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Due gravi incidenti stamattina in Trentino

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Mattinata sfortunata sulle strade, oggi. In due distinti incidenti si sono verificati sei feriti per tamponamenti fra auto.

Il più grave sulla provinciale Destra Adige, fra Nomi e Aldeno, dove una autovettura verso le 7,30 ha violentemente tamponato un trattore: nell'urto violentissimo, due persone che erano sulla macchina si sono ferite gravemente. Sul posto automedica e ambulanze inviate dalla Centrale Unica Emergenza 112, con i Carabinieri ed i Vigili del fuoco volontari con le pinze idrauliche. Molto grave un uomo di 50 anni, in ospedale anche il passeggero che viaggiava al suo fianco.

Alla stessa ora anche uno scontro che ha coinvolto tre auto a Tezze di Griono sulla SS47 della Valsugana: sul posto quattro ambulanze e l'elicottero del Nucleo Vigili del Fuoco oltre a Carabinieri e Vigili del fuoco volontari: cinque feriti, due sarebbero in condizioni molto gravi. Il traffico è stato deviato sulla viabilità secondaria, lunghe code soprattutto di camion si sono formate sulla statale. Sul posto sono ancora in corso i rilievi. 

Ecco il video di un lettore che dimostra come l'asfalto sia in realtà una lstra di ghiaccio

 


Valsugana chiusa causa lastrone di ghiaccio: 30 auto fuori strada, cinque feriti

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Coinvolta anche un'autoambulanza che ha centrato i carabinieri

AGGIORNAMENTO - La statale potrebbe riaprire verso le ore 14: il grosso delle operazioni di rimozione dei mezzi si sta concludendo, poi si passerà con i mezzi spargisale per terminare la bonifica del tratto stradale. Il bilancio dinale è di quaranta mezzi coinvolti, fra cui una decina di Tir, circa 38 le persone ferite. Cinque di queste sono state soccorse in codice rosso e portate all'osedale di Trento con l'utilizzo di tre elicotteri del Nucleo Vigili del Fuoco di Trento; altre 30 persone sono state visitate al Pronto Soccorso dell'Ospedale San Lorenzo di Borgo Valsugana, con ferite meno gravi, trasportate da cinque ambulanze coordinate dalla Centrale Unica Emergenza 112 di Trento.

IL VIDEO: LA SITUAZIONE ALLE ORE 12 

 


LA NOTIZIA - Apocalisse ghiaccio questa mattina sulla Statale 47 della Valsugana: un lastrone nel tratto al confine del veneto, fra Tezze di Grigno e Primolano, ha provocato una strage di auto. Oltre 30 veicoli sono infatti usciti di strada a causa dell'asfalto ghiacciato, per fortuna senza gravi conseguenze agli occupanti. La Statale è stata chiusa alle 7,30 ed è tuttora impraticabile: sul posto ambulanze, elisoccorso, Vigili del Fuoco volontari di Grigno, Carabinieri, e mezzi del Servizio Strade della Provincia. Si è trattato di un tipico caso di «gelicidio», quando la pioggia si ghiaccia immediatamente a contatto con il terreno freddo.

L'INCREDIBILE VIDEO DELLE MACCHINE INCIDENTATE 

IL VIDEO DI UN LETTORE: L'ASFALTO È GHIACCIO 

Lunghe code di auto e camion si sono formate comunque sulla viabilità secondaria, dove si è riversato tutto il traffico da a per il Veneto. Il fenomeno è stato provocato da una pioggia notturna, intorno alle 5 di mattina: subito dopo le temperature si sonoabbassate di colpo e l'acqua a terra si è ghiacciata all'istante, creando un pericolosissimo strato di vetrato che rende quasi impossibile anche stare in piedi. Un tipico casi di «gelicidio», fenomeno raro ma scientificamente studiato. Come spiega l'enciclopedia Wikipedia: si verifica quando la pioggia, o la pioviggine, che rimane in forma liquida anche quando la temperatura superficiale delle gocce o goccioline è inferiore a 0 °C, si solidifica istantaneamente a contatto con il suolo formando uno strato di ghiaccio trasparente e molto scivoloso. La causa di questo è da attribuirsi al fenomeno della sopraffusione.

Il fenomeno accade quando a livello del suolo è presente uno strato di aria fredda, con temperatura inferiore a 0 °C, mentre sopra c'è uno strato d'aria più calda che consente la fusione completa della neve che cade dalle nubi (il gelicidio non si forma quasi mai da nubi calde, cioè da nubi da cui l'acqua precipita allo stato liquido). Le gocce si raffreddano a una temperatura superficiale inferiore a 0 °C. Quando le gocce vengono a contatto con una superficie congelano all'istante, formando uno strato di ghiaccio trasparente, omogeneo, liscio e molto scivoloso, 

VIDEO: LA LUNGA COLONNA DI TAMPONAMENTI E INCIDENTI 

Gravi invece le condizioni di due persone, che con altre tre sono rimaste ferite in un incidente accaduto per lo stesso motivo a qualche chilometro di distanza verso il Trentino. Alle 7,30 tre autovetture sono state coinvolte nella carambola: sul posto quattro ambulanze, l'equipe sanitaria e l'elicottero che ha appena trasportato a Trento i due feriti più gravi. Nel raggiungere i feriti, pure una autoambulanza si è scontrata con una jeep dei Carabinieri: lievi danni ai due mezzi.

VIDEOGALLERY: LE FOTOGRAFIE 


Le foto dei nostri lettori, dell'Agenzia ANSA e dalla pagina Facebook SOS 47 Valsugana 

 

 

 

Ghiaccio sulla statale 47, ecatombe di auto a Grigno

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Ecatombe di auto a Tezze di Grigno sulla Statale 47 della Valsugana stamattina: per un lastrone di ghiaccio, oltre 50 veicoli fuori strada, un grave incidente e tamponamento fra una ambulanza ed i carabinieri. Valsugana, ghiaccio, SS47, Statale, incidenti, Grigno, Tezze

Bollette, in regione rincari per 20 milioni

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È stato un 2018 di rincari per l’energia in Trentino Alto Adige. Lo denuncia il Codacons, che spiega come le famiglie del che rientrano nel mercato tutelato (circa 315.000 per l’elettricità e 163.000 per il gas) hanno subito una stangata complessiva pari a 19,9 milioni di euro per i rincari di luce e gas.

Le tariffe della luce hanno infatti registrato un +11,12% rispetto al 2017, portando i consumatori della regione a spendere circa 10 milioni di euro in più; il gas è aumentato del 13,67%, con un aggravio per le tasche delle famiglie del Trentino Alto Adige di 9,9 milioni di euro.

Rincari delle bollette - annuncia il Codacons - sono previsti anche per il 2019. Per questo lancia la campagna «Stop rincari energia»: un gruppo d’acquisto gratuito per i cittadini.

Sette aziende agricole su 10 sono a guida maschile

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È prevalentemente a conduzione maschile la gestione-conduzione di un’azienda agricola nell’Unione Europea: sette imprese su dieci sono infatti guidate da uomini (72%) contro il 28% delle donne, che a volte risultano essere proprietari.

A certificarlo è un rapporto Eurostat relativo ai Farm managers sul 2016. Le aziende censite sono 10,5 milioni. Nello scattare la fotografia sui manager agricoli l’ufficio statistico dell’Unione europea segnala nel dettaglio che i Paesi dell’Ue con la più alta percentuale di gestori di aziende agricole nel 2016 sono stati Lettonia e Lituania (entrambi al 45%), seguiti dalla Romania (34%) e dall’Estonia (33%). L’Italia è al 32%.

Si segnala inoltre nello studio che il confronto tra uomo e donna nella gestione agricola mette alla luce che in quattro Stati membri la proporzione di dirigenti di aziende di sesso femminile era pari o inferiore al 10%: Paesi Bassi (5%), Malta (6%), Danimarca (8%) e Germania (10%). Dal punto di vista degli anni di età, nel periodo di studio analizzato, la maggioranza (58%) dei dirigenti aziendali aveva 55 anni o più. Solo un dirigente agricolo su dieci (11%) - spiega Eurostat - aveva meno di 40 anni. Tra le agricoltrici la percentuale era al 9%.

Danni dal maltempo, Consiglio provinciale il 5 e 6 febbraio

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La variazione del bilancio della Provincia autonoma di Trento per il 2019, che stanzia risorse per gli intervento a causa del maltempo e adatta i conti della Provincia al bilancio dello Stato, verrà discussa e votata in aula nelle sedute del 5 e 6 febbraio. Lo ha deciso stamani la conferenza dei capigruppo, coordinata dal presidente dell’Aula Walter Kaswalder.

