul tavolo è stato messo questo sistema Ips alla tedesca - commenta dal canto suo Ruggiero - In teoria potrebbe garantire alle Bcc una tutela analoga al gruppo, anche se non sarebbe un volano come una capogruppo fortemente capitalizzata. In ogni caso bisognerà capire quanto costa». Tra l'altro, Trento non sarà estranea alla vigilanza del gruppo nazionale che dovrebbe passare alla Bce, governo permettendo. «Analisti della nostra filiale faranno parte del Joint supervisory team per la vigilanza sul gruppo Cassa Centrale».


Bedollo, le vigne oltre i mille metri di quota

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A Bedollo non si fanno mancare proprio niente. L’esperimento era stato avviato già negli anni scorsi con successo ma quest’anno la vendemmia ha espresso il meglio sia in termini di quantità che di qualità. E’ il caso di dire che sono decisamente cambiati i tempi ma anche lo stesso clima perchè c’è chi si ricorda che a Bedollo, a quota 1.200-1.300 metri , l’uva non maturava mai ed era inutile coltivare viti a questa quota. 
 
Ma l’esperimento di tre amici come Valerio Ambrosi (ora anche nuovo «pistor» a Centrale di Bedollo), Daniele Battisti ed Alessio Ioriatti, coordinati da Renzo Ioriatti, non solo ha dato tutti i suoi frutti ma anche confutato una volta per tutte le teorie passate. 
Ad assaggiare il vino delle vigne alpestri è venuto perfino il sindaco di Bedollo Francesco Fantini pienamente soddisfatto dell’ottima qualità ma anche dell’iniziativa intrapresa da tre giovani che hanno cominciato per scommessa. Un’iniziativa che dà ulteriore impulso all’agricoltura di montagna. 
 
Quest’anno, la vendemmia è stata molto buona, afferma Alessio Ioriatti, «perchè abbiamo prodotto circa 5 quintali di uva Solaris (lo scorso anno 3,5 quintali), circa 6 quintali di uva di Cabernet Cantor e, per la prima volta, circa 1 quintale di uva di Prior. Dapprima le vigne sono state piantate soltanto a Centrale, in località Redi, a quota 1.070 metri ma visto il successo registrato, si è voluto estendere l’esperimento  anche nei pressi del paese di Bedollo, in località Nochere ad una quota più alta: 1.150 metri. Ma sicuramente ben esposta al sole». 
 
Luigi Toniolli e Franco Toniolli  del Pec hanno subito creduto nell’iniziativa e quest’anno hanno potuto vendemmiare tutte tre le qualità di uva nel loro bellissimo orto botanico. Il raccolto è stato quindi portato agli amici di Centrale per trasformarlo in vino di ottima qualità. Dunque un bilancio decisamente positivo. 
 
«Assolutamente sì - risponde Alessio Ioriatti - anche perchè stiamo registrando un incremento della produzione: la primavera scorsa abbiamo piantato a Bedollo altre 300 viti di Cabernet Cantor e così abbiamo raggiunto le 1.000 viti piantate. Inoltre  gli amici Luigi e Franco Toniolli, vista la buona riuscita della prova, sicuramente la prossima primavera pianteranno altre nuove viti. Va detto anche  che le nostre viti sono state trattate davvero pochissimo (soltanto due volte durante l’estate)». 
Con il risultato di un vino di ottima qualità: 330 litri di Solaris, 430 di Cabernet e 50 di Prior.

Un Masterplan per il futuro di Predaia

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La presentazione del percorso del «Masterplan» di Predaia di martedì sera ha richiamato a Tres molti cittadini, che hanno ascoltato la relazione dei tecnici di «Quadrostudio» incaricati dal Comune. L’incontro è stato aperto dal primo cittadino Paolo Forno e, in seguito, sono intervenuti l’architetto Alessandro Franceschini, l’architetto Carolina Rigoni e l’ingegner Giulio Ruggirello.
Durante la serata molti cittadini hanno preso la parola a loro volta per avanzare proposte e indicare priorità.
 
«Questo progetto - ha esordito il sindaco Paolo Forno - sarà tanto più efficace e vincolante quanto più saranno partecipi i cittadini di Predaia. Quello a cui stiamo lavorando non è il programma amministrativo di una legislatura, ma un vero e proprio piano strategico per i prossimi 30 anni. Tutti insieme dobbiamo capire chi siamo per decidere dove andare. Nel 2014 i cittadini di Predaia sono stati i veri protagonisti della nascita del comune unico. Oggi abbiamo l’opportunità, ancora una volta, di scrivere la storia del nostro territorio, decidendo tutti insieme quali opere, progetti e strategie verranno attuate negli anni a venire».
 
