Quantcast
Channel: l'Adige.it
Viewing all 43465 articles
Browse latest View live

Italia Nostra e Passo Rolle «Demolire gli impianti»

$
0
0

Italia Nostra del Trentino sostiene la proposta di smantellare gli impianti da sci a Passo Rolle avanzata dall’azienda di calzature a abbigliamento outdoor «La Sportiva» di Predazzo.

Un progetto ambizioso, che prevede la riqualificazione turistica e territoriale del Passo Rolle e partirà con l’acquisto delle quote societarie Sitr da parte de «La Sportiva».

Non ci sono le condizioni per realizzare un sistema di piste e impianti in grado di competere con il Lusia o con San Martino di Castrozza, per limitarsi alle alternative più vicine

Il progetto si basa su un cambio di prospettiva radicale per il turismo di montagna: un’area tradizionalmente vocata allo sci alpino, sarà riportata al naturale, attraverso lo smantellamento degli impianti e la riqualificazione delle strutture presenti, per soddisfare nuovi target di appassionati della natura e della vita attiva all’aria aperta, alla ricerca di benessere, sostenibilità, sicurezza e semplicità.

Un’idea che secondo Italia Nostra «ha violato il dogma su cui si regge gran parte della filosofia turistica trentina: non esiste turismo alpino senza impianti e piste da sci. Lo dimostrerebbero i dati. In realtà, i dati non sono così evidenti. Anzi, i numeri dovrebbero suscitare qualche dubbio: dal calo della domanda interna ai cambiamenti climatici, dalla volubilità delle tendenze sportive alla crescente quota dei non praticanti, dalla diversificazione degli interessi degli ospiti alla rilevante crescita del turismo estivo».

Secondo l’associazione, «sarebbe saggio diversificare, sia per ridurre i rischi impliciti di ogni monocoltura, sia per cogliere nuovi sviluppi turistici negli altri settori. Ci sono dunque ragioni generali che suggerirebbero un approccio meno dogmatico».

Ci sono inoltre ragioni particolari: il Passo Rolle è entrato in crisi per l’impossibilità d’inseguire l’evoluzione dello sci tradizionale. Non ci sono le condizioni per realizzare un sistema di piste e impianti in grado di competere con il Lusia o con San Martino di Castrozza, per limitarsi alle alternative più vicine».

L’unica alternativa, conclude l’associazione, è «convertire il Passo a un diverso turismo invernale. In questo scenario, la proposta de “La Sportiva” sembra molto promettente e andrebbe sostenuta con convinzione da cittadini e operatori».

«Perché competere sul terreno in cui si è svantaggiati, quando ve ne sono altri in cui il Rolle non teme concorrenti? La proposta di puntare sulle singolarità del Rolle sembra intimorire una parte dell’imprenditoria turistica, dominata da un’ansia d’omologazione, da una pulsione conformistica che impone d’aderire ai modelli più massificati, anche a costo di trascurare - e persino sacrificare - le proprie eccellenze».


Madonna di Campiglio, le mucche scendono in paese e fanno shopping in un negozio del centro

$
0
0

Chissà, forse volevano rifarsi il guardaroba per la stagione fredda in arrivo... Fatto sta che si sono dirette senza esitazione verso il negozio Lorenzetti, a Madonna di Campiglio, una delle mete più gettonate per lo shopping in paese.

Loro sono delle mucche, scesa in paese da una malga. Hanno creato un po’ di trambusto, ovviamente, ma suscitato anche molta simpatia.

D’altra parte, non è cosa da tutti i giorni vedere delle vacche chi girano tra gli scaffali di un negozio di abbigliamento.

   

Terremoto: raccoglievano aiuti e li rivendevano su internet

$
0
0

Approfittando della generosità degli italiani, raccoglievano giocattoli, medicinali, coperte per i terremotati attraverso il profilo Facebook «Tutti uniti ancora una volta», e poi rivendevano il materiale su due piattaforme e-commerce.

La truffa è stata scoperta dalla Guardia di finanza di Ascoli Piceno, che ha denunciato le responsabili, una donna di Spinetoli, già nota alla polizia, e una di Ascoli Piceno.

Le due «sciacalle» si facevano spedire la merce a domicilio e poi la mettevano in vendita sulle piattaforme «Shpock» e «Subito.it».

La Gdf, che ha chiamato l’operazione «mamme di Facebook», ha sequestrato personal computer, materiale informatico, telefoni cellulari e carte Postpay sui cui erano transitate somme incassate e le donazioni. I beni recuperati sono stati donati alla Caritas diocesana di Ascoli.

Antidroga nei parchi cittadini Quattro giovani denunciati

$
0
0

Si è conclusa con 4 denunce e altri 5 giovani segnalati quali assuntori di droga l’attività di controlli dei carabinieri di Rovereto che hanno impegnato diverse pattuglie nei parchi cittadini durante l’orario d’uscita degli studenti delle scuole superiori.

Con il supporto delle unità cinofile, i carabinieri hanno fermato due giovani (J.B. e A.G.), ventunenni di origine nigeriana, che sono stati denuncati per spaccio.

I carabinieri li hanno controllati mentre erano seduti su una panchina. I due giovani sono stati trovati in possesso di circa 40 grammi di sostanze stupefacenti, di una cospicua somma di denaro e di diversi telefoni.