Il tema si connette al lavoro della Commissione speciale di studio costituita in Consiglio e che proprio dopodomani andrà in sopralluogo sui luoghi colpiti al passo del Manghen, a Pampeago, a Predazzo e a Moena.

Oggi i capigruppo hanno concordato la procedura d’urgenza e rimesso alla decisione del presidente Kaswalder una questione sollevata da Giorgio Tonini (Pd). Il capogruppo ha obiettato che sarebbe sconveniente violare il principio generale per cui il governo non deve «approfittare» della procedura d’urgenza per comprimere tempi e modi di discussione attorno a temi che urgenti non sono e non attengono alla materia di bilancio. Il riferimento è a una norma regolamentare come quella inserita nel ddl di variazione del bilancio per sospendere le gestioni associate tra Comuni. «Scelta politicamente legittima - ha ammesso Tonini - ma che andrebbe rimandata ad apposito disegno di legge».

Ugo Rossi (Patt) ha raccomandato, nel merito, che se si sospendono le gestioni associate, si provveda poi in tempi ragionevoli anche a decidere cosa farne e come fare, «perchè altrimenti il gran clamore fatto in campagna elettorale su questo argomento andrebbe associato alla mancanza di idee alternative». Mara Dalzocchio (Lega) ha rassicurato il collega: «È urgente sospendere le gestioni associate, poi ai territori verrà data l’attenzione che meritano con una nuova disciplina».

Lo stesso Mario Tonina - che è assessore oltre che capogruppo Upt - ha confermato questa precisa intenzione.

Inoltre il presidente del Consiglio provinciale, Walter Kaswalder, ha ratioficato il calendario: il Consiglio provinciale si riunirà il 22 gennaio. Comincerà con il primo question time della legislatura, poi si provvederà alla nomina di 6 membri effettivi e 6 supplenti per la Commissione interregionale delle Assemblee legislative di Trento, Bolzano e Innsbruck, ossia dell’organismo che vaglia e ammette le proposte di mozione da sottoporre al Dreier Landtag che si celebra ogni due anni.

L’aula passerà poi a designare un membro per il Cda della Fondazione Bruno Kessler. L’indicazione spetta alle minoranze consiliari e il centrosinistra autonomista ha già espresso nella scorsa legislatura tutto il resto del Cda, in scadenza 2022. Il presidente Kaswalder ha quindi fatto presente che «paradossalmente si andrebbe a rendere il Cda della Fbk interamente espresso dalla ex maggioranza politica oggi minoranza del Consiglio provinciale».

Punto 4 della seduta sarà la designazione di tre consiglieri (due espressione di minoranza) per l’Assemblea del Forum per la pace e i diritti umani.

Il Consiglio si riunirà anche mercoledì 23 gennaio, in seguito alla richiesta - formulata per primo oggi da Filippo Degasperi (5 Stelle) - di potere affrontare anche le prime proposte di mozione. Ci sarà quindi un’intera giornata a disposizione di questi testi, 1 per gruppo (2 per Lega, Patt e Pd).

La Giunta delle elezioni si riunirà per la prima volta martedì 22 gennaio a palazzo della Regione, prima dell’apertura dei lavori in Consiglio provinciale.

Australian Open, avanti Seppi che batte Johnson Vittorie anche per Fabbiano e Travaglia

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Esordio per Fognini, Cecchinato, Vanni e la Giorgi contro avversari pericolosi, fuori Berrettini

Esordio positivo per tre dei quattro azzurri in campo nella prima giornata degli Australian Open, primo slam stagionale scattato sul cemento di Melbourne. Hanno staccato il pass per il secondo turno, Seppi, Fabbiano e Travaglia: eliminato, invece, Berrettini, che aveva il compito più difficile contro Tsitsipas.

Prosegue l'ottimo momento di Andreas Seppi: il 34enne di Caldaro, numero 35 Atp, reduce dalla finale di Sydney (persa contro De Minaur), ha sconfitto all'esordio per 64 46 64 63, in due ore e 21minuti di gioco, lo statunitense Steve Johnson, numero 34 del ranking e 31esima testa di serie, mettendo a segno il primo successo in quattro sfide con il 29enne californiano di Orange (due volte al terzo turno nello Slam Down Under, nel 2015 e 2016) che si era imposto in tre set al primo turno sul cemento di Winston-Salem nel 2013, al primo turno del “1000” di Shanghai (cemento) nel 2015 ed in semifinale sull’erba di Nottingham nel 2016. Andreas ha sempre controllato il match ed ha accusato un unico passaggio a vuoto, in chiusura di secondo parziale, quando nel decimo gioco ha subito il break - l'unico di tutto l'incontro - che gli è costato il set. Buona prestazione dell'altoatesino al servizio: 12 ace (due di fila messi a segno per archiviare il primo set) contro 5 doppi falli, l'81% dei punti ottenuti con la prima, il 61% con la seconda e ben 5 palle-break salvate sulle 6 concesse.
Seppi, che gioca per la quattordicesima volta gli Aus Open dove ha raggiunto in quattro occasioni gli ottavi (2013, 2015, 2017 e dodici mesi fa, fermato da Kyle Edmund), troverà al secondo turno l'australiano Jordan Thompson, numero 72 del ranking mondiale, mai oltre il secondo turno dello Slam di casa. Tra i due non ci sono precedenti.

Bel successo per Stefano Travaglia: il 27enne di Ascoli Piceno, numero 137 del ranking mondiale, promosso dalle qualificazioni, ha superato l'argentino Guido Andreozzi, numero 77 Atp, in quattro set: 67(3) 62 63 62. Il 27enne di Buenos Aires era in vantaggio per 2-1 nei precedenti, tutti a livello challenger, ma questa volta ha subito la maggior potenza e varietà di colpi dell'azzurro. Travaglia è partito male andando subito sotto 2-0, ha recuperato subito il break di svantaggio, ma ha commesso un paio di errori banali (soprattutto un diritto in rete sotto 3-2) che hanno consentito ad Andreozzi di far suo il tie break. Da quel momento il marchigiano è stato più vicino alla riga di fondo e ha cominciato a comandare gli scambi senza concedere più nulla al rivale. Due break nel secondo set, uno nel terzo e altri due nel quarto e match in archivio dopo due ore e 44 minuti. Prossimo turno contro il georgiano Nikolaz Basilashvili, numero 20 Atp e testa di serie numero 19, con il quale non ci sono precedenti.

Bene anche Thomas Fabbiano, numero 102 Atp, alla terza partecipazione al Major australiano dove però non aveva mai superato il primo turno (nel 2017 passò le qualificazioni e cedette a Young, lo scorso anno disco rosso con Alexander Zverev). Il 29enne di San Giorgio Jonico ha sfatato il tabù battendo l'australiano Jason Kubler, 25enne di Brisbane, numero 130 del ranking e in gara con una wild card: 64 76 (1) 26 63 in tre ore e 4 minuti. L'azzurro ha avuto un piccolo passaggio a vuoto solo nel terzo parziale, per il resto ha sempre dominato. Al secondo turno il pugliese è atteso dallo statunitense Reilly Opelka (2 metri e 11 centimetri), numero 97 del ranking mondiale, che a sorpresa si è aggiudicato il derby tra giganti contro il connazionale John Isner, numero 10 Atp e nona testa di serie: 76(4) 76(6) (4)67 76(5) lo score. Tra Fabbiano ed il 21enne di St.Joseph non ci sono precedenti.

Fuori Matteo Berrettini, che aveva il compito più complicato. Il 22enne romano, numero 54 del ranking mondiale, alla seconda partecipazione di fila allo Slam australiano (quinta in un main draw Major) affrontava al primo turno il greco Stefanos Tsitsipas, numero 15 Atp e 14esima testa di serie, pure lui per la seconda volta nel main draw a Melbourne (un anno fa fu eliminato all’esordio da Shapovalov). Il 20enne di Atene, vincitore delle Next Gen ATP Finals nel novembre scorso a Milano, si era aggiudicato in tre tie-break l’unico precedente, disputato al secondo turno delle qualificazioni degli US Open 2017. Questa volta si è imposto in quattro set equilibrati: 67 (3) 64 63 76 (4) dopo due ore e 57 minuti. Unico neo per Matteo, sempre in partita, quello di non aver mai strappato il turno di battuta al rivale: solo due palle break non trasformate sul 2-2 del quarto set.