Il percorso del «Masterplan» denominato «Progetto Predaia» è iniziato nell’estate del 2018 con i sopralluoghi dei tecnici e il reperimento di informazioni sul territorio. L’estate scorsa è stato realizzato anche un questionario rivolto ai turisti che soggiornavano sul territorio dell’Altopiano, dal quale è emerso un sostanziale apprezzamento del territorio e dei suoi servizi. La fase analitica della programmazione prosegue in questi mesi con l’elaborazione della visione percepita dai cittadini, che verrà messa in relazione alla visione realizzata dai tecnici. Dalla sintesi delle due visioni emergerà una fotografia del territorio che sarà il punto di partenza per la fase progettuale del «Masterplan».
 
La reale programmazione avrà inizio nei primi mesi del 2019: in quella sede verranno indicati gli interventi e le opere pubbliche che meglio sapranno rispondere alle esigenze dei cittadini del Comune unico.
L’idea che i cittadini hanno del territorio potrà emergere dai questionari realizzati dai tecnici, che da martedì scorso sono disponibili sul sito internet del Comune e presso le biblioteche comunali di Taio e Coredo.
 
I questionari mirano a raccogliere informazioni anche in relazione alle esigenze delle singole frazioni del Comune di Predaia, mettendo in luce i punti di forza e le criticità delle 14 realtà frazionali. Scopo del «Masterplan» commissionato dalla Giunta sarà infatti quello di costruire un’identità comune, che può nascere solo da una progettualità condivisa riferita al territorio.
Attraverso l’urbanistica infatti si possono riconfigurare gli spazi e indicare le priorità del territorio, partendo da un quadro complessivo condiviso con la popolazione. La strada ora è stata tracciata, il lavoro sarà lungo ma molto importante.

Zambana, affidati i lavori per la nuova ciclabile

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Dopo anni di attesa, si avvera finalmente il sogno di collegare Zambana Vecchia a Zambana Nuova con una pista ciclopedonale. Sarà lunga 1.800 metri e i lavori saranno eseguiti in due lotti: il primo riguarda l’intero percorso tranne l’attraversamento del fiume Adige che è, invece, l’oggetto del secondo lotto, con il collegamento fra le due sponde del fiume tramite una passerella a sbalzo agganciata al ponte esistente.
 
La pista ciclopedonale avrà un costo complessivo attorno ai 908.000 euro e, per quanto concerne il primo lotto, i lavori sono già stati appaltati per un importo, a base d’asta, di 240.592 euro.
Il costo complessivo del primo lotto, comprese spese progettuali e valore degli espropri, è di 349.348 euro; per il 95% il costo è finanziato con i proventi dal Fondo di sviluppo della Provincia Autonoma e la giunta provinciale aveva approvato il contributo legato al progetto esecutivo ancora nel febbraio del 2017.
 
Nei giorni scorsi si sono aperte le buste della gara d’appalto. Erano state dodici le imprese che avevano partecipato all’asta e il lavoro è stato affidato alla Tersystem srl di Cavedago che ha presentato la sua offerta con un ribasso del 26,95%.
 
Vediamo nel dettaglio il percorso. La pista parte dall’uscita dell’abitato di Zambana Nuova, sotto il viadotto dell’autostrada, e dopo pochi metri arriva all’imbocco del ponte sull’Adige; qui si prosegue come adesso, poiché la realizzazione della passerella a sbalzo di 105 metri è inserita nel secondo lotto.
 
I lavori del primo lotto riprendono dall’uscita del ponte attraverso le campagne sul lato destro della strada che porta a Zambana Vecchia, giungendo all’Osteria «Vecchia Zambana». Da qui si prosegue lungo una passerella di 23 metri per attraversare la Fossa Maestra e raggiungere il ponte Arcobaleno, in prossimità della rotatoria sulla bretella Trento Nord - Rocchetta, sfruttando il sottopasso pedonale già esistente per entrare nell’abitato di Zambana Vecchia.
 
Per quanto riguarda il ponte sull’Adige, ossia il secondo lotto, sono stati previsti 558.000 euro di spesa, di cui 485.000 euro arriveranno dal Fondo strategico territoriale. La passerella ancorata al manufatto sarà interamente costruita in acciaio Corten per una larghezza di due metri. Il ponte sarà allargato e sarà congiuntamente ridotta la portata per motivi di sicurezza, però resterà sempre il transito a senso unico alternato. 
 
La spesa include anche i costi di messa in sicurezza, della nuova pavimentazione e illuminazione stradale. «Era da anni che gli abitanti di Zambana attendevano questo collegamento ciclopedonale - asserisce soddisfatto il sindaco Renato Tasin - e adesso possiamo dire che, finalmente, i due abitati saranno più uniti».
I lavori inizieranno a primavera per terminare entro sei mesi dall’apertura del cantiere.