Elementi che hanno spinto i carabinieri a procedere per detenzione di stupefacenti per fini di spaccio, considerata la diversa tipologia di sostanza detenuta, le modalità di confezionamento, il frazionamento e il peso di ciascuna dose, nonché la non trascurabile circostanza che i due risultano non svolgere alcuna attività lavorativa.

Nel corso dei controlli, questa volta in un altro parco cittadino, è stato fermato anche un nord africano di 26 anni (E.K.A.), trovato in possesso di circa 20 grammi di hashish. Anche in questo caso già suddiviso e confezionato in dosi, nonché di denaro in banconote di piccolo taglio.

Anche questa persona è senza un’occupazione legale. I carabinieri hanno successivamente fermato anche un altra persona, trovata in possesso di un coltello e di una modica quantità di sostanza stupefacente, detenuta per uso personale. L’uomo è stato denunciato per porto di oggetto atto ad offendere e segnalato per la detenzione di stupefacenti.

Stop ad altri sequestri dai conti della Lega

$
0
0

Si fermano a poco meno di due milioni di euro i soldi sequestrati alla Lega Nord dopo la sentenza di condanna per la maxi truffa ai danni del Parlamento per i rimborsi elettorali ottenuti con bilanci alterati.

Lo ha deciso il tribunale di Genova dopo la relazione presentata dalla procura. In pratica i giudici stabiliscono che i soldi che entreranno in futuro nelle casse non potranno essere bloccati.

I sequestri erano scattati dieci giorni fa quando le Fiamme gialle hanno bloccato il denaro presente nei vari conti sparsi in tutta Italia. Era stata la stessa procura a chiederlo dopo che il tribunale, a luglio, aveva disposto la confisca dei quasi 49 milioni di euro in seguito alla condanna di Umberto Bossi, dell’ex tesoriere Francesco Belsito, e dei tre ex revisori contabili.

Il provvedimento aveva sollevato una prima polemica tra il segretario della Lega Matteo Salvini, che aveva parlato di un attacco alla democrazia, e il procuratore capo di Genova Francesco Cozzi, che aveva sottolineato come invece si fosse agito a tutela di Camera e Senato. Era stato lo stesso procuratore a sedare gli animi in un incontro con i legali del Carroccio, proponendo uno sblocco delle somme dietro garanzie.

La procura potrebbe chiedere il sequestro delle restanti somme (circa 47 milioni di euro) direttamente ai condannati oppure potrebbe essere il Parlamento a muoversi, con una azione civile.

«Il tribunale ha riportato alla normalità quella che normalità non era, rivedendo un provvedimento esagerato quindi possiamo continuare a lavorare in tranquillità. Hanno riconosciuto evidentemente di avere esagerato, quindi torniamo in democrazia a lavorare e incontrare i cittadini». Lo ha detto il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini.

Violenza sulle donne Il «no» in piazza a Trento

$
0
0

Sabato anche Trento scende in piazza per protestare contro la violenza sulle donne.

Alle 17.30 si svolgerà un presidio davanti al Commissariato del Governo, in corso 3 Novembre.

Lo slogan è «riprendiamoci la libertà», monito con cui la Cgil chiama tutte le donne, ma anche gli uomini, in tutte le piazze d’Italia, per riaccendere l’attenzione sui femminicidi, per dire basta alla violenza maschile sulle donne, per protestare contro la depenalizzazione dello stalking, ma anche - si legge in una nota - «per accendere l’attenzione su una diffusa narrazione dello stupro e della violenza contro le donne che si trasforma spesso in un processo alle vittime».

L’iniziativa nata dalla confederazione nazionale intende essere un momento di riflessione per tutti, oltre le sigle e le appartenenze. Ed è questo anche l’auspicio della Cgil del Trentino che invita a partecipare il più ampio numero possibile di donne e uomini.

Si chiede «agli uomini, alla politica, ai media, alla magistratura, alle forze dell’ordine e al mondo della scuola un cambio di rotta nei comportamenti, nel linguaggio, nella cultura e nell’assunzione di responsabilità di questo dramma».

L’appello sta raccogliendo già numerose adesioni in tutta Italia e si può firmare anche sulla pagina Facebook della Cgil del Trentino.

Ius soli, scontro Pd-Ap Gli alfaniani ripetono il no

$
0
0

Ius soli: chiusura di Ap che, dopo aver puntualizzato nei giorni scorsi che non avrebbe votato il testo in caso di fiducia ribadisce: «per noi la questione è chiusa, se ne potrà riparlare alla prossima legislatura».

Così ha sottolineato il coordinatore nazionale del partito di Alfano, Maurizio Lupi al termine della direzione.

«Serve una legge - ha detto - ma una buona legge. Ora sarebbe un errore avere altre forzature in Parlamento sullo Ius Soli. Per noi si tratta di una questione chiusa per quanto riguarda questa legislatura. Se ne potrà riparlare alla prossima legislatura», aggiunge Lupi al termine della direzione.

«Non ritengo corretta la valutazione di chi dice che non è tempo di fare la legge sullo ius soli. Si deve fare perché crea integrazione ed è una risposta all’inquietudine e alla paura. Non c’è tempo sbagliato per un diritto sacrosanto»,dice il portavoce Pd Matteo Richetti, interpellato alla Camera.