Martedì toccherà invece agli altri tre azzurri in tabellone. Lo spagnolo Jaume Munar, numero 79 Atp, sarà l’avversario d’esordio per Fabio Fognini, numero 13 del ranking mondiale e 12esima testa di serie: non ci sono precedenti fra il 31enne di Arma di Taggia - gli ottavi nel 2014 e lo scorso anno il suo miglior risultato nel Major aussie, a cui partecipa per la dodicesima volta: storico il successo in doppio in coppia con Simone Bolelli nell’edizione 2015 - e il 21enne maiorchino, alla seconda partecipazione a Melbourne (lo scorso anno superò le qualificazioni e poi perse al primo turno da Monfils).

Cliente ostico anche per Marco Cecchinato, numero 18 del ranking mondiale e 17esimo favorito del seeding, alla seconda presenza nel main draw a Melbourne (nel 2016 uscì al primo turno per mano del francese Mahut) e ottava in un Major, che sarà opposto al serbo Filip Krajinovic, attualmente numero 93 Atp ma nell’aprile scorso arrivato al 26esimo posto del ranking, alla terza presenza all’Aus Open (mai andato oltre il primo turno): in equilibrio il bilancio dei precedenti, 3-3, tutti disputati sulla terra a livello challenger ad eccezione del primo, nelle qualificazioni degli US Open 2014 (secondo turno).

L’altro qualificato azzurro, Luca Vanni, 33enne di Castel Del Piano, numero 163 del ranking mondiale, alla sua seconda partecipazione al main draw australiano (nel 2017 dopo aver superato le "quali" si ritirò contro Berdych), è stato invece sorteggiato al primo turno contro lo spagnolo Pablo Carreno-Busta, numero 23 Atp e 23esima testa di serie, che a Melbourne vanta gli ottavi raggiunti lo scorso anno (tra i due non ci sono precedenti). 

 

Murray combatte 4 ore ma alla fine si arrende Federer, Nadal e Cilic avanti sul velluto

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Tra le donne una spietata Sharapova e colgono successi anche Kerber, Wozniacki, Stephens e Kvitova

Ha dato tutto quello che aveva, lottando con coraggio per oltre 4 ore sulla Melbourne Arena, ma non è bastato ad Andy “Braveheart” Murray. Pochi giorni dopo l’annuncio del suo ritiro per i persistenti problemi all’anca destra, lo scozzese, ex numero 1 del mondo, attualmente al 230esimo posto del ranking a causa del lungo stop, ha ceduto in cinque set allo spagnolo Roberto Bautista Agut, numero 24 Atp e 23esima testa di serie: 64 64 67(5) 67(4) 62 il punteggio al termine di un confronto palpitante e che gli appassionati non dimenticheranno. Un commiato speciale, da occhi lucidi, per quella che era la versione diminuita di un campione, impossibilitato ad esprimersi al meglio delle sue capacità da un evidente problema fisico, ma non disposto ad arrendersi. Dopo un inizio titubante, con primo set perso per un break sul 4-4, e un secondo 6-4 incassato, il 31enne di Dunblane si è come fatto sollevare dall’abbraccio-ovazione del pubblico quando ha strappato per la prima volta la battuta al rivale, riagganciandolo sul 2-2 nel terzo. Sul 4-4 30-40 Murray si è salvato da campione, con tre vincenti uno più bello dell’altro (lungo linea di rovescia e due diritti), poi ha fatto suo il terzo set al tie-break (dopo aver mancato una chance di aggiudicarselo già sul 5-4 servizio Bautista), poi portando il suo fisico al limite (forse anche oltre) ha pareggiato il conto vincendo un altro tie-break, ma nel quinto la tenuta fisica dell’iberico, trionfatore a Doha a inizio stagione, ha fatto la differenza. E Andy, al quale Wimbledon – dove ha trionfato due volte, nel 2013 e 2016 - renderà omaggio con una statua (proprio come il connazionale Fred Perry, tre volte vincitore sull’erba londinese tra il 1934 e il 1936) secondo quanto annunciato alla BBC dal direttore generale del torneo, Richard Lewis, ha salutato per l’ultima volta il pubblico australiano (o forse quello di tutto il globo?), con commozione. Così come toccanti sono i messaggi di colleghi (anche i rivali di tante sfide) e colleghe apparsi sul maxi schermo, un giusto tributo a un grande campione di questo sport.

RAFA OK DOPO 4 MESI: “MAI FACILE RIENTRARE DA UN INFORTUNIO” - Ha fatto il suo rientro in maniera positiva, dopo quattro mesi di assenza dal tour, Rafael Nadal, staccando senza patemi il biglietto per il secondo turno degli Australian Open. Lo spagnolo numero 2 del mondo, che mancava dal circuito dal ritiro nella semifinale degli US Open contro Del Potro (in quel caso per il riacutizzarsi del problema al ginocchio destro), sotto il caldo sole di Melbourne ha regolato per 64 63 75, in poco più di due ore, l’australiano James Duckworth, in gara con una wild card, numero 238 Atp, fugando almeno per ora le perplessità che potevano esserci sulla sua condizione in assenza di match ufficiali (ha disputato solo un incontro a fine dicembre con Anderson nel torneo esibizione di Abu Dhabi e due mini-sfide, di cui una in doppio, nel Fast4 a Sydney la settimana scorsa). "Non è facile ritornare alle gare dopo diversi mesi, soprattutto contro un avversario molto aggressivo su ogni punto, il che rende complicato trovare il proprio ritmo. E’ sempre complicato riprendere dopo un infortunio, e so bene di cosa parlo”, il commento del mancino di Manacor, 17 trofei Slam in bacheca (ha vinto una volta a Melbourne, nel 2009, raggiungendo poi la finale nel 2012, 2014 e 2017). L’epilogo di questo incontro lo ha dimostrato: nel terzo set Rafa è andato a servire sul 5-3 per chiudere il discorso, ma si è visto riagganciare dall’aussie sul 5-5, riuscendo comunque a chiudere al dodicesimo game. Il prossimo esame per lo spagnolo sarà con un altro australiano, vale a dire Matthew Ebden (numero 51 Atp), che ha sconfitto in quattro set il tedesco Jan-Lennard Struff (numero 48 del ranking), per poi in caso di successo incrociare molto probabilmente al terzo turno il Next Gen di casa Alex De Minaur, 27esima testa di serie, reduce dal primo titolo conquistato a Sydney.

ESORDIO SUL VELLUTO PER FEDERER E CILIC - Tutto facile anche per il campione in carica Roger Federer nella prima uscita a Melbourne Park. Nell’incontro che chiudeva il programma sulla Rod Laver Arena il 37enne fuoriclasse svizzero, testa di serie numero 3 e sei volte vincitore di questo torneo - condivide con Novak Djokovic e Roy Emerson il record di affermazioni in questo Major -, si è sbarazzato con il punteggio di 63 64 64, in un'ora e 57 minuti di gioco, dell'uzbeko Denis Istomin, numero 99 del ranking. Al secondo turno 'King Roger' se la vedrà con il britannico Daniel Evans, numero 190 della classifica mondiale, proveniente dalle qualificazioni. Ha rotto il ghiaccio senza particolari preoccupazioni anche il croato Marin Cilic, numero 7 del ranking e sesta testa di serie: il finalista dell’ultima edizione ha sconfitto 62 64 76(3) l’australiano Bernard Tomic, numero 88 Atp, che poco ha potuto contro la solidità del 30enne di Medjugorje. Prossimo ostacolo per Cilic l’americano McKenzie McDonald, numero 79 Atp, che ha battuto in quattro set il giovane russo Andrey Rublev, numero 84 del ranking.

ANDERSON AVANZA E TROVA TIAFOE - Sempre nella parte bassa del tabellone ha debuttato in modo convincente anche il sudafricano Kevin Anderson, numero 6 del mondo e 5 del tabellone, superando per 63 57 62 61 il francese Adrian Mannarino, numero 42 Atp. Il gigante di Johannesburg, finalista all’ultimo Wimbledon e a Flushing Meadows 2017, troverà al secondo turno lo statunitense Frances Tiafoe, numero 39 Atp, un altro dei Next Gen emergenti del tour.

ISNER CROLLA NELLA SFIDA FRA GIGANTI CON OPELKA - A proposito di yankee, John Isner, numero 10 della classifica mondiale e nono favorito del seeding, è il primo top ten a dover salutare lo Slam down under, eliminato nel derby a stelle e strisce dall’altro gigante Reilly Opelka, in un confronto deciso da quattro tie-break: 76(4) 76 (6) 67(4) 76 (5) lo score per il 21enne della Florida, prossimo avversario dell’azzurro Thomas Fabbiano. 