Occupata Scienze politiche a Padova

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Circa 120 studenti universitari aderenti alla sigla Udue (unione degli studenti universitari) hanno occupato ieri sera il dipartimento di Science Politiche in via del Santo a Padova, per protestare - spiegano - contro le politiche del Governo. Gli universitari si erano riuniti per un'assemblea nel pomeriggio e hanno poi deciso di continuare la discussione occupando la sede, dove rimarranno per tutta la notte e anche domani. "Come associazione studentesca non possiamo stare fermi; per questo abbiamo scelto di attivarci, occupando la facoltà di Scienze Politiche per mandare un messaggio chiaro al governo. Occupare l'università è il simbolo più chiaro di come sia un luogo bistrattato e trascurato da tempo, quello dell'istruzione e della formazione". La situazione comunque è tranquilla, la polizia sta tenendo sotto controllo gli ingressi della facoltà.

Treni in ritardo, risarcimenti più alti

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Maggiore indennizzo in caso di ritardo dei treni, una migliore informazione sull'assistenza alle persone a mobilità ridotta e un accesso facilitato per i passeggeri in bicicletta. Primo via libera dal Parlamento europeo a un pacchetto di proposte che mirano a rafforzare i diritti dei viaggiatori ferroviari.

In base al testo adottato dalla Plenaria dell'Eurocamera a Strasburgo, con una grande maggioranza - 533 a favore, 37 no e 47 astensioni - i passeggeri avranno diritto al 75% del prezzo del biglietto per un ritardo di un'ora e mezza (oggi 25% per ritardi tra una e due ore) e al 100% del prezzo del biglietto per ritardi superiori alle due ore (oggi 50%). Gli eurodeputati hanno anche aumentato il risarcimento per i ritardi superiori a un'ora dal 25% attuale al 50% del prezzo del biglietto, proponendo di «garantire che i passeggeri su viaggi che coinvolgono più di una coincidenza con biglietti separati siano pienamente tutelati», ha precisato il relatore, il polacco Boguslaw Liberadzki (S&D). «Questo è un grande giorno per i diritti dei consumatori - ha aggiunto - il Parlamento Ue prende molto sul serio i diritti dei consumatori».

Respinte invece le richieste di esentare gli operatori ferroviari dal risarcimento in caso di «circostanze eccezionali». I deputati hanno inoltre sostenuto un'eliminazione graduale anticipata delle deroghe temporanee che vengono utilizzate da alcuni Stati membri per applicare solo una parte delle norme del 2009 per i passeggeri sui servizi ferroviari nazionali. Tali deroghe dovrebbero terminare al più tardi un anno dopo l'entrata in vigore delle norme modificate. Inoltre i deputati hanno chiesto che le regole si applichino ai servizi ferroviari suburbani.

Per quanto riguarda le biciclette, le misure stabiliscono che i passeggeri hanno il diritto di portarle a bordo del treno, anche su quelli ad alta velocità, servizi a lunga distanza, transfrontalieri e locali. I treni nuovi e ristrutturati dovranno avere spazi ben indicati per il trasporto di quelle assemblate. Una volta che i 28 avranno adottato la loro posizione, potranno iniziare i negoziati sulla formulazione definitiva delle nuove norme. «Se il Parlamento riesce a fare a modo suo, i passeggeri ferroviari avranno un miglioramento dei loro diritti», ha commentato la responsabile dei consumatori europei del Beuc Monique Goyens.

Londra, Federer sbarca in semifinale

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Quinta giornata delle Atp World Tour Finals 2018 di Londra (montepremi 8 milioni di dollari), l'ultima del round robin per quanto riguarda il «Lleyton Hewitt Group». Nel primo match l'austriaco Dominic Thiem, numero 8 del ranking mondiale, ha regolato per 6-1 6-4, in un'ora e 25 minuti di partita, il giapponese Kei Nishikori, rientrato in top ten (è numero 9 Atp) a inizio novembre dopo ben 14 mesi, mettendo a segno la sua prima vittoria in questo Masters. Ma il successo dell'allievo di Bresnik a Wiener Neustadt non è servito perchè nella tarsa serata Federer è riuscito a conquistare quei game che bastavano per farlo qualificare alla semifinale di domani contro il già qualificato Anderson, che ha ceduto il primo set 6-4 e doveva battere re Roger in due set per favorire la classifica avulsa tra lo svizzero, il nipponico e l'austriaco. Invece Federer da vero campione ancora una volta ha messo tutti a tacere.
Addirittura ha contrastato il servizio del giraffone sudafricano nel secondo set che l'elvetico ha conquistato per 6-3 e così cancellando la sconfitta di domenica scorsa con Nishikori e issandosi al primo posto del girone con Anderson che ha dovuto accontentarsi del secondo posto. Per Federer è la quindicesima presenza nelle semifinali alle Atp Finals, ne ha perse solo quattro e la prima volta fu nel 2002. Il terzo semifinalista è il serbo n.1 Novak Djokovic che gioca stasera alle 21 contro il croato Marin Cilic che saprà se la sua partita avrà un senso per la seconda posizione solo se alle 15 il gigante statunitense John Isner avrà battuto il giovane tedesco Alexander Zverev, che in caso di successo sarà lui il quarto semifinalista e renderà inutile il match della serata con Cilic costretto ad uscire di scena. Fino ad ora solo un match, quello tra Isner e Cilic, è finito al terzo set nei singolari, tutti gli altri si sono risolti in due set, frutto anche della stanchezza dei giocatori dopo unestenuante stagione tra Slam, Masters 1000 e vari tornei Atp.