«Cerchiamo una maggioranza parlamentare per un provvedimento in cui crediamo. Non vogliamo mettere in difficoltà il governo ma la posizione del Pd sullo ius soli non si sposta di un millimetro», aggiunge.

Ieri l’appello dei vescovi sulla cittadinanza. In mattinata l’appello a una approvazione della legge sulla cittadinanza (venuto nei giorni scorsi anche dai presidenti delle Camere), è stato fatto anche dal ministro della Cultura Franceschini.

«Diciamo al governo basta inseguire la destra. Gentiloni dimostri forza e autonomia. Lo ius soli riguarda la vita e i diritti di 800 mila ragazzi. Questo conta molto di più di Alfano e del suo partito. Il vero regalo alla Lega è inseguire le sue politiche», afferma Roberto Speranza, coordinatore dei democratici e progressiti (Mdp).

Intanto in commissione difesa al Senato la maggioranza e il governo vanno sotto sulla delega per la revisione del modello professionale delle forze armate con Mdp che vota con l’opposizione.

Macron: esercito europeo e procura Ue antiterrorismo

$
0
0

Emmanuel Macron accelera sull’integrazione europea.

Accolto da una dura contestazione degli studenti al suo arrivo alla Sorbona, con fischi, slogan e qualche fumogeno, il presidente francese ha tenuto il suo discorso sulla nuova Europa.

E ha illustrato le sue proposte per la sicurezza dell’Unione, tra le quali ci sono un esercito comune e una procura europea anti-terrorismo.  

Alcune centinaia di studenti lo hanno atteso davanti alla facoltà al coro di: «Macron vattene, l’università non è tua», tra striscioni con la scritta «Anticapitalisti» e bordate di fischi sotto gli occhi attenti di decine di celerini.

«Non cederò nulla a chi promette odio, divisione, ripiegamento nazionale», ha detto Macron nel suo discorso, lanciando un appello a «rifondare un’Europa sovrana, unita e democratica».

La sicurezza è la prima delle condizioni per vivere insieme in Europa, ha affermato ancora il presidente francese. «Dobbiamo lottare contro l’insicurezza, contro il terrorismo sul web e i cyberattacchi», ha aggiunto, proponendo di «accogliere, negli eserciti nazionali, militari di ogni altro Paese europeo», a iniziare da quello francese.

Il presidente francese ha proposto, quindi, una «forza di intervento militare comune» in Europa un «bilancio della difesa condiviso» fra i partner europei in dieci anni.  «Voglio che si crei progressivamente una polizia europea delle frontiere» Ue, ha detto. Un corpo, ha aggiunto, che dovrà effettuare una «rigorosa» gestione dei confini del continente. Ma è convinto che serva anche un «ampio programma di integrazione e protezione dei rifugiati. Accoglierli - ha detto tra gli applausi della platea - è il nostro dovere comune di europei, non dobbiamo perderlo di vista, ma dobbiamo faro senza lasciare il fardello a qualcuno, che siano i Paesi di arrivo o di destinazione finale».  

«Nell’anno che viene voglio venga costituito un vero ufficio europeo dell’asilo per accelerare e armonizzare le nostre procedure», ha aggiunto il presidente francese.

Il presidente ha chiesto anche la creazione di «una procura europea antiterrorismo», così da «poter agire insieme, dalla prevenzione alla repressione».

Macron ha insistito sulla forza della cultura europea: «L’Europa dovrà essere quello spazio in cui ogni studente dovrà parlare almeno due lingue europee entro il 2024».  Per Macron, entro il 2024 ogni studente Ue dovrà passare almeno 6 mesi in un altro Paese europeo. «L’Europa del multlinguismo è una chance inedita», ha continuato. Ha poi proposto la creazione, già dal prossimo settembre, di diplomi unici europei.

«Non sarà Parigi ma la Francia e l’Europa che faranno vivere lo spirito olimpico nel 2024»: ha affermato Macron: «Sarà un momento straordinario per far vivere l’ideale europeo - ha aggiunto - nella cerimonia inaugurale l’Inno alla gioia risuonerà e la bandiera europea sventolerà accanto a quelle nazionali».

Quello di Macron è stato un discorso dai toni a tratti alti, fatto di citazioni e di proposte, in tutto un’ora e 40 minuti, poi la conclusione e la standing ovation, con 3 minuti di applausi.

Lo stesso presidente ha poi dato il via alle domande e risposte con gli studenti. Il primo a prendere la parola è stato «Gianluca, italiano», che ha anticipato al presidente la sua opinione sull’Europa (»secondo me è soprattutto un insieme di rapporti economici e disparità sul territorio») e gli ha poi chiesto: «Come si fa secondo lei a creare un’Europa più unita politicamente?».


Nelle botteghe equosolidali si firma contro la Bossi-Fini

$
0
0

Altromercato, organizzazione del Commercio Equo e Solidale attiva in Italia, aderisce alla campagna «Ero Straniero - L’umanità che fa bene», promuovendo una raccolta firme a sostegno della legge di iniziativa popolare per superare la Bossi-Fini.