BERDYCH SGAMBETTA EDMUND, SEMIFINALISTA 2018 - L’altra uscita di scena eccellente della giornata di apertura è quella del britannico Kyle Edmund, numero 14 Atp e 13esima testa di serie, semifinalista nella passata edizione, che in non perfette condizioni fisiche è caduto sotto i colpi del ceco Tomas Berdych, numero 57 Atp, uno che vanta due semifinali (2015 e 2016) e quattro quarti di finali a Melbourne, l’ultimo lo scorso anno. Berdych, finalista a Doha nella prima settimana della stagione, si giocherà un posto al terzo turno con l’olandese Robin Haase, numero 58 del ranking.

FUORI ANCHE SANDGREN, NEI QUARTI DODICI MESI FA - Saluta subito il torneo anche lo statunitense Tennys Sandgren, giunto sino ai quarti dodici mesi fa, che dopo aver appena ritoccato il proprio best ranking balzando al 41esimo posto con il titolo ad Auckland, il primo in carriera, si è fatto sorprendere in quattro set (64 76 46 64) dal giapponese Yoshihito Nishioka, numero 69 Atp. Il 23enne nipponico di Mie sfiderà ora il russo Karen Khachanov, numero 11 della classifica mondiale e decimo favorito del seeding, che a sua volta si è imposto in 4 set sul tedesco Peter Gojowczyk (36 63 64 63), numero 63 Atp.

RISULTATI LUNEDI’– Primo turno: (6) Cilic (CRO) b. Tomic (AUS) 62 64 76(3), McDonald (USA) b. Rublev (RUS) 64 64 26 64, Albot (MDA) b. Mmoh (USA) 36 63 64 62, (26) Verdasco (ESP) b. (q) Kecmanovic (SRB) 76(5) 63 63, (23) Bautista Agut (ESP) b. Murray (GBR) 64 64 67(5) 67(4) 62, Millman (AUS) b. Del Bonis (ARG) 63 36 76(3) 62, Nishioka (JPN) b. Sandgren (USA) 64 76(5) 46 64, (10) Khachanov (RUS) b. Gojowczyk (GER) 36 63 64 63, (14) Tsitsipas (GRE) b. Berrettini (ITA) 67(3) 64 63 76(4), (q) Troicki (SRB) b. Carballes Baena (ESP) 61 16 26 61 64, (q) Travaglia (ITA) b. Andreozzi (ARG) 67(3) 62 63 62, (19) Basilashvili (GEO) b. (q) Eubanks (USA) 64 46 76(6) 63, (30) Monfils (FRA) b. Dzumhur (BIH) 60 64 60, Fritz (USA) b. Norrie (GBR) 63 76(6) 62, (q) Evans (GBR) b. (q) Ito (JPN) 75 61 76(8), (3) Federer (SUI) b. Istomin (UZB) 63 64 64, (5) Anderson (RSA) b. Mannarino (FRA) 63 57 62 61, Tiafoe (USA) b. (q) Gunneswaran (IND) 76(7) 63 63, Thompson (AUS) b. Lopez (ESP) 61 76(0) 63, (20) Dimitrov (BUL) b. Tipsarevic (SRB) 46 63 61 64, Cuevas (URU) b. Lajovic (SRB) 64 75 61, Fabbiano (ITA) b. (wc) Kubler (AUS) 64 76(1) 26 63, Berdych (CZE) b. (13) Edmund (GBR) 63 60 75, Opelka (USA) b. (9) Isner (USA) 76(4) 76 (6) 67(4) 76 (5), Haase (NED) b. Garcia-Lopez (ESP) 75 64 75, Seppi (ITA) b. (31) Johnson (USA) 64 46 64 63, Kudla (USA) b. (wc) Polmans (AUS) 57 16 62 63 62, (18) Schwartzman (ARG) b. (q) Moelleker (GER) 61 63 46 60, (27) De Minaur (AUS) b. P. Sousa (POR) 64 75 64, (q) Laaksonen (SUI) b. Basic (BIH) 64 76(4) 46 63, Ebden (AUS) b. Struff (GER) 16 64 63 64, (2) Nadal (ESP) b. (wc) Duckworth (AUS) 64 63 75. 

 

Una sola, vera sorpresa nella prima giornata degli Australian Open femminili, riservata alle sfide della parte bassa del tabellone. Riguarda l’uscita di scena di Julia Goerges, numero 14 del ranking e del seeding, eliminata in tre set dalla statunitense Danielle Collins, numero 35 Wta. Non stupisce più di tanto, infatti, il ko di Jelena Ostapenko, numero 22 del ranking e del seeding, contro la greca Maria Sakkari, numero 43 Wta: la lettone, infatti, dalle semifinali a Wimbledon lo scorso luglio ha perso dieci dei quattordici match disputati….

Esordio regale, invece, per tre “past champion” di Melbourne come Maria Sharapova, che ha dato il via alle danze sulla Rod Laver Arena, Angelique Kerber e Caroline Wozniacki, campionessa in carica.

MASHA SPIETATA - Più che un match di primo turno in uno Slam una lezione di tennis quella impartita da Maria Sharapova, numero 30 del ranking e del seeding, alla britannica Harriet Dart, 22 anni, numero 132 del ranking mondiale, promossa dalle qualificazioni ed alla sua prima esperienza nel main draw Down Under: un doppio “bagel” in appena 63 minuti. C’era qualche dubbio sulla condizione di Masha - che questo torneo lo ha vinto nel 2008 ma ha giocato anche altre tre finali: 2007, 2012 e 2015 - dopo il ritiro nei quarti a Shenzhen contro la Sabalenka per un problema alla coscia sinistra, ma la russa ha superato a pieni voti questo primo test sul cemento australiano. ”E’ andata piuttosto bene” - ha detto Masha in conferenza stampa - ”penso sia stato un buon testa per la mia gamba ma anche per la mia spalla che, come sapete, mi ha dato diversi problemi lo scorso anno, costringendomi a chiudere la stagione dopo gli Us Open. Non sono ancora al livello dove vorrei essere ma ci sto lavorando”. Dopo la “tennis lesson” la Dart ha lasciato il campo in lacrime: ”Non c’è tempo per pensare a questo”- ha ammesso la “tigre siberiana” - ”mi dispiace dirlo ma stai giocando il primo turno di uno Slam e non puoi preoccuparti della tua avversaria, anche se le stai davanti di tante posizioni in classifica. Lo scorso anno a Wimbledon sono stata eliminata all’esordio proprio sa una qualificata (la connazionale Vitalia Diatchenko; ndr) che ha giocato benissimo…”. Per la 31enne russa secondo turno “comodo” con la svedese Rebecca Peterson, numero 62 Wta, prima dell’eventuale terzo contro la Wozniacki.

ANGIE ANCHE… - Ha impiegato appena nove minuti in più Angelique Kerber, numero 2 del ranking e del seeding, ad archiviare la pratica contro la slovena Polona Hercog, numero 92 Wta, mai oltre il secondo turno a Melbourne: la tedesca si è imposta con un periodico 62 i n un’ora e 12 minuti. La mancina di Brema, che venerdì prossimo spegnerà 31 candeline, ha vinto questo torneo nel 2016, superando Serena in finale, ed è stata semifinalista dodici mesi fa. 

CAROLINA NON DELUDE - Non è stato proprio comodissimo come primo impegno ma la Wozniacki, campionessa in carica, ha superato senza troppi patemi l’esordio a Melbourne battendo per 63 64, in poco più di un’ora e mezza di partita la talentuosa belga Alison Van Uytvanck, numero 51 Wta, che deve ancora rimandare l’appuntamento con la prima vittoria nello Slam Down Under (in 5 partecipazioni). Per la 28enne danese di Odense (davvero emozionata a fine match), numero 3 del ranking e del seeding, secondo turno - sulla carta - piuttosto agevole con la svedese Johanna Larsson, numero 75 Wta, prima dell’eventuale terzo contro la Sharapova. 

PETRA SORRIDE - La Kvitova nello Slam Down Under vanta una semifinale nel 2012, un quarto nel 2011 e poco o nulla nelle ultime edizioni: la ceca, numero 6 del ranking ed ottava favorita del seeding, ha dimostrato però di aver assorbito le fatiche del trionfo di Sydney proprio alla vigilia degli Aus Open superando in scioltezza per 63 62 nella serata australiana la slovacca Magdalena Rybarikova, numero 50 del ranking mondiale. 