Pinamonti ancora a segno nel 3-3 dell'Italia under 20

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Andrea Pinamonti non si ferma più: dopo le due reti in campionato di serie A con la maglia del Frosinone di rara intensità e balistica, il 19enne noneso in prestito con diritto di riscatto dell'Inter che l'ha coltivato nel vivaio fino alla Primavera, si è ripetuto ieri siglando con un destro prepotente il pari del 3 a 3 nell'amichevole contro la Germania nello stadio emiliano di Sassuolo. Pomeriggio di emozioni allo stadio «Enzo Ricci» dove l'Italia Under 20 ha pareggiato in rimonta (3-3) contro la Germania. Gli azzurrini di mister Nicolato, giù qualificati al Mondiale 2019, riprendono il cammino nel Torneo «8 Nazioni», dopo il successo all'esordio in casa della Polonia e le sconfitte di misura con Inghilterra e Portogallo, per proseguirlo martedì in casa dell'Olanda, a Katwijk aan Zee.
L'Under 20, che a maggio sarà impegnata in Polonia nel Mondiale di categoria, ha giocato per la prima volta nella sua storia a Sassuolo. Ed è stata una gara avvincente. In vantaggio all'11' del primo tempo con il centrocampista dell'Ascoli Davide Frattesi, gli azzurrini si fanno raggiungere al 36' dai tedeschi e superare tre minuti dopo. Allo scadere della prima frazione di gioco, l'Italia ha una grande occasione per pareggiare con Pinamonti che però davanti al portiere, tira fuori.
La ripresa si apre con il pareggio di Gianluca Scamacca, ma l'entusiasmo dura solo quattro minuti. Al 7', infatti, la Germania passa di nuovo in vantaggio, un 3-2 che dura fino a quando Andrea Pinamonti al 38', servito di petto da Olivieri, sigla la rete con una conclusione al volo del definitivo 3-3. Reti: Frattesi 11', Gurleyen 36', Otto 38', Scamacca 47', Czyborra 51', Pinamonti 83'. Italia (3-5-2): Cerofolini, Del Prato (Colpani 58'), Bettella (Ranieri 78'), Buongiorno, Bellanova, Melegoni (C) (Olivieri 74'), Gabbia, Frattesi, Sala (Antonucci 78'), Pinamonti, Scamacca(Mallamo 74'). All. Nicolato. Classifica: Portogallo, Germania e Olanda 8 punti, Inghilterra 7, ITALIA e Svizzera 4, Polonia 3, Repubblica Ceca 1.
Amichevole Under 21: l'Italia Under 21 cade in amichevole a Ferrara contro l'Inghilterra. La nazionale giovanile inglese vince per 2-1 grazie alla doppietta di Solanke, per gli azzurrini di Di Biagio a segno Kean. Il ct Di Biagio: «È stata una buona gara, soprattutto nel primo tempo mentre nella seconda frazione i nostri avversari hanno avuto la partita in mano. Onestamente meritavamo di più della sconfitta e sono convinto che con questo spirito arriveremo lontano».


La Var anche in Premier

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Anche la Premier League si adegua: dalla prossima stagione (2019-2020) il massimo campionato inglese utilizzerà la Var. Lo hanno deciso ieri i club britannici che hanno dato il via libera all'adozione della nuova tecnologie finora sperimentata solo in alcune partite di FA Cup e di Coppa di Lega.
Con l'introduzione della Var nel campionato inglese, ora tutti i cinque principali campionati d'Europa avranno la «moviola» in campo. «Il programma di test non in diretta rimarrà in vigore per tutto il resto della stagione», ha fatto sapere la Lega inglese che adesso invierà formale richiesta per l'autorizzazione alla Ifab e alla Fifa.

Rogo in galleria ferroviaria, feriti cinque operai

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Cinque operai sono rimasti feriti a causa di un incendio scoppiato nella galleria Santa Lucia della linea ferroviaria Napoli-Salerno, nel tratto che va da Nocera Inferiore e il capoluogo salernitano. L'incendio, scoppiato la scorsa notte, sarebbe stato innescato dall'esplosione di una bombola, mentre erano in corso lavori di manutenzione. La circolazione dei treni è stata sospesa.

