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Insulti sessisti alla consigliera Lavorerà per 1 mese in un maso

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Un mese di lavoro socialmente utile in un maso di montagna in Alto Adige. È la punizione per l’hater che sui social ha postato commenti sessisti nei confronti della consigliera provinciale della Svp Jasmin Ladurner, che lo ha denunciato. Lo scrive il ‘Dolomiten’ sottolineando che l’uomo si è poi scusato e la Ladurner ha ritirato la denuncia.

L’accordo è stato raggiunto nel giorno della sentenza della Corte europea sull’ «hate speech» su Facebook. «Non è mio intento causare a questa persona problemi in famiglia e sul lavoro, volevo semplicemente lanciare il segnale che noi donne non dobbiamo accettare proprio tutto», dice la consigliera provinciale al giornale.

«Ognuno può criticare, ma le critiche devono essere formulate in tal modo da poterle dire anche in faccia», aggiunge Ladurner.


In via Roma da lunedì 7 ottobre ritorna la vendita di libri usati

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Bibliofili impenitenti tenetevi pronti: da lunedì prossimo, 7 ottobre, torna in via Roma a Trento la vendita di libri usati, non più adeguati al servizio di prestito.

La vendita, fino al 9 novembre, si terrà al piano terra della sede, al civico 55, da lunedì a venerdì dalle 8.30 alle 19.30 ed il sabato dalle 8.30 alle 18.30. Quasi settemila i volumi interessati dall’operazione di quest’autunno, esclusi quelli già offerti alle associazioni senza fine di lucro e alle scuole accreditate.
A far la parte del leone la narrativa per adulti (2.235 volumi), ragazzi (935 volumi) e giovani (213), numerose anche le sezioni di hobbistica e manualistica con 573 volumi e la saggistica per adulti (968 volumi), ragazzi (512 volumi) e bambini (688 volumi). Cinquantacinque i volumi di pregio, rappresentati prevalentemente da vecchie pubblicazioni trentine ormai fuori catalogo.

I prezzi di vendita per ogni singola opera sono di 1 euro (pubblicazioni per bambini e ragazzi, libri in edizione economica, vecchie riviste), 2 euro (pubblicazioni di narrativa, cd, dvd), 4 euro (pubblicazioni di saggistica). Per le opere di maggior pregio si adotterà un tariffario articolato su diversi importi. Per informazioni si può contattare la biblioteca allo 0461889521 o tramite email all’indirizzo info@bibcom.trento.it. La lista dei libri in vendita è pubblicata sul sito della biblioteca.

Recuperati sul Latemar due escursionisti dispersi

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Sono stati recuperati dal soccorso alpino sul Latemar due turisti tedeschi, un uomo e una donna, bloccati durante un’escursione.
Le ricerche, avviate ieri pomeriggio, si erano concentrate sul Catinaccio, nella zona del passo delle Scalette, per poi spostarsi sul Latemar, dove i due turisti sono stati trovati poco dopo le 22 di ieri e riportati a valle. L’uomo ha riportato un trauma ad un braccio.

Alle operazioni di ricerca hanno partecipato l’elicottero dell’Aiut Alpin Dolomites, le squadre di terra del Soccorso alpino di Centro Fassa, Fiemme e Moena, le squadre del Soccorso alpino altoatesino e i droni dei vigili del fuoco.

Mondiali di rugby, disfatta Italia Il Sudafrica passeggia: 49-3

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Il Mondiale dell’Italrugby si chiude virtualmente qui. Serviva un’impresa a Shizuoka contro il Sudafrica ma gli uomini di O'Shea non riescono a ripetere la vittoria di un anno fa a Firenze. Finisce 49-3 per gli Springboks, che di fatto prenotano un posto nei quarti di finale mentre l’Italia chiuderà la sua esperienza giapponese il 12 ottobre contro gli All Blacks.

Gli azzurri vanno sotto dopo cinque minuti: avvolgente azione del Sudafrica che porta Kolbe alla meta e successiva trasformazione di Pollard. Allan accorcia con un piazzato, ancora Pollard rimette gli Springboks a +7 (10-3 al 12’) ma l’Italia è viva e tiene testa ai più quotati avversari. Gli uomini di O'Shea spingono, arrivano a pochi metri dalla linea di meta senza però riuscire a sfruttare il vantaggio e Mbonambi li punisce  finalizzando una maul nata sul lato destro d’attacco (17-3). La Nazionale ha il merito di non arrendersi, dimostra di saper essere pericolosa ma la scarsa concretezza è un lusso che non si può concedere e anche all’inizio del secondo tempo lo spartito non cambia.

L’espulsione di Lovotti (placcaggio pericoloso su Vermeulen a gioco fermo) è poi la mazzata definitiva sui sogni azzurri: in superiorità numerica gli Springboks dilagano. Pollard centra i pali per il 20-3, poi ecco le mete di Kolbe, Am, Mapimbi, Snyman e Marx che garantiscono ai sudafricani pure il punto di bonus.

Itea, arriva la "carta a punti" dell'inquilino per sanzionare i comportamenti trasgressivi

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Si parte da 30: previsti "bonus" fino a 10 punti per chi rispetta le regole

Nuove misure per migliorare la sicurezza e la vivibilità degli alloggi Itea sono state decise oggi dalla giunta provinciale.