SLOANE NO PROBLEM - Nel 2013 la 25enne di Plantation si guadagnò un ruolo da protagonista sul palcoscenico del tour mondiale proprio a Melbourne, dove raggiunse le semifinali: l’anno successivo eccola ancora negli ottavi ma da allora in avanti non era più stata capace di vincere un match. La serie negativa si è interrotta grazie al successo nel derby con la connazionale Taylor Townsend, numero 94 Wta: la 25enne di Plantation, numero 5 del ranking e del seeding, si è imposta per 64 62 in 67 minuti.

JULIA, CHE PECCATO - Reduce dal bis ad Auckland (settimo titolo in carriera) poco più di una settimana fa la Goerges “doveva” presentarsi all’appuntamento degli ottavi per il derby tedesco con la Kerber. Ed invece la 30enne di Bad Oldesloe, numero 14 del ranking e del seeding, tre volte negli ottavi (2012, 2013 e 2015), ha ceduto per 26 76(5) 64, dopo quasi due ore di lotta, alla statunitense Danielle Collins, numero 35 Wta, a 25 anni esordiente assoluta agli Australian Open. La tedesca sul 6-5 del secondo set ha servito per il match ma ha commesso ben tre doppi falli.

RISULTATI LUNEDI’ - primo turno (parte bassa): (8) Kvitova (CZE) b. Rybarikova (SVK) 63 62, Begu (ROU) b. Petkovic (GER) (3)67 4-3 rit, Bencic (SUI) b. Siakova (CZE) 64 26 63, Putintseva (KAZ) b. (32) Strycova (CZE) 64 76(1), (24) Tsurenko (UKR) b. Alexandrova (RUS) 64 76(4), Anisimova (USA) b. Niculescu (ROU) 76(3) 64, Boulter (GBR) b. Makarova (RUS) 60 46 76 (10-6), (11) Sabalenka (BLR) b. (q) Kalinskaya (RUS) 61 64, (15) Barty (AUS) b. Kumkhum (THA) 62 62, Y.Wang (CHN) b. (wc) Perez (AUS) 64 60, (q) Sharma (AUS) b. (wc) Hon (AUS) 75 46 61, Sakkari (GRE) b. (22) Ostapenko (LAT) 61 36 62, (30) Sharapova (RUS) b. (q) Dart (GBR) 60 60, Peterson (SWE) b. Cirstea (ROU) 64 61, Larsson (SWE) b. Lapko (BLR) 76(5) 3-0 rit, (3) Wozniacki (DEN) b. Van Uytvanck (BEL) 63 64, (5) Stephens (USA) b. Townsend (USA) 64 62, Babos (HUN) b. Jabeur (TUN) 76(5) 76(3), Vondrousova (CZE) b. Rodina (RUS) 63 62, (31) Martic (CRO) b. Watson (GBR) 61 62, (20) Kontaveit (EST) b. Sorribes Tormo (ESP) 63 62, Sasnovich (BLR) b. Flipkens (BEL) 61 61, Pavlyuchenkova (RUS) b. Puig (PUR) 64 63, (9) Bertens (NED) b. Riske (USA) 63 63, Collins (USA) b. (14) Goerges (GER) 26 76(5) 64, Vickery (USA) b. (q) Bonaventure (BEL) 26 64 64, (wc) Hives (AUS) b. Mattek-Sands (USA) 61 62, (19) Garcia (FRA) b. (q) Ponchet (FRA) 62 63, (29) Vekic (CRO) b. Mladenovic (FRA) 62 64, (wc) Birrell (AUS) b. (q) Badosa Gibert (ESP) 64 62, (q) Haddad Maia (BRA) b. Pera (USA) 63 57 61, (2) Kerber (GER) b. Hercog (SLO) 62 62.


Volley, Itas senza freni Con Vibo la 20ª vittoria

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Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia - Itas Trentino 0-3 (23-25, 16-25, 18-25)

Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia: Zhukouski 1, Skrimov 9, Mengozzi 4, Al Hachdadi 12, Barreto Silva 1, Vitelli 5, Cappio (L), Marsili 0, Lopez 2, Marra (L), Strohbach 5. N.E. Presta, Domagala. All. Valentini. Itas Trentino: Giannelli 4, Kovacevic 11, Lisinac 9, Vettori 8, Russell 12, Candellaro 4, De Angelis (L), Grebennikov (L), Van Garderen 0, Cavuto 0, Codarin 0. N.E. Nelli, Daldello. All. Lorenzetti. ARBITRI: Piana, Brancati. NOTE - durata set: 28’, 24’, 23’; tot: 75’. Spettatori 1225 Mvp Lisinac

I Campioni del Mondo dell’Itas Trentino espugnano il PalaValentia con il punteggio di 0-3 e mantengono la vetta della classifica della SuperLega Credem Banca. Ma, soprattutto, la compagine di coach Lorenzetti si conferma un autentico rullo compressore: i tre punti conquistati in Calabria significano ventesima vittoria consecutiva ottenuta tra Campionato, CEV Cup e Mondiale per Club.

Un ruolino di marcia incredibile che la Tonno Callipo ha provato a scalfire disputando un grandissimo primo set dove per lunghi tratti ha messo alle corde i pluridecorati campioni gialloblù. Una Tonno Callipo determinata, cattiva e concreta in battuta ed equilibrata in tutti i fondamentali. È stato dapprima Skrimov ad infiammare il PalaValentia con due ace consecutivi, poi i giallorossi si sono portati due volte avanti 15-13 e 17-15 costringendo coach Lorenzetti a chiamare a raccolta i suoi. Finale di set punto a punto dove ad essere premiata sul filo del rasoio è stata Trento con il punteggio di 23-25. La partita della Tonno Callipo è finita lì: da quel finale di primo set i ragazzi di coach Valentini non sono più riusciti a mantenere quell’intensità di gioco e per Trento (aggressiva in battuta con 10 ace realizzati) è stato un gioco da ragazzi proseguire il match.

Dapprima un sontuoso Grebennikov (eccezionale il libero transalpino sia nei fondamentali di seconda linea che nella ricostruzione delle palle sporche), e poi i vari Lisinac, Russell (80% in attacco) e Kovacevic (64% in attacco), ben innescati da Giannelli, hanno trovato terreno fertile. Di fronte una Tonno Callipo che ha provato a resistere con coach Valentini che più volte ha provato a mutare lo scacchiere tecnico-tattico dei suoi senza però trovare il bandolo della matassa. Ai giallorossi non è bastato un ottimo 58% in attacco. Mvp del match è stato votato il centrale serbo Lisinac autore di 9 punti (50% in attacco, 3 muri e 2 ace).

Volley, Rychlicki trascina Ravenna contro Monza

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Giocata sabato 12 gennaio 2019

Consar Ravenna - Vero Volley Monza 3-2 (25-21, 25-20, 19-25, 20-25, 15-13)

Consar Ravenna: Saitta 3, Poglajen 8, Verhees 3, Argenta 9, Rychlicki 25, Russo 13, Marchini (L), Frascio (L), Goi (L), Raffaelli 1, Lavia 6, Elia 0. N.E. Di Tommaso, Smidl. All. Graziosi.

Vero Volley Monza: Orduna 1, Dzavoronok 24, Yosifov 14, Ghafour 3, Botto 4, Beretta 12, Rizzo (L), Galliani 7, Arasomwan 0, Giannotti 0, Calligaro 0, Buchegger 14. N.E. Buti, Malvestiti. All. Soli.

ARBITRI: Frapiccini, Braico.

NOTE - durata set: 30’, 29’, 28’, 29’, 21’; tot: 137’.

Volley, Parodi è super Latina passa a Siena

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Emma Villas Siena - Top Volley Latina 2-3 (23-25, 25-20, 24-26, 25-17, 12-15)

Emma Villas Siena: Marouflakrani 3, Ishikawa 17, Cortesia 13, Hernandez Ramos 24, Maruotti 3, Van De Voorde 8, Caldelli (L), Giovi (L), Savani 9, Gladyr 0, Mattei 0. N.E. Vedovotto, Spadavecchia. All. Zanini.

Top Volley Latina: Sottile 1, Palacios 12, Barone 10, Stern T. 7, Ngapeth 9, Gitto 10, Caccioppola (L), Santucci (L), Parodi 17, Gavenda 12, Huang 0, Stern Z. 1. N.E. Rossi. All. Tubertini.