Sono intervenuti i vigili del fuoco. Le fiamme hanno coinvolto un mezzo della ditta Salcef che lavora per conto di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS) ferendo i 5 operai che sono stati soccorsi dal 118. Uno sarebbe grave. La circolazione dei treni tra Salerno e Bivio Santa Lucia è sospesa. I collegamenti regionali Salerno - Caserta sono garantiti da autobus che vengono impiegati anche tra Salerno e Nocera Inferiore, a integrazione del servizio metropolitano Salerno - Napoli Campi Flegrei. I treni Intercity percorrono l'itinerario alternativo via Cava de' Tirreni mentre i convogli ad Alra Velocità avranno origine o fine corsa a Napoli Centrale.

Nuova giunta provinciale: quale assessore vi convince di più e farà meglio?

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Aosta: mamma infermiera uccide 2 figli con iniezione e poi si toglie la vita

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Una donna di 48 anni, Marisa Charrère, ha ucciso - in base ai primi rilievi della polizia - i figli di 7 e 9 anni e poi si è tolta la vita. E' accaduto nella notte in un'abitazione nel centro di Aymavilles, paese a pochi chilometri da Aosta. Secondo una prima ricostruzione della polizia la donna, infermiera all'ospedale di Aosta, ha praticato ai due bambini una iniezione letale.

Prima di uccidere i suoi due figli Marisa Charrère ha scritto due lettere nelle quali si doleva del peso insopportabile delle avversità della vita. Gli scritti - secondo quanto si apprende - sono stati trovati nell'abitazione nel centro di Aymavilles, borgo a pochi chilometri da Aosta, nel quale ieri sera si è consumata la tragedia.

Stasera alla Bookique il pop d'autore targato I Segreti

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Arrivano da Parma con il loro "Qualunque cosa sia un tour"i protagonisti del concerto di oggi nel locale di Trento

Approda anche a Trento, stasera, venerdì 16 alla 21 alla Bookique, i "Qualunque cosa sia un tour" il live che si lega all'album d'esordio della band I Segreti disponibile in digital download e sulle principali piattaforme streaming. Un album, "Qualsiasi cosa sia", che ha superato il milione di ascolti su Spotify, mentre la title-track ha raggiunto i 200.000 stream, entrando nella classifica Viral50 - Italia. Un lavoro quello targato I Segreti, uscito per Futura Dischi e prodotto da quel Simone Sproccati che ha collaborato anche con Zibba, L'officina della camomilla, frutto di un lungo lavoro che ha dato vita a otto brani nati dall'incontro tra il cantautorato e gli arrangiamenti pop. "L'estate sopra di noi", con un video dalle immagini dal gusto rétro, che sono il fil rouge dello stile visivo che I Segreti hanno adottato finora, insieme a "Vorrei solo" e "Torno a casa", sono i singoli che hanno anticipato l'arrivo dell'album e hanno fatto conoscere al pubblico la band di Parma. "Qualunque cosa sia" arriva in punta di piedi - raccontano I Segreti - e non ha pretese. I nostri brani racchiudono sempre testi dal taglio introspettivo e fortemente empatico, resi facilmente fruibili da un sound fresco e immediato».

 

I Segreti (nella foto di Iacopo Barratieri) sono in circolazione dal 2013 e schierano una line up formata da Angelo Zanoletti (voce, tastiera e synth), Emanuele Santona (basso) e Filippo Arganini (batteria). A fine 2015 il gruppo autoproduce in acustico il primo omonimo EP e nei due anni successivi aprono i concerti di alcuni degli artisti di riferimento della scena indie italiana come L'officina della camomilla, Selton, Giorgio Poi e La Rappresentante di Lista. Per rimanere sul fronte della Bookique da segnalare che mercoledì 28 novembre il locale in San Martino ospiterà Pietro Sparacino con il suo spettacolo "Diodegradabile. Il potere logora chi ce l'ha". Si tratta di un monologo satirico legato alla dimensione di uno stand up comedian come Sparacino che aveva debuttato nel 2009 con il corrosivo "Satiriasi".