Sabato 30 settembre, in oltre 100 Botteghe Altromercato aderenti su tutto il territorio nazionale, sarà possibile firmare per la legge di iniziativa popolare per cambiare le politiche sull’immigrazione in Italia, «governando in modo efficace e nel rispetto dei diritti il fenomeno dei flussi migratori, puntando su accoglienza, lavoro, inclusione e trasformandolo in opportunità per il Paese».

Introduzione di canali diversificati di ingresso per lavoro, forme di regolarizzazione su base individuale degli stranieri già radicati nel territorio, misure per l’inclusione sociale e lavorativa di richiedenti asilo e rifugiati, l’effettiva partecipazione alla vita democratica col voto amministrativo e l’abolizione del reato di clandestinità: sono queste le principali proposte per una nuova legge, per la quale sono state raccolte finora 35mila firme a fronte di un obiettivo di 50mila entro metà ottobre.

Webtax, Italia, Francia, Germania e Spagna chiedono di accelerare

$
0
0

L'economia digitale cambia "profondamente" il modo di fare business e quindi "il modo in cui deve essere tassato".

Per questo serve "una profonda revisione dell'attuale sistema di tassazione, per assicurare un fisco efficiente, equo e trasparente": lo scrivono Italia, Francia, Germania e Spagna in un documento congiunto circolato a tre giorni dal vertice di Tallin sul digitale, dove i capi di Stato e di Governo Ue discuteranno della web tax e delle sfide ed opportunità del digitale.

I quattro Paesi, già autori dell'iniziativa che proponeva di tassare il fatturato delle imprese digitali, chiedono ora anche una riflessione sull'Iva. Bisogna assicurare che "lo stesso contenuto, bene o servizio sia soggetto a Iva nello Stato di consumo, senza pensare alla sua natura fisica o digitale", scrivono i quattro Governi. Perché bisogna fare in modo che "i nuovi modelli di business siano tassati efficacemente".

"Non ha senso applicare un doppio standard che in ultima analisi altera le condizioni della concorrenza".

Sulla web tax, il documento ribadisce l'approccio dell'Ecofin cioè che "servono cambiamenti" alla legislazione "per assicurare che i profitti tassabili siano attribuiti dove viene generato il valore, per evitare l'erosione della base imponibile e lo spostamento dei profitti (BEPS)".

Bisogna però cambiare l'attuale sistema, "basato sullo stabilimento permanente" delle imprese, perché è un approccio "non adatto al business digitale", che ha una ridotta presenza materiale.

"Questo ha portato ad una situazione di mancate entrate per quei Paesi dove le aziende generano profitti in modo remoto", cioè "con scarsa o nessuna presenza".

E "spiana la strada a una evasione sistematica". Secondo i quattro, "la Ue è il contesto più appropriato per definire un approccio comune che possa agire come leva per una soluzione globale", cioè a livello Ocse o G20. "Perciò chiediamo al Consiglio di discutere e decidere in fretta - e sulla base della proposta della Commissione in linea con l'approccio G20/Ocse - le misure necessarie per affrontare le sfide della tassazione digitale, mentre sosteniamo il progresso tecnologico".

Seregnano, rubato il rame dai loculi del cimitero

$
0
0

La «banda del rame» ha colpito ancora.

Ma, questa volta, non ha preso di mira i cavi su una linea ferroviaria o le bobine in rame di qualche azienda: si è spinta oltre, in tutti i sensi.

Hanno rubato al cimitero di Seregnano, frazione di Civezzano. Una grande quantità di lamine in rame - forse più di 200 metri quadrati - che componevano il rivestimento dell'ampia copertura in legno e la rifinitura perimetrale della stessa, della zona che ospita i loculi, nottetempo è stata divelta e fatta sparire.

Struttura che era stata realizzata negli anni 2002 e 2003.

Ad accorgersene per primi, nei giorni scorsi, alcuni residenti che si recavano al camposanto.

Certamente, l'appropriarsi dei beni altrui rimane sempre atto da condannare. Ma il furto ai danni della collettività, prendendo di mira un luogo così sensibile nonché degno del rispetto dovuto alla sua sacralità - a prescindere dal danno economico, comunque rilevante - diviene ancora più odioso, inaccettabile.

Che mortifica e rattrista gli animi pervasi da sensi di impotenza e vulnerabilità. E lo si percepisce dai commenti di una comunità - quella facente capo alla parrocchia di san Sabino - incredula, arrabbiata e offesa nel constatare come non esistano più limiti e freni alle fantasie dei ladrocini.

«Atto non solo increscioso, ma di una vergogna inaudita che fa capire come, con i furti dei tempi passati sul territorio comunale e nelle abitazioni, ancora non si fosse toccato il fondo di un degrado senza fine» aggiunge il sindaco di Civezzano, Stefano Dellai. Primo cittadino che nei prossimi giorni porterà in giunta l'ipotesi di spesa - circa 8.000 euro - per il ripristino della copertura. «Lo vogliamo fare in tempo utile per ridare dignità al cimitero prima della ricorrenza di Ognissanti».