ARBITRI: Goitre Mauro Carlo, Saltalippi.

NOTE - durata set: 29’, 30’, 33’, 27’, 20’; tot: 139’. Spettatori 1.664 Mvp Parodi

La Top Volley Latina vince il match al tie break al PalaEstra contro la Emma Villas Siena. I laziali conquistano il primo ed il terzo set, poi subiscono per due volte la rimonta dei senesi. Si arriva al quinto parziale. Al tie break tuttavia la squadra di coach Tubertini vince 12-15 e conquista in questo modo 2 punti importantissimi per la propria classifica. L’mvp del match è Simone Parodi, autore dell’ultimo punto e di 17 punti complessivi in questa gara. A Siena non sono sufficienti i 24 punti messi a referto da Fernando Hernandez e i 17 di Yuki Ishikawa.

Volley, Padova passa al tiebreak con Sora

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Kioene Padova - Globo Banca Popolare del Frusinate Sora 3-2 (25-18, 25-21, 24-26, 13-25, 15-6)

Kioene Padova: Travica 4, Louati 23, Polo 11, Torres 20, Barnes 6, Volpato 13, Bassanello (L), Cottarelli 0, Danani La Fuente (L), Cirovic 3. N.E. Lazzaretto, Premovic, Sperandio. All. Baldovin.

Globo Banca Popolare del Frusinate Sora: Kedzierski 4, Fey 4, Caneschi 8, Petkovic 25, De Barros Ferreira 18, Di Martino 2, Mauti (L), Bonami (L), Rawiak 0, Marrazzo 1, Esposito 3. N.E. Bermudez, Farina, Nielsen. All. Barbiero.

ARBITRI: Venturi, Pozzato.

NOTE - durata set: 24’, 25’, 28’, 23’, 16’; tot: 116’. Spettatori 2.519 MVP Yacine Louati

Primo tie break della stagione per la Kioene Padova, che guadagna una vittoria sofferta contro Sora. Dopo due set dominati dai veneti, col passare dei minuti Petkovic & C. hanno saputo approfittare dei vari errori della Kioene, mandando la sfida al quinto set. Bravi i ciociari a crederci fino alla fine, ma un buonissimo Louati ha spesso tenuto in piedi Padova che ottiene così una vittoria importante per rimanere attaccati alla zona play off.
Il primo break della partita è della Kioene, che con Volpato si porta sull’8-6. Con il turno al servizio di Travica, Padova aumenta il divario grazie al triplo ace del capitano patavino (13-7). I padroni di casa sono molto insidiosi al servizio (6 le battute vincenti in questo set) ed è con l’ace del 17-11 di Polo che coach Barbiero ricorre nuovamente al time out. Sora prova a reagire con Petkovic, ma Louati stacca grazie alla diagonale del 22-14. Il colpo out di Joao Rafael regala il set ball sul 24-15 ed è ancora Louati a chiudere il parziale con il colpo del 25-18.
Buon inizio per la Kioene nel secondo set, con Louati e Torres a spingere verso il provvisorio 8-5. È un bel testa a testa, con molte difese che accendono lo spettacolo. La Kioene però continua a mantenere un leggero vantaggio, con Torres a segnare il punto del 17-14. Sul muro del 19-15 di Polo, coach Barbiero chiede pausa. Louati è incontenibile ed è lui a far volare i veneti sul 21-15. Louati realizza la pipe del 24-21 ed è l’attacco fuori campo di Petkovic a chiudere il parziale 25-21. Reazione di Sora nel terzo set, con Padova che subisce i colpi di Fey (2-4). I due errori consecutivi degli ospiti regalano la parità alla Kioene (11-11) e, nonostante i diversi errori dei patavini, è Louati l’uomo in più per i veneti. Coach Barbiero manda in campo Rawiak per Fey ed è Polo a trovare il sorpasso (21-20). Il set ball giunge sul 23-24 dopo una pipe sparata lontano da Louati. Si va ai vantaggi ma è l’ace di Petkovic a chiudere 24-26.
La Kioene perde di lucidità e sull’ace del 2-5, coach Baldovin manda in campo Cirovic per Barnes. Sora difende molto e inizia a credere fortemente nella rimonta. Sull’ace di Petkovic del 7-13 coach Baldovin chiama time out ma l’opposto di Sora diventa incontenibile (7-16). Padova spegne la luce con Fey ancora a realizzare punto al servizio (8-18). Per i laziali è gioco facile e a chiudere è il primo tempo di Polo direttamente sulla rete (13-25).
Tie break infuocato, con la Kioene Arena che si risveglia dopo l’ace del 3-2 di Travica. Ancora una volta Louati prende per mano la squadra e sul 6-3 coach Barbiero chiede pausa. Torres manda le squadre al cambio campo sull’8-4 ed è grazie al suo servizio che la Kioene va sul 12-5. Padova chiude la pratica con l’ace del 15-6 a firma di Barnes.

«Scaletta» chiusa alle 22.30 Ma il via vai in strada non si ferma

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A pochi minuti dal fatidico orario di chiusura imposto dall’ordinanza comunale, all’osteria La Scaletta si registra il pienone. Dentro e anche fuori, dove come sempre, come ogni sabato sera che si rispetti, i tanti giovani clienti stazionano con una birra o un bicchiere di vino. Alle 22.30, però, il personale, attenendosi rigorosamente a quanto imposto dal sindaco, ha già fatto uscire i presenti dal locale e, in meno di un quarto d’ora, vicolo Santa Maria Maddalena conta appena cinque persone ancora ferme nei paraggi: universitari indecisi sul da farsi, se continuare la serata in casa o cercare un altro locale con un orario di apertura un po’ più clemente. «Non ne sapevamo nulla di questa nuova regola - dicono - ma a un certo punto siamo stati avvisati che avrebbero chiuso presto».

La maggior parte degli avventori «sfrattati» giocoforza dalla Scaletta ha invece optato per la soluzione più comoda, con buona pace dei residenti della zona: spostarsi di appena qualche metro, nello slargo davanti al liceo coreutico «Bonporti», dove decine di ragazzi fanno capannello e si godono il sabato sera tra una birra e quattro chiacchiere. Problemi per reperire l’alcol del resto non ce ne sono: lo si può portare da casa o comprare per tempo in qualche bar o market del centro. Oppure, ci si può far spillare una «media» in uno dei locali ancora aperti in zona: dal pub «Le Note» al «Caffè Matrix»: quest’ultimo osserva solitamente un orario che prevede la chiusura alle 21, ma sabato sera, con tanto di apposito avviso affisso sulla porta, ha tenuto le serrande alzate fino alle 24.

L’ordinanza emessa nei giorni scorsi dal Comune di Trento, che impone allo storico locale della movida trentina una chiusura tassativa alle 22.30 (orario di stop alla somministrazione di bevande, con serrande abbassate entro le 23) anche e soprattutto nei weekend, ha creato non pochi mal di pancia, in particolare tra gli universitari, per molti dei quali La Scaletta è uno dei pochissimi punti di ritrovo aperto fino a tarda sera: Udu Trento e UniTin hanno già espresso pubblicamente il loro disappunto, chiedendo che la giunta comunale si apra ad un confronto anche con gli studenti, al fine di trovare una soluzione che sia condivisa non solo dai residenti ma anche da chi frequenta abitualmente i locali del centro storico.

L’assessore comunale Roberto Stanchina, dal canto suo, ha già fatto sapere che c’è spazio per un dialogo, e d’altra parte l’ordinanza ha un effetto limitato temporalmente: la chiusura anticipata stabilita sarà infatti valida fino all’11 marzo, dopodiché il locale dovrebbe tornare ai suoi consueti orari.
Va detto che il provvedimento del sindaco nasce proprio sulla scia delle proteste dei residenti non solo del vicolo, ma anche delle vie adiacenti allo slargo, dove sabato sera continuava a esserci grandissimo movimento di giovani nonostante La Scaletta avesse abbondantemente abbassato le serrande.

L’episodio clou che aveva infiammato gli animi degli inquilini della zona, peraltro, riguardava proprio gli schiamazzi fino a tardi e la sporcizia - da fazzoletti sporchi a vetri di bottiglia - lasciata nel piazzale al termine di una serata. «Capisco le esigenze di chi abita qui - ci dice una studentessa universitaria - ma la soluzione non è far chiudere presto un locale. Anzi, servirebbero più punti di ritrovo anche per evitare che ci si concentri tutti in un solo luogo».