Fra le azioni, c’è la “carta a punti” dell’inquilino, strumento che si propone di disincentivare i comportamenti trasgressivi e di incentivare quelli rispettosi delle regole.

Passano poi da tre a cinque i dipendenti che saranno dedicati al monitoraggio del rispetto delle regole condominiali, che potranno anche contare sull’eventuale appoggio delle guardie giurate.

«Negli ultimi mesi abbiamo focalizzato l’attenzione - spiega il presidente della Provinca Maurizio Fugatti - su alcune modifiche normative che ci consentano un cambio di passo nella gestione delle politiche abitative provinciali, pensiamo in particolare agli aspetti della sicurezza, ma anche all’individuazione di un direttore generale, nonché di un dirigente provinciale da mettere a disposizione di Itea per un rafforzamento dell’attività nell’ambito della riqualificazione energetica. Con il conchiuso approvato oggi si individuano gli obiettivi assegnati ad Itea e la tempistica per la loro realizzazione».

Questi gli obiettivi prioritari:

1. Adeguamento organizzativo di Itea

Mappatura organizzativa finalizzata ad aggiornare il proprio modello organizzativo in conseguenza di quanto deciso dalla Provincia, da realizzarsi entro il 2019.
Implementazione del nuovo modello organizzativo con introduzione di uno specifico settore per la riqualificazione energetica, da realizzarsi fra gennaio e febbraio 2020.

2. Vivere bene nelle case Itea, sicurezza, prevenzione, gestione dei rapporti, valorizzazione/riconoscimento dell’abitare sociale

Elevare la percezione di qualità dell’abitare mediante un rinnovato approccio alla manutenzione (tracciatura degli interventi manutentivi - forme di avvicinamento all’utenza).

Adottare la Carta dell’inquilino Itea entro gennaio 2020; si tratta di uno strumento strutturato come la patente a punti degli automobilisti. Ogni inquilino parte da un plafond di 30 punti, che possono essere via via decurtati in caso di violazioni al Regolamento delle Affittanze, con decurtazioni tanto più pesanti quanto più gravi sono le trasgressioni. L’azzeramento dei punti comporta la revoca dell’assegnazione dell’alloggio pubblico. Viceversa, il nucleo familiare che si comporta correttamente riceve un “bonus” di punti, che possono servire a recuperare quelli eventualmente perduti fino a raggiungere il punteggio massimo di 40 punti.

Fra i i comportamenti che è già certo saranno inseriti nel nuovo Regolamento delle Affittanze, sanzionabili con la perdita di 2-3 punti, sono previsti: l’abbandono di rifiuti, masserizie e anche di veicoli sulle parti comuni degli edifici; l’installazione di impianti o apparecchi radio o di stenditoi all’esterno delle facciate senza le dovute autorizzazioni; la sanzione è più severa in caso di rifiuto a partecipare alle spese per la pulizia e il decoro degli spazi comuni; cattiva gestione dell’alloggio soprattutto per quanto attiene al profilo igienico-sanitario.

Si arriva poi a sanzioni che comportano la decurtazione fino a 15 punti o anche dell’intero plafond di 30 punti nell’ipotesi di gravissime violazioni del Regolamento come: l’abbandono dell’alloggio; il subaffitto; la modifica degli spazi interni; l’ospitalità non autorizzata di persone estranee alla famiglia.

Sono sanzionabili i comportamenti trasgressivi messi in essere da qualsiasi componente del nucleo familiare e, in caso di comportamenti reiterati, la decurtazione dei punti previsti viene raddoppiata.

Fra le cause immediate di revoca dell’alloggio, anche l’uso improprio o illecito dello stesso, che si verifica quando l’appartamento è utilizzato a scopo diverso da quello abitativo o quando in esso sono svolte attività in contrasto col codice penale, fra le quali rientra oggi anche la violenza di genere.

Elevare la percezione di sicurezza nell’abitare con l’attivazione di convenzioni a chiamata con forze dell’ordine/istituti di vigilanza ed integrazione personale Itea con 3 dipendenti dedicati al monitoraggio del rispetto delle regole condominiali, raggiungendo così il numero di 5; il termine fissato è dicembre 2019.
Migliorare la vivibilità mediante azioni di prevenzione e promozione del benessere abitativo con una mappatura delle compatibilità degli alloggi in fase di assegnazione e individuazione delle possibili criticità nelle convivenze negli edifici, entro novembre 2019.

Torna il voucher culturale: domande dal 7 al 30 ottobre

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Si chiama “voucher culturale per le famiglie” ed è un progetto che punta a favorire la fruizione nel corso dell’anno, di attività culturali da parte di figli minori di famiglie numerose o titolari del reddito di garanzia.

Dopo il parere della Quarta Commissione del Consiglio provinciale, il provvedimento è stato adottato in via definita oggi dalla giunta provinciale, su proposta dell’assessore alla salute, politiche sociali, disabilità e famiglia, Stefania Segnana.

Il provvedimento definisce i criteri e le modalità per la concessione dei contributi per il 2019/2020 e 2020/2021, le domande vanno presentate presso il Centro Servizi culturali Santa Chiara dal 7 al 31 ottobre sia per quest’anno che per il prossimo.