Le lamine in rame sono state piegate e strappate dai loro ancoraggi, con conseguente danno alla stessa copertura in legno. I malviventi, vandali e ladri - probabilmente con l'ausilio di scale, tronchesi, avvitatori e leve del tipo «piede di porco» - devono avere potuto contare su un intervento in relativa sicurezza e tranquillità, essendo il cimitero di Seregnano in zona periferica, piuttosto distante dalle abitazioni. Bottino probabilmente ripiegato in rotoli e caricato su un camioncino, prima di prendere il largo verso l'ignoto.

Immediata, comunque, la denuncia presentata dal Comune al comando dei carabinieri di Civezzano che ha avviato le indagini.

Camposanto posto su un dosso, in adiacenza alla strada che porta verso la grande croce in località detta «Triangol» e che prosegue poi in leggera salita fino alla cappella votiva del «Capitel dei Seregnani». Quest'ultimo già sul territorio di Fornace, con strada che continua fino al paese del porfido.

Sul tema - purtroppo sempre più attuale - della sicurezza del territorio, anche attraverso deterrenza e prevenzione, il sindaco Dellai conferma che Civezzano aderisce al recente progetto promosso dalla Comunità di Valle che prevede la posa di telecamere a controllare i punti nevralgici e sensibili sul confine del proprio territorio, usufruendo del trasporto dei dati attraverso le condotte della fibra ottica.

Progetto totale di Comunità dal costo di 200.000 euro, comprese, per Civezzano, tre postazioni di controllo che saranno posizionate in adiacenza ai confini del territorio. Vale a dire, sulla Supervalsugana nei pressi della «Mochena», sulla strada dei Forti verso Cognola e in zona Sant'Agnese-Santa Colomba. Poi Civezzano procederà in proprio con altri punti di controllo.

«Spesometro» in tilt: i commercialisti trentini criticano l'Agenzia delle entrate

$
0
0

«Dilettanti allo sbaraglio». Questo il commento del presidente dell’Ordine dei commercialisti ed esperti contabili di Trento e Rovereto, Pasquale Mazza, in merito ai disservizi riscontrati con il servizio web «Fatture e Corrispettivi»,  noto come «spesometro», sospeso dall’Agenzia delle entrate dalla serata del 22 settembre dopo le segnalazioni arrivate nei giorni scorsi da alcuni professionisti, che ponevano prima di tutto un problema di privacy.

Digitando il codice fiscale di un contribuente, si poteva infatti accedere a tutti i dati del suo spesometro e delle sue liquidazioni Iva.

E se il codice fiscale era di un intermediario - come per esempio un commercialista - era possibile prendere visione anche dei dati relativi agli assistiti. Ad oggi - denuncia però l’Ordine dei commercialisti - i problemi di privacy non sono stati ancora risolti e molti dati non sono ancora disponibili.

Con un comunicato, l’Agenzia delle Entrate ha posticipato il termine di comunicazione al 5 ottobre 2017, lasciando aperta una finestra di 15 giorni dalla scadenza per non applicare sanzioni nel caso in cui gli uffici dovessero riscontrare obiettive difficoltà per i contribuenti.

Quanto sta succedendo viene stigmatizzato dal presidente Pasquale Mazza: «Questi disagi stanno mettendo in seria difficoltà i professionisti e denunciano un sistema informatico imbarazzante con numerosi problemi irrisolti ed alcuni, probabilmente, irrisolvibili. È inconcepibile che si siano potuti consultare i dati degli altri contribuenti soltanto digitando un codice fiscale. Si tratta di dilettanti allo sbaraglio! C’è da chiedersi chi pagherà tutti questi disservizi e gli eventuali danni creati dalla diffusione non autorizzata ed incontrollata di dati dei contribuenti. Senza tenere conto dei costi sopportati dai Professionisti per l’adeguamento dei propri software».

Nella categoria peraltro si ha anche voglia di sdrammatizzare: fin dalle prime ore del mattino tra i professionisti circolava un’immagine che ironizzava sulla chiarezza del comunicato stampa dell’Agenzia, chiamando in causa uno dei personaggi più noti interpretati da Carlo Verdone. Il Presidente ha voluto farla circolare tra gli iscritti «per tenere altro il morale delle truppe».

Un'ovazione per i giganti della Dolomiti Energia

$
0
0

La promessa presidenziale è piuttosto pesante: «Ci vedremo ancora qui a fine giugno». Allo stesso tempo, pur non sfiorando alcun termine «scaramanticamente» delicato, è piuttosto esplicita: perché se squadra e tifosi si dovessero davvero ritrovare in piazzetta Lunelli dopo metà giugno e non prima, la cosa avrebbe effettivamente un significato importante. Meglio: storico.

Del resto quella bandierina tricolore da cucirsi sul petto la Dolomiti Energia la stagione scorsa l’ha mancata veramente di poco. Certo ogni annata non può essere per forza di cose uguale a quella precedente; certo Milano ben difficilmente ripeterà gli errori dell’anno scorso; certo tutti gli avversari ora contro Trento giocheranno con il coltello tra i denti... ma è pur sempre vero che la Dolomiti Energia sarà ai nastri di partenza del nuovo campionato come squadra Vicecampione d’Italia. E - almeno sulla carta - rinforzata. A livello di carriera universitaria Chane Behanan vale Dustin Hogue e forse anche più, mentre Jorge Gutierrez, al netto della stessa attitudine difensiva di Aaron Craft, ha in più una discreta esperienza Nba. Senza contare che quest’anno la squadra è più lunga e coperta. Teoria che andrà verificata sul campo, ma intanto è lecito (per una sera, almeno) sognare.