Volley, Boyer top scorer Verona stende Castellana

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Calzedonia Verona - BCC Castellana Grotte 3-1 (25-21, 24-26, 25-18, 25-20)

Calzedonia Verona: Spirito 2, Manavinezhad 13, Solé 12, Boyer 24, Kaziyski 16, Alletti 6, Giuliani (L), De Pandis (L), Birarelli 0, Magalini 0. N.E. Pinelli, Marretta, Sharifi. All. Grbic.

BCC Castellana Grotte: Falaschi 0, Wlodarczyk 13, De Togni 7, Kruzhkov 0, Mirzajanpourmouziraji 18, Zingel 7, Pace (L), Cavaccini (L), Zanatta Buiatti 10, Agrusti 0, Quartarone 0, Scopelliti 0. N.E. Studzinski Rodrigues. All. Di pinto.

ARBITRI: Gnani, Moratti.

NOTE - durata set: 28’, 29’, 25’, 25’; tot: 107’. Spettatori 3212 MVP Boyer

Partita combattuta e avvincente, quella andata in scena all’Agsm Forum. Castellana Grotte si rivela ancora una volta un avversario ostico per i gialloblù, che portano a casa altri tre punti importantissimi. La partita inizia subito in modo tirato, fra le due formazioni. Con Kaziyski, Calzedonia prova a prendere il largo, ma con due ace di Mirza e Wlodarczyk Castellana è sempre lì, dal 9-9 al 17-17 è un batti e ribatti, con scambi anche molto lunghi e logoranti. Nel secondo set, prende coraggio Castellana, in difesa lavora bene e la gran schiacciata di Mirzajanpour porta sul 19-21. Mani-out e schiacciata di Kaziyski, il match è di nuovo punto a punto. Set point di nuovo nelle mani della Calzedonia, ma i pugliesi fanno una buona difesa, poi murano e chiudono 24-26. La Calzedonia Verona assorbe il colpo e nel terzo set reagisce con forza, conduce il parziale con personalità, creando difficoltà in difesa a Castellana. Solé, Kaziyski e Boyer continuano a bombardare gli avversari, difficile per Zanatta e compagni tenere il ritmo. Infine, l’ultimo set viene condotto sempre punto a punto. Creare uno strappo si rivela complicato, perché i pugliesi difendono con le unghie, il confronto serrato prosegue fino ai punti finali, quando Calzedonia mette in campo tutta la sua grinta e con Solé e Boyer trova punti decisivi. Mani-out e poi ace di Kaziyski, e il match ball è dei gialloblù.

Volley, contro Perugia Civitanova crolla

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Giocata sabato 12 gennaio 2019


Sir Safety Conad Perugia - Cucine Lube Civitanova 3-1 (25-23, 26-24, 18-25, 25-15)

Sir Safety Conad Perugia: De Cecco 6, Lanza 8, Podrascanin 11, Atanasijevic 9, Leon Venero 16, Ricci 4, Seif 0, Colaci (L), Della Lunga 4, Hoogendoorn 5, Hoag 0, Galassi 0. N.E. Piccinelli. All. Bernardi.

Cucine Lube Civitanova: Mossa De Rezende 3, Juantorena 12, Simon 13, Sokolov 9, Leal 9, Cester 7, Marchisio (L), Cantagalli 0, Balaso (L), Stankovic 0, D’Hulst 0, Kovar 1. N.E. Massari, Diamantini. All. De giorgi.

ARBITRI: Rapisarda, Tanasi.

NOTE - durata set: 30’, 31’, 25’, 24’; tot: 110’


Volley, Itas sempre in testa Modena perde terreno

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Risultati 4a giornata di ritorno SuperLega Credem Banca

Sir Safety Conad Perugia-Cucine Lube Civitanova 3-1 (25-23, 26-24, 18-25, 25-15)
Revivre Axopower Milano-Azimut Leo Shoes Modena 3-0 (25-22, 25-22, 25-20)
Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia-Itas Trentino 0-3 (23-25, 16-25, 18-25)
Consar Ravenna-Vero Volley Monza 3-2 (25-21, 25-20, 19-25, 20-25, 15-13)
Emma Villas Siena-Top Volley Latina 2-3 (23-25, 25-20, 24-26, 25-17, 12-15)
Kioene Padova-Globo Banca Popolare del Frusinate Sora 3-2 (25-18, 25-21, 24-26, 13-25, 15-6)
Calzedonia Verona-BCC Castellana Grotte 3-1 (25-21, 24-26, 25-18, 25-20)

Classifica
Itas Trentino 44, Sir Safety Conad Perugia 42, Cucine Lube Civitanova 38, Azimut Leo Shoes Modena 37, Revivre Axopower Milano 32, Calzedonia Verona 26, Vero Volley Monza 24, Kioene Padova 23, Consar Ravenna 20, Top Volley Latina 18, Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia 16, Globo Banca Popolare del Frusinate Sora 15, Emma Villas Siena 11, BCC Castellana Grotte 5.

1 incontro in meno: Vero Volley Monza, Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia, Globo Banca Popolare del Frusinate Sora, Emma Villas Siena

Siringhe abbandonate dove giocano i bambini

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Da molto tempo non si avvistavano, in spazi pubblici e frequentati da chiunque, siringe monouso come quelle che appaiono nella fotografia.

Ultimamente, invece, le segnalazioni si sono fatte più frequenti, il che deve preoccupare. La foto è stata scattata ieri pomeriggio sulla stradina sterrata che tra gli olivi collega la chiesetta di San Martino, sopra la borgata omonima, con Massone. Una via secondaria, ma comunque frequentata da famiglie, escursionisti e con i bambini della catechesi che ci giocano poco distante.

La segnalazione è presto arrivata in municipio e il sindaco Betta, appena saputo delle siringhe, ha mandato la Polizia locale a rimuoverle proprio per evitare cose peggiori.

Ci sono sicuramene altri modi di liberarsi di una siringa usata, quello di abbandonarla lato strada, per di più vicino ad un luogo frequentato da bambini, è forse la soluzione peggiore.

Parità, un videogame contro le discriminazioni

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Un videogame, anonimo nella tutela di chi interagisce, per riflettere su diversità e inclusione negli ambienti di lavoro e sulle reazioni spesso guidate da automatismi o stereotipi, evidenziando discriminazioni implicite che influiscono e modificano la produttività aziendale.

Lo ha creato la startup italiana Work Wide Women, che dal 2014 produce progetti di inclusione per donne e aziende. Coglie aspetti del documento Ue del 2012 sul ‘diversity management’ che considerano le differenze di etnia, genere, orientamento sessuale o religioso, disabilità, età, come elementi da valorizzare per la coesione e la produttività: solo nel 2018, si esemplifica, il 73% delle grandi aziende (sondaggio Istud) ha voluto una formazione manageriale su diversità e inclusione.

Il gioco si chiama Diversity@Worke cala il giocatore, da solo o in gruppo, in mini-storie tratte da casi reali, chiedendo di scegliere fra due opportunità che determinano situazioni diverse.

Cassa Centrale al via con una guida trentina

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Giorgio Fracalossi presidente, Mario Sartori amministratore delegato. Per i primi tre anni di vita del nuovo Gruppo Cassa Centrale Banca la certezza del radicamento trentino, nel board come per la sede legale, è garantita. Poi, si vedrà. L’assemblea dei soci, ieri a Milano, presente il 94,90% del capitale (il 5% con delega, in particolare delle Bcc del Sud) ha nominato gli amministratori per il triennio 2019-2021.

ll primo consiglio di amministrazione, composto da 15 componenti, sarà guidato da Fracalossi, il presidente di Ccb e della Cassa Rurale di Trento prossima alla fusione con Lavis Mezzocorona Valle di Cembra. Carlo Antiga, presidente della Bcc delle Prealpi, la potente banca di Tarzo (Treviso), è il vicepresidente vicario. Dieci i i rappresentanti espressione delle banche affiliate, quattro gli amministratori indipendenti e un rappresentante esterno. L’assemblea, come detto, ha indicato Mario Sartori, il direttore generale di Ccb con un passato in Banca di Trento e Bolzano e nella Cr di Lavis, per l’incarico di amministratore delegato.