Si tratta di contributi per la partecipazione a percorsi attivati presso scuole musicali, bande, cori e per l’accesso a spettacoli teatrali, di filodrammatiche e al cinema.

Fra le novità infatti si introduce la possibilità per le famiglie di usufruire del voucher anche per i percorsi culturali proposti dalla Federazione Cori del Trentino.

Nel dettaglio, il voucher culturale relativo al percorso “teatri/filodrammatiche/cinema” per ciascun minore è pari a 100 euro (il carnet è di 25 tagliandi del valore di 4 euro ciascuno), mentre per i minori interessati al percorso “scuole musicali/bande musicali/cori” corrisponde al al 70% della spesa effettivamente sostenuta per la frequenza della scuola.

Per ciascun periodo (2019/2020 e 2020/2021) sono destinati al progetto circa 160.000 euro, di cui 40.000 per il percorso “teatri/cinema/filodrammatiche” e 120.000 per il percorso “scuole musicali/bande musicali/cori”.

Il progetto, finanziato nell’ambito del Fondo regionale per il sostegno della famiglia e dell’occupazione di cui alla legge regionale 4/2014, era stato pianificato per gli anni 2017 e 2018.

Dobbiaco: morto 80enne in mountain bike precipitato in un burrone

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Un turista tedesco di 80 anni ha perso la vita durante una gita in mountain bike nei pressi di Dobbiaco.

L’uomo stava percorrendo una vecchia strada militare della prima guerra mondiale nei pressi di Malga San Silvestro, quando, probabilmente per un malore, ha perso il controllo del mezzo ed è precipitato in un burrone per un’ottantina di metri.

Sul posto sono giunti il soccorso alpino e i carabinieri e l’elisoccorso austriaco, perché quelli altoatesini erano tutti impegnati, ma per l’uomo non c’era più nulla da fare.

L’anziano faceva parte di una comitiva di una decina di ciclisti connazionali.

Già in mattinata - hanno raccontato - avrebbe detto di non sentirsi in perfetta forma.

Mammografia salvavita: ogni anno 28mila esami In Trentino lo screening funziona

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«Signora, se vuole morire di qualcosa d’altro, faccia la mammografia». La dottoressa Carmine Fantò, barese d’origine ma in servizio all’Apss da 12 anni, da giugno nuova responsabile dell’Unità semplice di Screening mammografico, crede fortemente in questa frase che diceva un suo vecchio collega. «Oggi, grazie a 28 mila mammografie con tomosintesi effettuate ogni anno su donne fra i 50 e 70 anni, riusciamo a intercettare precocemente circa 200 piccoli tumori ancora asintomatici sui circa 500 totali che vengono diagnosticati», spiega la senologa che aggiunge. «Le donne non devono avere paura. È vero che si ammala una donna su 8, ma il 90% guarisce».

La mammografia è un esame dove c’è sempre un margine di rischio di errore nella lettura. Che possibilità ci sono che un tumore non venga visto?

La mammografia evidenzia tumori molto piccoli, segni molto piccoli, ma questi segni devono essere ben presenti nel radiogramma e visuabilizzabili. Solo nel 4% dei casi non lo sono. Ad abbassare ulteriormente questa percentuale c’è la nuova tecnologia, che è la tomosintesi, per cui noi arriviamo anche al 3%. Percentuale che noi abbiamo analizzato per capire quanti di questi tumori non visti erano legati ad un errore umano e quanti a mascheramento del tessuto. Le mammelle non sono tutte uguali. Abbiamo quattro densità di base: in substrati con densità più alta si fa più fatica a vedere, ma la nuova tecnologia consente di bypassare anche questo ostacolo.

E questa densità cambia con l’età?

No, chi nasce con una densità alta porta avanti la sua densità per sempre. Un seno non diventa più "trasparente" con l’avanzare dell’età. Nemmeno protesi e dimensioni del seno sono limiti.

Quanto conta il macchinario che viene utilizzato per effettuare l’esame e l’occhio di chi legge poi le immagini per una diagnosi corretta?

È fondamentale. Lo stesso operatore dedicato che legge 20 mila esami all’anno con un altro apparecchio potrebbe perdere di performance e sensibilità nel leggere. Questo vale per tutte le attrezzature. Le migliori apparecchiature nelle mani giuste possono diventare strumenti potenti.

Le vostre sono le migliori apparecchiature?

Sì, mi sento proprio di dirlo e anche il personale è personale dedicato. Non c’è il radiologo tuttologo in questa struttura, c’è il senologo.

A volte le pazienti si lamentano di ritardi nella lettura delle mammografie. È un problema tutt’ora presente?

C’è un tempo codificato che per le mammografie in 2d che sarebbe di 15 giorni ma siccome noi lo screening lo leggiamo in tomosintesi abbiamo dichiarato 30 giorni. Ci sono state oscillazioni nel tempo legate a deficit di personale. Ora siamo in otto, al completo. Ovviamente i nuovi arrivati non possono leggere screening in quanto devono ancora formarsi. Bisogna aver letto dai 5 mila ai 10 mila esami per potersi considerare “screenisti” e accedere alle prime letture. Il secondo lettore deve avere più di 10 anni di esperienza. Poi c’è anche un revisore, il medico che deve concordare quegli esiti discordanti tra i primi due lettori, e ci vogliono più di 15 anni di esperienza per fare quello.