Sull'Altopiano della Paganella estate d'oro per il turismo

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Un nuovo record per il turismo dell’altopiano che sfonda il tetto delle 800.000 presenze registrate nella stagione estiva appena trascorsa.
Dinanzi ad un’affollata platea di amministratori pubblici e operatori turistici, ieri sera, al Palazzetto polivalente di Fai, sono stati resi noti i dati sull’affluenza dei turisti e i progetti per il 2019.
Dopo il saluto di Anna Donini, presidente dell’Apt, il direttore dell’ente turistico, Luca d’Angelo, ha sciorinato le cifre da record che, registrano un incremento del 3,9% sull’estate del 2017.
Il direttore è poi entrato nel dettaglio: «Si tratta di un risultato ottenuto grazie al consolidamento dei mesi centrali dell’estate - ha commentato il direttore d’Angelo - con un lieve calo a luglio per via delle condizioni atmosferiche piuttosto incerte che non ha invogliato le persone a muoversi».
Molto importante poi, ha rimarcato d’Angeli, è stata la politica di eventi e iniziative turistiche organizzate a primavera e in autunno, come il Meeting della Federciclismo per i Giovanissimi o le molteplici manifestazioni di trekking e Mtb, che hanno riscontrato un autentico boom di afflusso turistico: +38,9% a maggio, +11,6% a giugno, +7,8% a settembre e +12,1% a ottobre. 
Analizzando i mercati, la clientela italiana rappresenta sempre la maggioranza degli ospiti dell’altopiano con l’88% delle presenze e cresce sul totale del 2% rispetto lo scorso anno. L’’afflusso maggiore nella movimentazione alberghiera proviene principalmente dalla Lombardia, seguita da Emila Romagna, Veneto, Lazio e Toscana. Sui mercati esteri, la crescita è stata ancora più eclatante con il 14,1% di incremento, a testimonianza di come abbia premiato l’investimento sui prodotti turistici più legati  alle attività sportive e outdoor. La Germania, primo mercato, cala leggermente (-2,1%) ma crescono in maniera decisa il Regno Unito (+10%) e l’Austria (+8%). I dati che analizzano la redditività alberghiera, messi in luce dalla piattaforma HBenchmark, raccontano di come l’occupazione ed i ricavi medi per camera in Paganella siano sempre superiore agli altri ambiti, con delle differenze salienti soprattutto nella coda di stagione (12% in più rispetto alla Val di Fassa, quasi il doppio della Val di Sole). La soddisfazione generale degli ospiti in Paganella raggiunge il 91% per gli hotel il 94% per gli appartamenti, l’87 % per i ristoranti e l’89,7% per le attrazioni.
Ora ci si prepara per un altro record in vista della stagione invernale, dove l’evento clou sarà «Eurochocolate Chirstmas», in calendario dal 13 al 16 dicembre. Molta attenzione alle nuove strategie web, coinvolgendo i potenziali turisti sui social e sui blog per indurli a visitare il portale dell’Apt. Gli eventi si ripeteranno come lo scorso anno con la Coppa Europa femminile di sci alpino, la sfida con il supercampione Bode Miller, e così via. C’è, però, una novità: dal 27 al 31 marzo, in chiusura di stagione, la Paganella ospiterà la prima edizione di «Dolomites Mind Festival», un raduno per tutti gli appassionati di scacchi che vorranno sfidarsi tra loro dopo aver trascorso una giornata sugli sci.

A San Michele operatori dell'enologia a confronto alla Cantina Endrici

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La più antica cantina vitivinicola della Piana rotaliana, il Masetto Endrizzi di San Michele, ha ospitato «Mansum», un incontro annuale di giornalisti, enologi ed esperti del settore accolti dalla famiglia Endrici. Relatori di questa edizione, i rappresentanti di tre giovani cantine di montagna del Trentino: Pietro e Silvia Pancheri di «LasteRosse», in val di Non, con il loro Groppello metodo classico; Moreno Nardin di «Corvée» con il suo Müller Thurgau Viàch val di Cembra; Nicola Delmonte di «Filanda de Boron», nelle valli Giudicarie, con il Dedit da uve Solaris. Moderatrice dell’incontro è stata Rosaria Benedetti, sommelier professionista. «Nell’edizione 2018 di Mansum - spiega Paolo Endrici - abbiamo accolto nuovi volti della vitienologia trentina. Questo è lo spirito di Mansum: ospitare piccole, ma preziose realtà da territori viticoli desueti e ora in fermento per portare nel mondo l’immagine di un Trentino viticolo appassionato e vitale». Per l’occasione la Cantina Endrizzi ha presentato due novità: «Golalupo», Pinot nero riserva, e «Leoncorno», Teroldego rotaliano superiore riserva.


Turchia: blitz contro accademici

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Almeno 12 tra accademici, imprenditori e giornalisti sono stati fermati stamani in blitz della polizia turca a Istanbul per legami con l'associazione Anadolu Kultur, guidata dal noto filantropo e attivista per i diritti umani Osman Kavala, che è detenuto da oltre un anno per sospette attività eversive contro lo stato. Tra le persone prelevate nei raid nelle loro abitazioni ci sono i professori Betul Tanbay e Turgut Tarhanli, docenti alle prestigiose università del Bosforo e Bilgi. Alcuni dei fermati erano anche tra i firmatari dell'appello degli 'Accademici per la pace', che nel 2016 chiesero la fine delle operazioni militari nel sud-est curdo. In contemporanea è scattata una nuova maxi-operazione contro sospetti affiliati alla presunta rete golpista di Fethullah Gulen. La procura di Ankara ha emesso mandati d'arresto nei confronti di 100 militari dell'aviazione. 