Un occhio alla rappresentanza territoriale, un altro alla solidità delle Bcc madri: con questi criteri si è arrivati a trovare un equilibrio nel primo cda del gruppo bancario operativo dall’1 gennaio. Qualcuno mastica amaro, come la grossa Bcc di Bologna: il presidente Enzo Mengoli è rimasto fuori. Ma, appunto, fra tre anni ogni partita si riaprirà.
Quanto alla rappresentanza delle aree territoriali, su dieci amministratori, 2 sono del Nord-Est, 2 del Nord-Ovest, 2 del Centro e 2 del Sud, più i 2 trentini Fracalossi e Sartori.

Nel cda siedono Enrica Cavalli (presidente Banca Malatestiana di Rimini), Giuseppe D’Orazio (presidente Bcc di Conversano, Bari), Giuseppe Graffi Brunoro (presidente PrimaCassa Credito Cooperativo FVG di Martignacco, Udine), Amelio Lulli (presidente Banca Centro Lazio di Palestrina), Giorgio Pasolini (direttore generale Bcc di Brescia), Giuseppe Spagnuolo (presidente della Centro Calabria) e Livio Tomatis (presidente Banca di Caraglio, del Cuneese e delle Riviera dei Fiori).

Come amministratore esterno, l’assemblea ha nominato Claudio Rasperger, responsabile direzione crediti di DZ Bank AG. I quattro amministratori indipendenti sono Paola Brighi, Maria Luisa Di Battista e Paola Vezzani, tutte e tre docenti di economia degli intermediari finanziari, ed Enrico Macrì, professore di diritto commerciale.

«È un approdo e al tempo stesso un inizio per il primo Gruppo bancario cooperativo nazionale» ha detto Fracalossi, ringraziando tutti coloro che hanno supportato il progetto, dal cda uscente di Ccb ai dirigenti di Bankitalia «si apre una fase nuova che aiuterà a vivere il cambiamento e a crescere. Un passaggio storico. Ci riconosciamo sempre nei valori fondanti del nostro essere banche cooperative locali, ma siamo anche pronti alle sfide del nostro tempo. Il nostro, è un progetto di sviluppo originale e condiviso che valorizza le competenze e promuove i territori e le Bcc, Cr, Raika. Non c’è stato nulla di scontato nella nascita della nostra aggregazione e nulla sarà scontato in futuro. Siamo stati capaci di alzare lo sguardo e di superare gli orizzonti».
Il nuovo amministratore delegato, Mario Sartori, ha rassicurato: «Le banche locali sono e resteranno un valore fondamentale del nostro Paese. Il Gruppo Bancario Cooperativo Cassa Centrale Banca si presenta solido, efficiente e orientato al mercato. Consapevole della responsabilità di essere, insieme alle proprie Bcc, Cr, Raika, un pezzo importante dell’economia del nostro Paese, al servizio dei territori, delle comunità, delle famiglie e delle piccole e medie imprese». Nessun cenno, in assemblea, alla vertenza aperta sul capitale sociale posseduto in Iccrea (22%, valore di 230 milioni di euro).

Anche se il nodo aperto, su cui lavorano i consulenti legali, è stato di certo oggetto di valutazione nella prima seduta del cda seguita alle nomine (all’unanimità) assembleari. Il nuovo Gruppo, tra i primi dieci in Italia, si presenta al mercato forte di quasi 11.000 dipendenti, oltre 1.500 filiali e un attivo che supera i 72 miliardi di euro. Gli impieghi lordi sfiorano i 45 miliardi, il patrimonio netto è di 6,7 miliardi di euro. Le sedi distaccate sul territorio sono a Cuneo, Brescia, Padova, Udine, Bologna, Roma e Bari.
La garanzia della «trentinità» al vertice e, soprattutto, la sede legale a Trento (dove è concentrato il grosso dei dipendenti della capogruppo e delle società di sistema) hanno anche un risvolto pratico: gli introiti fiscali per la Provincia, pari ad almeno 60 milioni di euro. «Una buona notizia per il Trentino, che accogliamo con soddisfazione ed un pizzico di orgoglio» ha commentato Maurizio Fugatti. È nato un colosso bancario con la testa a Trento, ma con presenze importanti in tutta Italia, dall’Alto Adige alla Valle d’Aosta sino alla Sicilia. «La nomina di Fracalossi» ha aggiunto il presidente della Provincia «dimostra la capacità del sistema economico trentino di sapersi porre alla guida di importanti processi di cambiamento che interpretano in maniera efficace i mutamenti avvenuti negli ultimi anni nel settore del credito e dell’economia. A Fracalossi auguriamo buon lavoro e la disponibilità a collaborare nell’interesse del Trentino».

«Si apre oggi» è il commento di Marina Mattarei, la presidente della Federazione trentina della cooperazione presente all’assemblea di Milano «una grande sfida per il credito cooperativo italiano. La presidenza del Gruppo Cassa Centrale Banca di Giorgio Fracalossi, cui si accompagna l’indicazione dell’amministratore delegato Mario Sartori, è di grande significato per il Trentino, un riconoscimento alla competenza e alla tenacia di chi ha creduto e portato avanti il progetto di una capogruppo con sede a Trento. Facciamo i migliori auguri di buon lavoro ai nuovi vertici, all’insegna della cooperazione e a servizio delle Casse Rurali». Anche il presidente del Consiglio regionale Roberto Paccher si è congratulato per la nomina di Fracalossi: «È il riconoscimento dell’intero sistema trentino per il quale» secondo Paccher «sarebbe stata certamente preferibile l’autonomia o un accordo con il sistema bancario altoatesino, in un’ottica regionale. La guida trentina, se sarà capace di rendere merito alle conquiste di oltre un secolo di storia, potrà essere una tutela per il nostro sistema cooperativo».

Cade dal ponte con il trattore e finisce nel torrente

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Attimi di paura ieri pomeriggio a Sagron Mis per un incidente che ha coinvolto un trattore: il mezzo è caduto da un ponte e l’uomo alla guida è finito nel sottostante rio Cigala, battendo il viso a terra. L’allarme poco prima delle 15.30. La centrale operativa di Trentino Emergenza ha mandato sul posto l’elicottero con a bordo il medico rianimatore, atterrato vicino al luogo dell’incidente. Il ferito, cosciente, è stato stabilizzato sul posto, caricato sul velivolo e trasportato al pronto soccorso dell’ospedale Santa Chiara di Trento. In serata è stato trasferito nel reparto di rianimazione: è grave e la prognosi rimane riservata.

Nella caduta ha riportato politraumi, ma a preoccupare sono le condizioni generali, data anche l’età. L’uomo ha 78 anni e la notizia dell’incidente ha scioccato la comunità di Sagron Mis: Ettore Daldon, questo il nome del pensionato, è il papà di Ottorino, operaio del Comune e storico volontario dei vigili del fuoco, che ha perso la vita un mese fa schiacciato da un tronco. Anche Ettore ieri era andato a far legna. Con il trattore aveva raggiunto la zona oltre il campo sportivo, in cui ha alcune proprietà.

Nel rientrare a casa anziché percorrere la strada dell’andata avrebbe deciso di fare una deviazione, tagliando per il ponte sopra il rio Cigala. Non è chiaro perché abbia preso quella via, stretta e inutilizzata in inverno. Sono intervenuti i carabinieri della stazione di Canal San Bovo per accertare le cause dell’incidente. Come è emerso dai primi accertamenti, nel transitare sul piccolo ponte il trattore avrebbe sbandato e divelto la staccionata. Il mezzo, con cui l’uomo trasportava la legna appena tagliata, ha fatto un volo di due metri, due metri e mezzo, finendo nel rio e ribaltandosi su un lato.
Ettore Daldon non ha mai perso conoscenza. I primi soccorritori ad arrivare sul posto l’hanno trovato seduto a terra, sui sassi. Purtroppo le notizie arrivate in serata dal Santa Chiara hanno delineato un quadro clinico preoccupante.

«Non riesco a capacitarmi dell’accaduto - spiega il sindaco di Sagron Mis, Luca Gadenz - La stradina che porta al ponticello è stretta, tanto che i mezzi spargisale non possono neppure passare e d’inverno storicamente non viene percorsa. Si tratta di una scorciatoria per raggiungere il campo sportivo. Per fortuna il ponte non è alto rispetto al rio e di acqua ce ne è poca in questo periodo. Diciamo che è una fortuna che Ettore non abbia perso conoscenza». Il sindaco rappresenta il dolore della comunità e la vicinanza alla famiglia Daldon: «È una tragedia. Solo un mese fa Ettore ha perso il figlio». Ottorino Daldon, 50 anni, stava facendo legna con due amici quando un tronco lo ha colpito. All’arrivo dei soccorritori, purtroppo, non c’era più nulla da fare.

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