Capita che le donne, dopo aver effettuato la mammografia, vengano richiamate per degli approfondimenti. Ciò genera solitamente grandi ansie.

Su 28 mila, circa 500 pazienti vengono chiamate al Centro ma questo non vuol dire che abbiano il cancro. Chi viene chiamato, quindi, non deve andare in panico. Quel richiamo potrebbe essere legato alla necessità di una proiezione aggiuntiva o di una visita clinica. Lo screening di primo livello viene effettuato tutto da personale tecnico. Gli esami aggiuntivi possono essere semplici ecografie, ma siamo attrezzati anche per effettuare microbiopsie sia ecoguidate che stereotassiche con guida del mammografo e il software possiede stereotassi in 3d e quindi la macchina localizza perfettamente il punto del prelievo. Poi c’è la risonanza magnetica con e senza mezzo di contrasto, Dove ci sono controindicazioni alla risonanza da alcuni anni a Rovereto c’è la possibilità di effettuare la mammografia con contrasto

Quante donne, pur ricevendo la lettera con l’appuntamento, non si presentano per fare la mammografia?

Aderisce alla chiamata l’82% delle donne. La centralizzazione può aver creato qualche problema in termini di trasferimenti per chi abita nelle valli, ma molto è stato fatto anche per facilitare i trasferimenti, grazie anche alla Lilt. Forse non tutti hanno compreso che è stato possibile aumentare la qualità dello screening proprio centralizzando gli esami. Le migliori macchine e il personale dedicato messi in un unico centro sono garanzia di qualità per tutti.

Quante donne vengono convocate ogni giorno per lo screening?

Tra Trento e Rovereto 150 donne, in un orario che va dalle 7 e 30 del mattino alle 20 di sera.

E quel 18 per cento di donne che non risponde allo screening?

Abbiamo appurato che un 5% sceglie di farsi controllare altrove, ma c’è un 12 per cento che non si controlla affatto. Dobbiamo lavorare su questo, andando nelle scuole, sensibilizzando le nuove generazioni. C’è ancora molta paura. C’è gente che arriva con tumori troppo grandi, tumori ulcerati o metastasi linfonodali perché ha aspettato troppo. C’è paura della diagnosi, c’è paura delle cure. Ma oggi non c’è solo la chemioterapia. Oggi ci sono terapie biologiche, terapie ormonali, terapie chirurgiche conservative. C’è tanto.

E c’è tanta possibilità di sopravvivere?

90%, facendo prevenzione. La prevenzione è davvero l’unica arma vincente che abbiamo. Non si deve avere paura a fare la mammografia. Deve avere paura chi non la fa.


Tutta la musica di Goran Kuzminac nell'evento live di venerdì 4 al Teatro di Sanbapolis

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L' Associazione Stella del Nord ha raccolto musicisti trentini e non nel ricordo del cantautore scomparso un anno fa

Gli angoli del mondo, E mi sorprende, Dio suona la chitarra, Tempo, insieme a Canzone senza Inganni , Ehi, ci stai ?, Le ragazze di domani, Corro come nuvola, Stella del Nord, Si può fare e Stasera l'Aria è fresca. Sono queste alcune delle canzoni più note di Goran Kuzminac che si ascolteranno stasera, venerdì 4 ottobre alle 21 con ingresso libero fino ad esaurimento posti. al Teatro Sanbàpolis, in occasione dell’evento “Contrabbandieri di Musica. Concerto tributo a Goran Kuzminac” con molti musicisti pronti ad alternarsi sul palco nel corso di una serata che si annuncia ricca di emozioni e ricordi.

L'evento che arriva ad un anno dalla scomparsa del cantautore slavo che ha vissuto per anni in Trentino, era il 18 settembre del 2018 quando Goran si spegneva, è stato ideato dall’Associazione Stella del Nord, nata lo scorso febbraio con l’obiettivo di mantenere vivo il ricordo di Kuzminac c e della sua musica attraverso iniziative culturali e attività a sostegno di giovani talenti. Il primo passo è lo spettacolo di stasera per ricordare l’artista e l’umo con un concerto che riproporrà parte del suo lungo percorso artistico iniziato nel 1976 quando venne messo sotto contratto dalla Rcd, dopo essere stato notato per le sue qualità tecniche e compositive da Francesco De Gregori.

 

On stage ci saranno diversi strumentisti che hanno collaborato per anni con Kuzminac come Glauco Di Sabatino, Vincenzo Irelli, Lincoln Veronese, Marcello Manuli e Manuel Smaniotto riuniti sotto la sigla di “Goran Band”. Molti i musicisti trentini che hanno voluto partecipare all’evento a partire dal chitarrista perginese  Andrea Braido, che omaggerà Goran e accompagnerà in alcune occasioni gli altri musicisti durante le loro esibizioni. On stage anche i cantautori della scena trentina Alberto Beltrami, Mauro Trentini, Stefano Bannò in arte Anansi, Emanuele Lapiana “N.a.n.o.” insieme a Gisella Ferrarin, Eris e Fabrizia, Matteo Lorenzoni e il duo Aurora e Cristel.