Blitz di polizia sono stati ordinati in 25 province. Finora, almeno 86 dei ricercati sono finiti in manette, tra cui 60 militari

Il murales di Thomas Belz abbellisce la "materna" di Palù

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Nella scorsa estate, l’amministrazione comunale aveva bandito un concorso per le opere d’arte degli edifici pubblici e la proposta di Thomas Belz (foto) artista che vive e lavora a San Michele, per abbellire la facciata della scuola dell’infanzia è stata giudicata la più interessante.

Il conferimento dell’incarico a Belz è stato assegnato il 5 ottobre scorso e così l’artista, con il suo trabatello e la tavolozza dei colori, si è messo subito all’opera completando il lavoro a tempo di record. Fra le tante facciate e murales di Belz, va ricordato il vivace mosaico applicato sulla facciata della sede della Comunità Rotaliana Koenigsberg, a Mezzocorona. A Palù di Giovo, Belz ha disegnato un murales che copre una superficie di 40 metri quadrati ed è stato realizzato in sole tre settimane, nonostante le giornate tempestose che tutti ricordiamo: «A parte il freddo e la pioggia - racconta l’artista - il tempo era ideale per dipingere sul muro, in quanto l’umidità rallenta l’asciugatura dei colori, favorendo così la riuscita delle sfumature». Il dipinto, lungo quasi tredici metri, raggiunge il pavimento attraverso una fascia verde, in senso verticale, che si raccorda al colore dei pannelli che rivestono la nuova struttura. Nel murales compaiono due figure umane riconducibili all’impatto del bambino con il gioco e la natura; attorno, tutto ciò che si ispira a questi deu elementi: dadi, matite colorate, palloni e costruzioni assieme a alberi, fonti d’acqua e animali. Non poteva mancare il simbolo di Palù, la ruota di una bicicletta per ricordare come Giovo sia la patria di campioni delle due ruote: dai Moser a Gilberto Simoni.

Contromano in pieno centro: la Panda in via Giovanelli

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Contromano poco fa a Trento, precisamente in via Giovanelli, davanti all'ospedale San Camillo. Una Panda ha imboccato la strada in senso vietato, venendo fortunatamente bloccata praticamente subito da pedoni e automobilisti. Causa la distrazione: l'uomo infatti ha abbassato il finestrino dicendo «scusatemi tutti, mi sono sbagliato». Poi una rapida manovra e via, in direzione giusta.

Da San Martino a Levico Terme Trecento chilometri in e-bike

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 La versione definitiva del progetto è stata presentata dal presidente Sergio Scalet ai soci ed agli amministratori in occasione della recente assemblea generale del Bim del Brenta.
Un progetto dedicato all’e-bike. In tutto 326 chilometri, un tracciato in anello, da percorrere in senso antiorario, con partenza da San Martino di Castrozza, arrivare a Levico Terme e rientrare al punto di partenza dal Tesino. 
Da tempo ci sta lavorando la scuola di Mtb «Primiero Bike» con il Consorzio che lo scorso anno ha affidato al Cla una campagna di rilievi che restituisca un dato organizzato utile per una futura progettazione del percorso. Non sono mancati i contatti con il servizio Turismo della Provincia, la Sat e le Apt per finire con una nuova campagna di rilievi, da poco conclusa, per integrare alcune varianti al percorso originariamente previsto. 
Ora tutto è stato messo nero su bianco ed è nata l’interessante idea della Bim Brenta Adventure Bike dedicata alle «due ruote elettriche». Il tracciato proposto non segue i classici percorsi di mountain bike ma individua anche delle nuove possibili percorrenze. 
Come detto 326 i chilometri previsti: 283 su strada, 25 su mulattiere e quasi 18 su sentieri. Oltre 25 chilometri sono previsti all’interno del Parco Naturale Paneveggio - Pale di San Martino. Il 50% del percorso si snoda su terreni sterrati e stabilizzati, oltre 92 chilometri su asfalto e quasi 56 su battuto naturale. Con un dislivello di oltre 14 chilometri e mezzo.
Otto le tappe previste: da San Martino di Castrozza fino a località Refavaie (44,58 km), per proseguire poi con un secondo itinerario fino a Musiera (39,04 km) da cui, percorrendo altri 34,81 chilometri, arrivare in località Vetriolo. 
La quarta tappa porta dalla località levicense fino alla Val di Sella, nel comune di Borgo, un tratto di 42,05 chilometri.
Percorrendo altri 37,19 chilometri, da Sella si arriva fino a Castello Tesino per proseguire quindi, per una ulteriore tappa di 59,65 chilometri, fino a Masi di Imer. Restano ancora due tracciati da segnalare: quello che da Masi di Imer porta a Caltene (29,96 km) ed il rientro a San Martino di Castrozza con la tappa conclusiva di 38,84 chilometri. La scuola di Mtb Primiero Bike ha previsto anche la possibilità di alcune varianti del percorso. Passo Cinque Croci offrirebbe la possibilità di proporre una sottodivisione del tour che permetterebbe di distinguere una trans Lagorai Primiero/Vanoi e una trans Lagorai Valsugana, utilizzando la cerniera naturale del Tesino (via Forcella Magna - val Malene - Borghi del Tesino).
Non solo. In fase di rilievo del percorso è stato pensato anche ad alcuni anelli brevi con tematismi specifici (ad es. Forti della Valsugana - Fortificazioni Cima Socede - Sito Storico Zoparina - Stoi del Totoga - Anello della Vederna) che potrebbero essere d’interesse rispetto alla percorrenza principale, permettendo approfondimenti storico-culturali-naturalistici e della conoscenza del territorio. 
Un progetto che, per essere realizzato, richiede, però, una serie di interventi. Quello più massivo riguarda la segnaletica direzionale ed informativa ed esistono alcuni punti che necessitano interventi di ingegneria naturalistica per facilitare la percorrenza, specie in salita ma anche per sistemare alcune situazioni di ruscellamento di acque superficiali.