«Non lasceremo nulla d’intentato - l’arringa del presidente Luigi Longhi - l’Aquila sarà sempre protagonista». Parole che sono suonate come musica alle orecchie dei 3-400 tifosi presenti ieri sera in piazzetta per la presentazione della Dolomiti Energia 4.0. «Un modello di società - ha detto nel suo lapidario intervento il sindaco Alessandro Andreatta - che ogni mio collega vorrebbe avere nella sua città».

Un evento bianconero a 360 gradi, con la presentazione di tutte le giovanili aquilotte, l’esibizione acrobatica su due ruote dei ragazzi di CentOne e concluso con il bagno di folla per Forray e compagni. A proposito, è stata ancora una volta per il capitano l’ovazione maggiore alla «chiama» dello speaker. Non un giocatore, Toto, non un capitano, ma una vera e propria istituzione per questa squadra. «Sarà un anno lungo - ha promesso il “gaucho” - e avremo ancora più bisogno dei nostri tifosi». Già a partire da sabato prossimo, quando al PalaTrento per l’anticipo della prima di campionato arriverà la «risorta» Virtus Bologna. Una partita alla quale, però, l’Aquila si presenterà non al completo: la lesione all’adduttore lungo della coscia sinistra subìta da Jorge Gutierrez sabato sera nella semifinale di Supercoppa lo obbligherà infatti a stare a riposo per un paio di settimane. Oltre al debutto contro la Virtus il messicano salterà probabilmente anche la trasferta a Venezia sul campo dei padroni d’Italia.

Da oggi la squadra torna in palestra, «caricata» dall’affetto che i fan le hanno trasmesso a suon di selfie, sorrisi e battimani. Oltre al capitano, particolarmente «calde» le ovazioni per Dominique Sutton (a cui il tifoso Daniele Sartori ha consegnato ufficialmente la maglia numero 2, scelta dopo il sondaggio estivo) e per Shavon Shields, oltre che per il «beniamino di casa» Luca Lechthaler. Una «passionaccia» che ha contagiato anche l’assessore allo sport Tiziano Uez: «Se 10 anni fa mi avessero detto che sarei andato ogni 15 giorni al palazzetto a vedere il basket non ci avrei creduto. Invece è lo sport che mi appassiona di più... dopo la Juventus». Poco importa, in fondo sempre di bianconero si tratta.

Atletica, a Cles tra due settimane i campionati italiani cadetti

$
0
0

Per il secondo anno consecutivo - il terzo dal 2010 - i Campionati Italiani Cadetti (under 16) di atletica leggera si disputeranno a Cles. Sabato 7 e domenica 8 ottobre saranno dunque quasi 1200 gli atleti under 16 di tutta Italia che raggiungeranno il centro noneso per inseguire il primo traguardo tricolore su pista della giovane carriera. 

Un impegno che si rinnova per l’Atletica Valli di Non e Sole che si è fatta per il secondo anno consecutivo interprete dell’allestimento di una rassegna importante per i numeri che richiama ma per la stessa ragione altrettanto onerosa, presentando l’obbligo di ospitare le delegazioni ufficiali (circa 45 persone) delle 21 rappresentative regionali italiane. E ieri, in occasione della conferenza stampa di presentazione, il direttore tecnico giovanile Stefano Baldini (nella foto di Alessio Coser) ha lasciato intendere come anche nel 2018 potrebbe essere gentilmente richiesto alla realtà nonesa di proseguire nell’impegno organizzativo. Ma si vedrà.
Intanto l’attenzione è puntata al 7 e 8 ottobre, due giorni di gare che andranno a chiudere un anno di grande fermento per la categoria cadetti, con ben 9 migliori prestazioni italiane cadute nel giro di pochi mesi e per mano di ragazzi che saranno osservati speciali sulla pista e sulle pedane del Centro per lo Sport ed il Tempo Libero clesiano.

«Cles e gli organizzatori dell’Atletica Valli di Non e Sole sono ormai una garanzia - ha commentato lo stesso Baldini - e dopo tanti anni di frequentazione della Val di Non non possiamo che ringraziarli per l’impegno e la passione che mettono sul campo, nella certezza che anche tra dieci giorni assisteremo a due giornate di grande vivacità, coinvolgimento e spettacolo, con tanti giovani atleti che hanno dimostrato di avere i numeri».

A rimarcare il concetto è stata l’altra campionessa olimpica azzurra Gabriella Dorio. «Ormai in Trentino siamo di casa, perché tra stage della nazionale giovanile e campionati italiani si torna spesso da queste parti. Per la federazione italiana poter contare su realtà come l’Atletica Valli di Non e Sole e l’atletica trentina in toto è un’autentica fortuna e sono curiosa di vedere all’opera tanti giovani così promettenti».