 

 

Per gli alunni maleducali il "Daspo" dallo scuolabus

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Linea dura dell’amministrazione di Camponogara (Venezia) contro la maleducazione sugli scuolabus.

Il consiglio comunale ha approvato un nuovo regolamento il quale prevede, per gli alunni indisciplinati, un “Daspo” di tre giorni dal servizio di trasporto casa-scuola, e nel caso di reiterazione, la sospensione per tutto l’anno dall’utilizzo del pullmino.

Il regolamento stilato per le scuole e le famiglie dei ragazzi, spiega il sindaco Antonio Fusato, «indica norme comportamentali che devono tenere gli studenti quando viaggiano con lo scuolabus. Se non le rispettano scatta la sospensione dal bus di tre giorni e, se reiterano, l’espulsione». Al servizio sono abbonati 330 ragazzi, dalle scuole elementari alle medie.

Sono seguiti da accompagnatori volontari che, al suono della campanella, li portano a bordo del pullmino, viaggiando con loro fino alla consegna alle famiglie.

Gli alunni, osserva il sindaco, «non vengono mai lasciati soli, c’è una continua sorveglianza dei volontari fuori della scuola ma anche sullo scuolabus. Vigilano sulla sicurezza dei ragazzi, ad esempio non permettendo che si alzino in piedi, perchè in caso di frenata improvvisa possono farsi male».

Non solo per la sicurezza. Anche per chi è maleducato con i compagni e l’autista scatterà il Daspo. «Non abbiamo pensato al bullismo - sottolinea Fusato - anche perché non abbiamo mai avuto di questi casi e tantomeno ci sono state segnalazioni da parte delle famiglie. Il regolamento fissa solo norme comportamentali da tenere sullo scuolabus».

Da qui è nata l’idea del vademecun comportamentale per i ragazzi, invitati a restar seduti al loro posto, a non alzarsi mentre il viaggio, ad evitare di disturbare i compagni e l’autista, ad usare «un linguaggio conveniente». Il mancato rispetto delle regole porterà ad una segnalazione alla famiglia «e se questa si disinteressa - prosegue il sindaco - si arriverà ad una sospensione del servizio. Se i fatti si ripetono, all’espulsione. Ognuno deve fare la propria parte: la famiglia la loro, noi la nostra».

Investe una donna nel parcheggio e scappa: fermata dalla polizia locale

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Ha urtato una donna facendola finire a terra nel parcheggio di un supermercato, per poi fuggire.

Una automobilista residente nei dintorni di Tione è stata raggiunta poco dopo dalla polizia locale delle Giudicarie.

Verso le 14.30 nel parcheggio di un supermercato di Tione aveva investito una 62enne, senza poi fermarsi a sincerarsi delle sue condizioni.

La donna travolta è stata trasferita in ospedale sempre a Tione, dove anche l'investitrice è stata portata per essere sottoposta ad accertamenti.

Ospedale Santa Chiara: in arrivo nuovi posti auto per dipendenti e cittadini

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Sono iniziati questa settimana i lavori per la realizzazione di un parcheggio adiacente all’ospedale Santa Chiara di Trento.

L’intervento, frutto di un accordo sottoscritto in settembre tra l’Azienda sanitaria provinciale e Trentino mobilità, prevede la demolizione del fabbricato che ospitava il custode delle ex serre comunali e la successiva realizzazione di posti auto che saranno messi a disposizione dei dipendenti dell’Azienda e dei cittadini, incrementando il numero dei parcheggi a disponibili all’interno e all’esterno dell’area del Santa Chiara.

Mercoledì scorso la ditta che sta costruendo il parcheggio per conto di Trentino mobilità ha provveduto all’abbattimento dell’edificio in rovina liberando l’area dietro il Santa Chiara.

Con il termine dei lavori, previsto a fine anno, saranno disponibili 20 posti auto riservati ai dipendenti all’Azienda sanitaria e stalli a pagamento gestiti da Trentino mobilità.

L’intervento permette di aumentare il numero dei parcheggi nella zona del principale ospedale del Trentino rispondendo da un lato alle richieste dei dipendenti che lavorano su turni, con orari spesso incompatibili con quelli dei mezzi pubblici e, dall’altro, risolvendo in parte le criticità legate alle carenze di parcheggi per i cittadini.

Questi ulteriori posti auto saranno utili anche in vista dei futuri lavori previsti al Santa Chiara che si estenderanno in aree di pertinenza dell’ospedale.

Trieste: sparatoria in Questura morti due agenti, presi i killer

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Due poliziotti colpiti durante una sparatoria in Questura di Trieste questo pomeriggio verso el 17 sono morti.

Si tratta di Pierluigi Rotta, agente scelto, e Matteo De Menego, agente. Erano trentenni.

Secondo quanto si è appreso, nella sparatoria sarebbero rimasti feriti altri tre agenti e uno dei due fratelli aggressori. Nessuno di questi quattro sarebbe in pericolo di vita.