Sèn Jan, per Leopoldo Rizzi Vigo di Fassa viene snobbato

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Il sindaco Florian: "Non è vero, pensiamo a tutti"

 Con quel plebiscito a favore della fusione, Sèn Jan sembrava essere il desiderio che s’avvera. E ora? La comunità di Vigo, sostiene l’ex sindaco Leopoldo Rizzi (nella foto a sinistra col sindaco di Sèn Jan Florian), già si pente della scelta fatta. Lamentele e delusione che arrivano tutte sulle spalle della minoranza.
Al primo passaggio dell’ordine del giorno del consiglio riunitosi mercoledì sera, Rizzi coglie la palla al balzo, e a proposito della variazione di bilancio di 240.000 euro per interventi, tra l’altro, tutti afferenti al territorio di Vigo (rifacimento guardrail a Tamion, nuove luminarie natalizie e demolizione edificio al Passo Costalunga con creazione di parcheggi pubblici), ha voluto manifestare le sue perplessità. «Sento preoccupazione a Vigo. Quali sono i reali impegni e le reali intenzioni?» chiede Rizzi, e continua: «I principi che hanno motivato la gente alla fusione non trovano applicazione nel bilancio. Vengono destinati 5 milioni allo sport e i progetti lasciati dalla nostra amministrazione non trovano realizzazione».
Non ce la fa proprio il sindaco Giulio Florian a usare quel tono da professore di Rizzi e senza ricorrere come il collega a citazioni latine, risponde preciso, pure un po’ scocciato e deluso per: «Una minoranza che si preoccupa solo di Vigo senza mai parlare di Sèn Jan».
Ricorda quindi a Rizzi che «Abbiamo eredito da Vigo una situazione dove non c’era un solo progetto esecutivo» e poi ricorda che i 5 milioni destinati allo Ski Stadium Aloch derivano da contributo Provincia, enti locali e Comune General. E prosegue con arguta ironia «Ma io sono di Pozza pertanto sono di parte, quindi passo la parola al vicesindaco, di Vigo».
Germano Pedrotti ribadisce quanto detto da Florian aggiungendo un chiarimento sulla scelta di chiudere la Pro Loco in favore di un comitato manifestazioni, cosa che ha effettivamente destato in certi ambiti malumori.
Ancora la voce di Vigo, tramite Lisanna Cincelli ed Erwin Obletter, a sottolineare la loro disponibilità a recepire eventuale malcontenti e soprattutto anche la necessità di lavorare insieme.
Il progetto per i lavori alla caserma dei Vigili del fuoco e per la sala consigliare, che diverrà sala pluriuso, è vincolato a una perequazione: i precedenti accordi disattesi hanno comportato una ricontrattazione, ma l’accordo è raggiunto pertanto il suolo necessario per l’ampliamento diverrà presto proprietà comunale.
La Strada dei Borghi, progetto di Rizzi, è in fase di riprogettazione, che parte dal rifacimento dei servizi, della pavimentazione e dell’illuminazione e solo dopo tutto ciò installerà i totem. «Perché per costruire una casa si parte dalle fondamenta» chiarisce il primo cittadino.
A seguire l’adozione definitiva della variante al Piano regolatore dell’ex comune di Vigo, riguardante i parcheggi di Tamion e la riqualificazione dell’Hotel Rosa e degli spazi adiacenti. Autorizzato anche il nuovo ponte sul rio San Nicolò, in località Vidor - Garnete. Il nuovo attraversamento sarà costruito alcune centinaia di metri prima dell’attuale, più ampio e soprattutto non più a ridosso del pendio spesso soggetto a eventi franosi. Infine il Comune ha acquisito la proprietà di due particelle antistanti l’edificio «El Zirm», qui sarà la fermata degli autobus che in tal maniera non sosteranno più sulla stradone paralizzando il traffico.
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