Il programma del Campionato Italiano Cadetti si aprirà però venerdì 6 con la serale sfilata delle rappresentative e la cerimonia di apertura che vedrà nella campionessa di casa Nadia Battocletti la reginetta e madrina della manifestazione. A luglio la diciassettenne doppia figlia d’arte di Cavareno ha conquistato la medaglia di bronzo nei 3000 metri agli EuroUnder 20 di Grosseto ma nel suo palmares spiccano i due titoli italiani cadetti su pista raccolti nel 2014 a Borgo Valsugana e l’anno successivo a Jesolo e nessuno meglio di lei può - oggi - rappresentare un esempio e uno stimolo per gli under 16 d’Italia, attesi a Cles.

E con i giovani, sono attesi anche accompagnatori e familiari: «L’edizione del 2016 ha portato qualcosa come 6500 presenze alberghiere, un dato che non può che far sorridere gli esercenti delle vallate del Noce che anche in un momento della stagione non propriamente centrale hanno potuto lavorare a pieno regime» è stata la considerazione del presidente della società organizzatrice Walter Malfatti.

F1, Hamilton grato a Vettel «per le sue debolezze»

$
0
0

«È bello aver visto alcune delle su debolezze quest’anno». A parlare così di Sebastian Vettel, suo rivale nella corsa al titolo mondiale piloti è Lewis Hamilton. Dopo tre vittorie di fila il pilota anglocaraibico della Mercedes è passato da 14 punti di ritardo a 28 di vantaggio sul collega tedesco della Ferrari, ma ha anche aggiunto che «In ultima analisi penso sia importante rispettare le persone con cui stai lottando» ha spiegato il pilota Mercedes al Jonathan Ross Show su ITV.

«È un atleta incredibile e veramente uno dei migliori piloti che abbiamo visto nello sport. Ma è bello aver visto alcune delle debolezze che arrivano quest’anno e sono grato per queste ultime».

Hamilton per conquistare il suo quarto titolo punta proprio a non commetterne di errori. «Dall’anno scorso, ad esempio, dove ci sono stati molti errori, questo è un anno che cerco di concentrarmi sul non fare errori e sembra funzionare». Hamilton ha un contratto fino al 2018 con Mercedes, ma è pronto per iniziare a parlare di un nuovo accordo alla fine della stagione in corso. «Ci sono stati colloqui e ho sicuramente pensato anche a ritirarmi. Perché ci sono momenti in cui ho pensato che ci sono altre cose che voglio fare» ha detto Lewis. «Ma adesso siamo al caldo di questa battaglia e io lo adoro più che mai. L’allenamento, tutto il lavoro che hai fatto e l’avere la possibilità di mostrare le tue abilità, è la sensazione più grande che mai. Quindi continuerò a continuare finchè riesco a vedere cosa posso fare».

Hamilton ha anche aggiunto di cominciare a concentrarsi molto di più su una vita al di fuori dello sport, con la musica che è la sua passione principale. «Ogni anno che passa sto sempre valutando tutto questo. Guarda tutti i piloti di Formula 1 in passato - quando sei in F.1 sei al centro della scena, sei in cima al mondo ma poi è solo discesa da allora in poi. Non guadagni gli stessi soldi e non c’è una grande quantità di opportunità perchè sei stato in quel mondo così a lungo: e io ci sono da otto anni».


Mercato contadino, bancarelle anche dalle province limitrofe

$
0
0

Al Mercato contadino di Trento - quello in piazza Dante e quello in San Giuseppe - saranno ammessi anche gli operatori delle province limitrofe e, occasionalmente, (uno per mercato) anche dal resto d’Italia.

La Provincia autonoma di Trento ha infatti definito i criteri e le modalità per l’istituzione e l’autorizzazione, da parte dei Comuni, di mercati riservati alla vendita diretta di prodotti agricoli.

In particolare sono stati individuati i soggetti abilitati a organizzare e a partecipare a tali mercati, sono stati stabiliti i requisiti dei prodotti in vendita, le ipotesi di decadenza degli operatori e le eventuali sanzioni.

Tutti questi aspetti contenuti nella delibera provinciale sono stati recepiti e dettagliati da un disciplinare approvato ieri dalla Giunta comunale del capoluogo: si tratta di un documento che regola lo svolgimento di mercati contadini sia su aree pubbliche che su aree o locali privati.

Tra le novità la partecipazione occasionale (un posteggio) di operatori provenienti dal resto d’Italia, purché i prodotti commercializzati non siano già presenti e siano di qualità compatibile con gli obiettivi del disciplinare.

Le concessioni già rilasciate manterranno la scadenza originaria (scadenza 2021 piazza Dante e 2022 San Giuseppe) e quelle nuove saranno allineate con quelle esistenti.

Il disciplinare prevede inoltre il mantenimento del posto per le aziende che si convertano dall’agricoltura tradizionale all’agricoltura biologica e la rivisitazione dei singoli settori con un occhio di riguardo per il biologico.

Saranno inoltre aumentati i posteggi in piazza Dante, che passeranno da 30 a 32.

Il Comune di Trento ha istituito due mercati contadini, il primo in piazza Dante (30 posteggi) e il secondo in San Giuseppe (25 posteggi).

La gestione dei mercati è stata affidata in prima battuta direttamente e poi, previo confronto concorrenziale, a Coldiretti senza oneri a carico del Comune.

Le concessioni agli operatori sono state rilasciate in seguito a bando e trovano scadenza rispettivamente nel 2021 per piazza Dante e nel 2022 per San Giuseppe.