I due fratelli di origine latinoamericana che hanno sparato contro gli agenti sono stati fermati. È quanto si apprende dalla polizia.

Secondo una prima ricostruzione della vicenda, il presunto autore di un furto di uno scooter sarebbe stato convocato in Questura e si è presentato accompagnato dal fratello.

Il titolare di un locale della zona ha riferito di aver sentito spari provenienti dall’interno della Questura.

Pochi istanti dopo l’uomo ha detto di aver visto un giovane uscire di corsa dalla Questura con in mano un’arma. Quest’ultimo avrebbe provato ad aprire un’auto della polizia parcheggiata lì davanti, ma inutilmente perché la vettura era chiusa. E ha poi gettato l'arma a terra. (SI VEDE NELLA FOTO)

Uno dei due aggressori, portati in Questura ha ingaggiato una colluttazione con gli agenti dopo essere stato accompagnato in bagno. L’uomo è riuscito a sottrarre la pistola dalla fondina del poliziotto ed a sparare e ha ucciso i due agenti.

Subito immobilizzato uno dei due fermati, l’altro ha tentato la fuga nei sotterranei della questura ed è stato in seguito bloccato dai poliziotti.

Arrestata per stalking dell'ex diplomatico collaboratore di Di Maio

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I messaggi minatori ed ossessivi che inviava, anche di notte, al suo ex fidanzato potrebbero costare un processo a Valentina Pizzale, arrestata nei giorni scorsi dalla Procura di Roma con l’accusa di stalking. Un comportamento vessatorio messo in atto nei confronti dell’ambasciatore Ettore Francesco Sequi, fresco di nomina come capo di gabinetto di Luigi Di Maio della Farnesina e rientrato a Roma ad inizio settembre dopo avere svolto un incarico in Cina.

La Procura di Roma ha, infatti, chiesto il rinvio a giudizio per la 40enne che in passato ha svolto alcuni lavori per la Rai.

L’azienda precisa, infatti, che la donna «non è titolare di un rapporto di lavoro stabile con l’azienda». In passato ha avuto collaborazioni saltuarie e limitate al ruolo di claquer e non di sceneggiatrice e dal gennaio 2019 non ha più alcun tipo di collaborazione con Rai.
L’udienza davanti al gup è fissata al prossimo 16 ottobre. La donna, con molte probabilità, arriverà a quella data da arrestata. I pm di piazzale Clodio, che da tempo l’avevano indagata a piede libero, dopo una nuova denuncia da parte di Sequi hanno chiesto ed ottenuto per lei la misura degli arresti domiciliari.

Ascoltata dagli inquirenti Pizzale ha respinto le accuse.
«Non ho perseguitato e vessato nessuno - si è sostanzialmente difeso la donna-. La nostra è stata una lunga storia, andata avanti per tanto tempo e non volevo finisse». Una ricostruzione diametralmente opposta a quanto denunciato da Sequi che secondo cui l’ex partner lo prendeva di mira da mesi con messaggi dal tono anche minaccioso. «Ti rovino, metto in piazza la nostra storia», era il tono dei continui messaggini che la donna inviava al diplomatico. Pur sapendo di essere finita nel registro degli indagati, Pizzale ha continuato, in modo sempre più ‘pressantè, ad inviare parole minatorie alla persona con cui era stata legata sentimentalmente. Un vero e proprio bombardamento che si è intensificato dopo il rientro in Italia dell’ambasciatore.

La vittima ha quindi deciso di chiedere un nuovo intervento dei magistrati, integrando la denuncia che era stata depositata molti mesi prima a piazzale Clodio e raccontando il suo inferno quotidiano. Da qui il procuratore aggiunto Maria Monteleone ha disposto nuove indagini culminate con l’arresto della donna.

Mondiali: niente da fare per Tamberi nell'alto ottiene l'ottavo posto

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Niente da fare per Gianmarco Tamberi che, nella finale del salto in alto, ha ottenuto l’ottavo posto ai Mondiali di atletica leggera a Doha.

Il 27enne atleta marchigiano ha superato nella prima prova 2,19 metri, poi anche i 2,24; per andare oltre i 2,27, invece, ha dovuto fare ricorso al secondo tentativo. Dopo avere sbagliato il primo salto a 2,30, Tamberi ha deciso di passare alla misura di 2,33 metri ma, nei due tentativi a disposizione, non è riuscito a superarla ed è stato eliminato.

L’oro è andato a Mutaz Essa Barshim, atleta di casa, che è riuscito a saltare 2,37 metri; secondo posto, e medaglia d’argento, per il russo Mikhail Akimenko (2,35); stessa misura, ma bronzo, per Ilya Ivanyuk.


Discriminazioni di genere: causa da 12 milioni contro Robert De Niro

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Guai giudiziari per Robert De Niro: l’attore due volte premio Oscar ha ricevuto una denuncia da 12 milioni di dollari per “discriminazione di genere”.

Ad accusare l’ex “Toro Scatenato” e adesso protagonista dell’ultimo Martin Scorsese “The Irishman”, è Graham Chase Robinson, una veterana ed ex dipendente della sua Canal Production costretta a licenziarsi lo scorso aprile dalla posizione di vice presidente dopo esser stata ripetutamente al centro di minacce, insulti e avance non volute.

Si tratta di messaggi sulla segreteria telefonica in cui la star di “Taxi Driver” la chiamava “troia” e “ragazza viziata”. Contatti fisici “indesiderati e gratuiti”, commenti e battute a sfondo sessuale.

L’azione legale, presentata ieri presso un tribunale federale di Manhattan, include nei 12 milioni di dollari di danni anche violazioni dal punto di vista salariale.

«Robert De Niro è rimasto aggrappato alle vecchie tradizioni. Non concepisce che gli uomini possano trattare le donne come pari. Né gli interessa il fatto che la discriminazione di genere sul luogo di lavoro violano la legge. Mrs. Robinson è una vittima di questo atteggiamento», si legge nella denuncia. Sempre secondo la querelante, l’attore l’avrebbe trattata come la sua “mogliettina di ufficio”, costringendola a mansioni tradizionalmente femminili, pagandola meno dei colleghi maschi e negandole gli straordinari.

Allegata alle accuse c’è la registrazione di un messaggio lasciato da De Niro sulla segreteria telefonica della donna quando lei non aveva risposto alla chiamata. A colpi di parolacce, l’attore la minaccia di licenziamento: «Come osi non rispondere alle mie telefonate? You’re f-king history».

L’azione legale è la seconda che divide De Niro e la ex dipendente. L’attore aveva chiesto alla Robinson 6 milioni di danni per aver sottratto soldi alla società con un’appropriazione indebita e anche guardando le serie Netflix durante l’orario di lavoro: vicenda diventata virale quando si era appreso che la Robinson aveva trascorso un periodo totale di 4 giorni lo scorso gennaio guardando 55 episodi di Friends.

In arrivo 456mila euro per l'auditorium di Storo

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La giunta provinciale ha stanziato ieri una somma di 456mila euro per una serie di lavori di adeguamento antincendio, opere di manutenzione e installazione corpi illuminanti presso l’auditorium di Storo.

L’intervento viene finanziato attraverso il fondo per gli investimenti, con il quale la Provincia sostiene opere ed interventi di rilevanza provinciale. Nel caso specifico, i lavori di sistemazione della struttura di Storo sono stati ritenuti importanti per lo sviluppo sociale e culturale del territorio.

L’intervento proposto dal comune di Storo era già stato ammesso a finanziamento ad ottobre 2018 ed è stato ora quantificato nel dettaglio, dopo la presentazione del progetto esecutivo.

Vigolana: i cinghiali invadono i giardini e la gente ha paura

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I cinghiali stanno invadendo la Vigolana: una presenza fino a un paio di anni fa circoscritta, che tuttavia negli ultimi mesi sta assumendo proporzioni inedite, con gli animali ormai divenuti confidenti e a pochi metri dalle case.

Solo nell’ultima settimana, sono due gli episodi eclatanti da segnalare. Il primo è avvenuto a Pian dei Pradi, nel giardino di Sandro Gremes: un branco di cinghiali ha letteralmente arato il prato a non più di sei/sette metri dalla porta di ingresso dell’abitazione, in un punto ben illuminato, fra le case e la strada. Ai Campregheri, invece, i cinghiali (nella foto) non temono nemmeno i fari puntati o le persone: «Dopo due sere che li sentivamo nel prato sotto casa, siamo usciti sul balcone puntando un faro. I cinghiali non si sono mossi e hanno continuato a mangiare noci come nulla fosse» spiega una residente.

Fra Campregheri, Pian dei Pradi e le frazioni di Centa gli avvistamenti sono ormai all’ordine del giorno e ora i residenti hanno paura ad uscire di casa di sera. I cinghiali sono animali abbastanza imprevedibili. Di giorno è come se sparissero, nascondendosi sui pendii incolti, fra i rovi o nei greti più irraggiungibili lungo la val del Centa. Escono poi di sera alla ricerca di cibo, cambiando zona ogni notte o quasi. Il controllo della specie è demandato ai cacciatori autorizzati (i cosiddetti «controllori», che nella sezione di Centa sono una decina): fra moduli da compilare e limitazioni orarie, il loro non è però un compito facile.
Il tasso di riproduzione degli animali (una scrofa riesce a fare due cucciolate l’anno da 3-12 piccoli, che a loro volta raggiungono la maturità in un anno) resta così molto maggiore rispetto alle catture. A Uezi, una frazione di Centa, non c’è un prato che non sia stato visitato dai prolifici onnivori.

A rischio - dopo la strage di piante della tempesta Vaia - pure l’imminente raccolto di castagne: chi le coltiva già lo scorso anno arrivò a cambiare abitudini di raccolta per evitare di lasciare i frutti a terra di notte. Quest’anno, le poche piante rimaste in piedi a Centa sono assediate appena cala la notte. Il locale Consorzio di miglioramento fondiario ha espresso preoccupazione per i danni ai pascoli causati proprio dagli «scavi» prodotti con il muso da questi animali in cerca di cibo.