Uragano Maria, Ricky Martin preoccupato per il fratello: "Non sappiamo dove sia"

$
0
0
Tra chi è in cerca dei propri cari a Porto Rico, devastata dal passaggio dell'uragano Maria, c'è anche Ricky Martin. Il cantante, di origine portoricana, che sull'isola ha due fratelli, ha affidato la sua preoccupazione a un video pubblicato su Instagram: "Sono giorni che non riusciamo a comunicare con lui. Non sappiamo dove si trovi. Sono sicuro che non sono l'unico che deve convivere con questo senso di incertezza". Uno sfogo pubblico che Ricky Martin ha voluto concludere con un invito: "Fate donazioni". Il suo appello si aggiunge a quello di Jennifer Lopez, anche lei tra coloro che ancora non sono riusciti a rintracciare tutta la famigliaVideo: Instagram/Ricky Martin

Il Sonic Youth Lee Ranaldo a Trento il 6 marzo

$
0
0

Non sarà propriamente un artista «popular» e per le masse, ma è indubbiamente una figura fondamentale nella storia della musica: Lee Ranaldo, cantante e chitarrista dei Sonic Youth, sciolti nel 2011, sarà a Trento il 6 marzo prossimo. Si tratta di una tappa, l'unica italiana per ora, con la sua band per la promozione del nuovo disco, uscito qualche giorno fa, «Electric Trim».

Dopo l'esperienza con la «gioventù sonica» Ranaldo si è dedicato alla carriera solista, che in realtà aveva iniziato parallelamente ai SY, ma anche alla scrittura, pubblicando libri sia a carattere musicale sia di poesie, e alla produzione di alcune band americane. Il chitarrista, nel 2003 incluso al 33º posto della lista dei 100 migliori chitarristi secondo Rolling Stone, precedendo di una posizione il collega «sonico»  Thurston Moore, suonerà al Teatro Sanbapolis: per i biglietti e gli orari bisognerà attendere, ma l'ufficialità della data è stata data dallo stesso Ranaldo sul proprio sito ufficiale.  

 

Roma, gli trapiantano un cuore malato: muore sessantenne

$
0
0

Un sessantenne è morto all'ospedale San Camillo di Roma in seguito a un trapianto dopo aver ricevuto un cuore malato invece che uno sano, appartenente a un paziente deceduto per infarto.

Lo riportano La Repubblica e Il Messaggero, che precisano che l'organo è stato espiantato all'ospedale San Raffaele di Milano, cui sarebbe spettato l'onere della valutazione medica sulla sua idoneità.

La notizia è ''gravissima e inaccettabile'', ha detto il ministro Beatrice Lorenzin alla trasmissione Circo Massimo su Radio Capital, aggiungendo che saranno ''attivate le procedure di verifica''.

Il paziente in attesa è stato chiamato "mentre era in villeggiatura con alcuni parenti" ed era in attesa di trapianto per problemi cardiaci "talmente gravi che i medici gli hanno dato al massimo un anno di vita. Per lui è la svolta". Il donatore, un uomo di 50 anni che aveva dato il suo consenso all'espianto degli organi, aveva avuto un attacco cardiaco, a Milano. Era morto nonostante i tentativi di salvarlo.

Il trapiantato "due giorni dopo l'operazione, muore in ospedale per insufficienza cardiaca", e i famigliari "non ci stanno e denunciano". L'autopsia conferma e la procura apre un fascicolo per "omicidio colposo" che da alcuni giorni è giunto a Milano per competenza "perché l'errore medico (questa l'ipotesi) si sarebbe consumato al S. Raffaele".

"E' una notizia gravissima, - ha aggiunto il ministro della Salute Beatrice Lorenzin - singolare per un sistema come quello italiano sui trapianti, che ha una procedura tra le migliori al mondo''.

''Attiveremo ha concluso - le procedure di verifica per comprendere cosa sia successo, mi sembra un errore tragico e inaccettabile, cercheremo di capire se e dove c'è stata una falla, e dove intervenire".

Tirolo, allarme «mafia dei funghi» Arrivano dall'Italia e fanno razzie

$
0
0

Raccoglitori di funghi provenienti dall’Italia, organizzati in gruppi, muniti di essiccatore e macchina per sottovuoto in queste settimane visitano i boschi del Tirolo austriaco in cerca di porcini e gallinacci.

La Tiroler Tageszeitung lancia in prima pagina l’allarme della «mafia dei funghi».

Secondo il giornale, i fungaioli professionisti arrivano in gruppi dall’Italia. Nella zona di confine prendono in affitto degli appartamenti, dove viene allestito un vero e proprio laboratorio per la lavorazione e il confezionamento dei funghi.

Ignorando il limite di raccolta di due chili a persona al giorno, vengono ripuliti interi boschi, spesso con metodi di raccolta illegali, ad esempio con rastrelli.

Grazie ai prezzi elevati per i porcini in Italia il guadagno è notevole.

L’anno scorso, ricorda la Tiroler Tageszeitung, un automobilista italiano è stato sorpreso con 26 chili di funghi. La multa può arrivare fino a 25.000 euro.

Viewing all 43465 articles
Browse latest View live


<script src="https://jsc.adskeeper.com/r/s/rssing.com.1596347.js" async> </script>