Secondo gli esperti, i boschi distrutti da Vaia fornirebbero un habitat ideale ai cinghiali anche perché il lupo, in Appennino antagonista naturale della specie, qui non incide ancora nonostante sia tornato alla grande. Dopo la soppressione del Comitato faunistico provinciale, la competenza sul tema è ora della giunta provinciale: il recente tavolo tecnico fra Dipartimento Agricoltura, Servizio Foreste, cacciatori e le principali associazioni di categoria del mondo agricolo ha portato a una semplificazione delle procedure e al potenziamento degli interventi dei «controllori». Un contrasto considerato però ancora troppo modesto dalla popolazione, preoccupata per i danni alle colture e per la sicurezza, in una zona già devastata dalla tempesta Vaia di un anno fa che ha abbattuto ampie porzioni di bosco proprio fra Frisanchi, Pian dei Pradi e Centa.

Jazz’About a tutto ritmo con Esposito e De Piscopo

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Il duo formato da Tullio De Piscopo e Tony Esposito, The Comet is Coming, Cory Wong e Gary Bartz sono i protagonisti della prima parte di Jazz’About, rassegna curata da Denis Longhi e organizzata dal Centro S. Chiara, con quattro live fra Trento e Rovereto.

Obiettivo della quinta edizione della rassegna, che ha fatto registrare nelle ultime due una media di circa 3600 spettatori, è quello di offrire una panoramica sullo stato del jazz in questo terzo millennio con particolare attenzione alle contaminazioni sonore verso altri generi per fotografare, come negli scorsi anni, quella che viene definita come «Jazz Renaissance».

È il caso del progetto The Comet is Coming, che aprirà la rassegna domenica 27 ottobre, alle 21.30, al Teatro Sanbàpolis. Una formazione «che mira - ha spiegato Denis Longhi - a rompere gli schemi, a parlare musicalmente con l’anima e a farlo abbracciando, di volta in volta, le avanguardie sonore più viscerali, comunicative, contemporanee fino ad arrivare fino alla club culture. La loro più che musica è spesso una vera e propria psichedelia: un’ esperienza sensoriale fatta di coraggiose scelte armoniche e di una trascinante e sciamanica forza ritmica».

Sabato 16 novembre all’Auditorium Melotti di Rovereto spazio a Cory Wong, un chitarrista superbo nel disegnare un jazz in chiave funky : «La sua - ha evidenziato Longhi - è una tecnica strabiliante, una vera conoscenza anche degli alfabeti jazz e blues, con una naturale predisposizione a sedurre il pubblico, ad essere istrione, unendo doti tecniche di altissimo livello con la capacità di andare dritto all’obiettivo, al cuore e alla pancia di chi ascolta». Sempre il Melotti, sabato 23 novembre, ospiterà Gary Bartz, «grande vecchio del jazz» che ha suonato al fianco di Charles Mingus, Max Roach, Art Blakey ma soprattutto, negli anni ‘70, insieme a Miles Davis. Il suo nome è legato anche ai Ntu Troop in cui si univano soul, afro, jazz e funk. Dopo un relativo diradarsi degli impegni negli anni ‘80, Bartz ha ripreso la sua attività e per Jazz’About suonerà con i Maisha giovane collettivo londinese jazz-funk.

A chiudere il 2019 di Jazz’About, venerdì 20 dicembre al Sanbàpolis, sarà Tullio De Piscopo, un musicista che ha sempre saputo trovare il giusto equilibrio tra spettacolo e profonda conoscenza tecnica, tra voglia di comunicare e capacità di rispettare regole, radici, intensità. Negli anni ‘70 il suo nome si è legato ai leggendari Napoli Centrale mentre nei decenni successivi si è imposto come solista, band leader, turnista di extralusso e oggi con live che spaziano, con spirito mediterraneo, fra diversi universi sonori. Al suo fianco in questo progetto, in cui si rende omaggio anche a Pino Daniele, un altro fuoriclasse della musica napoletana come Tony Esposito.

Tariffe agevolate per chi acquista i biglietti in prevendita, con prezzi fra 15 e 20 euro, riduzione per gli Under 26 da 12 a 15 euro. I biglietti si potranno acquistare la sera del concerto con tariffe che variano dai 20 ai 25 euro.

Alla Sat una mostra per ricordare le montagne di Fabio Stedile

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Lunedì 7 ottobre, alle ore 17, nella sede Sat di Trento in via Manci 57, verrà inaugurata la mostra "Fabio Stedile... passi dell’anima oltre le vette", a cura di Erica Valenti. L’esposizione sarà visitabile fino al 7 novembre 2019.

Venticinque anni fa, scompariva sul Cerro Torre (Patagonia) Fabio Stedile. Guida alpina e alpinista formidabile di soli 33 anni, colto, a proprio agio su tutti i tipi di terreno alpinistico, Stedile viveva la montagna e l’avventura a tutto tondo; in chi lo ha conosciuto ha lasciato un vivo ricordo, anche a distanza di tanto tempo.

Questa mostra intende ricordarlo e valorizzare una parte del fondo donato alcuni anni fa dalla famiglia Stedile alla Biblioteca della Montagna-Sat e catalogato da Erica Valenti. La mostra rimarrà aperta dal lunedì al giovedì con orario 9-13 e 14.30-18, il venerdì ore 9-13 Ingresso libero. Per informazioni, tel. 0461. 980211, sat@biblio.infotn.it, www.sat.tn.it.

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