Quantcast
Channel: l'Adige.it
Viewing all 43465 articles
Browse latest View live

Miss Italia Alice Arlanch attrice in Don Matteo 11

$
0
0

Un ruolo scelto ad hoc, delicato com'e' la sua figura, inserito nella parte finale dell'ultima puntata della popolare fiction di Rai1 "Don Matteo", undicesima edizione della serie che figura tra i maggiori ascolti televisivi: cosi' avverra' nei prossimi giorni a Spoleto il debutto da attrice di Alice Arlanch, Miss Italia 2017, in alcune scene di un Natale speciale. La ragazza trentina e' stata scelta in un provino ufficiale della Lux Vide e recitera' al fianco di Nino Frassica, da lei conosciuto proprio a Miss Italia, essendo l'attore tra i giurati e con il quale ha poi preso parte al programma 'Che tempo che fa" di Fabio Fazio. 

"Sono felice di aver superato una selezione durante un casting ufficiale, direi pubblico, di una societa' prestigiosa come Lux Vide. Sono grata a Patrizia Mirigliani che consente l'ingresso nello spettacolo delle sue miss dalla porta principale. Niente compromessi e niente scorciatoie, ma un cammino rigoroso 'imposto' dalla patron del concorso". 

ʺA due mesi dall’elezione di Alice Arlanch - ha detto a sua volta Patrizia Mirigliani - la sua partecipazione ad una delle serie tv più apprezzate dal pubblico è per me motivo di grossa soddisfazione. E' la testimonianza dell'affetto che il pubblico nutre nei confronti delle nostre ragazze della porta accanto, espressione della genuinità delle famiglie italiane. In un momento come quello che attraversiamo in cui lo star system è sotto accusa, questo riconoscimento è ancora più apprezzato perché il Concorso, che non ammette deroghe ai principi morali, accompagna le sue miss nel loro cammino verso il successo”.


Al Bano chiude la carriera: «Nel 2018 smetto di cantare»

$
0
0

Al Bano chiude la carriera alla fine del 2018. «Smetto di cantare il 31 dicembre del 2018. Spero di fare un grande concerto e poi farò il vignaiolo», ha rivelato il cantante a Porta a porta.

Dentisti, via Fiorile è in arrivo Bonora

$
0
0

C'è un cambio di passo alla guida degli odontoiatri trentini: dopo tre mandati il presidente uscente Fausto Fiorile è costretto non solo a cedere la carica più alta, ma - salvo defezioni dell'ultima ora - pure ad abbandonare la commissione odontoiatri e il consiglio direttivo dell'ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri. Non solo: i primi cinque eletti fanno tutti parte della lista che si appoggia all'Andi, l'associazione nazionale dentisti italiani opposta all'Aio, l'associazione italiana odontoiatri di cui Fiorile è presidente nazionale. 

La svolta, dunque, non è solo ai vertici, ma nell'intera composizione della nuova commissione albo odontoiatri. Il risultato delle urne può essere letto come una cesura rispetto al passato. 
Le votazioni si sono tenute venerdì 10, sabato 11 e domenica 12 novembre, per il rinnovo dei tre organi dell'ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri della provincia di Trento: il consiglio direttivo, formato da 15 medici iscritti al relativo albo più due odontoiatri; la commissione albo odontoiatri (Cao), composta da 5 odontoiatri; il collegio dei revisori dei conti, formato da tre iscritti all'ordine, sia medici che odontoiatri. Tutti gli iscritti (2620 medici e 472 odontoiatri) hanno la possibilità di votare e anche di essere eletti, ma sono state presentate alcune liste - come è consuetudine - per orientare l'elettorato. 
Per i medici, la prima convocazione è stata un flop dal punto di vista della partecipazione. L'assemblea elettiva è stata dunque rinviata in seconda convocazione per i giorni 24, 25 e 26 novembre.
Per gli odontoiatri si è recato alle urne oltre il 50% degli iscritti, con 270 votanti ed il quorum raggiunto già nella giornata di sabato.  

Due le liste proposte, provenienti da due sindacati di categoria. Per l'Andi, l'associazione nazionale dentisti italiani, sono stati proposti i nomi di Stefano Bonora, Laura Albertini, Renzo Barbacovi, Nicola Furlini e Massimo Casagrande. Per l'Aio, l'associazione italiana odontoiatri, si sono candidati Fausto Fiorile, presidente uscente della commissione albo odontoiatri, Pierluigi Martini, Alberto Nadalini, Mauro Paglierani, Camilla Spagnolli. Il più votato è stato Stefano Bonora, con 151 voti: è lui il presidente in pectore degli odontoiatri, ma l'ufficialità arriverà solo nella prossima riunione della Cao. Sono fra i primi cinque Albertini, Barbacovi, Furlini e Casagrande, che hanno fatto parte della stessa «squadra» del dottor Bonora. 
Per la lista dell'Aio è stata una disfatta: nessun eletto, con il presidente uscente Fiorile che sperava nel quarto mandato e che si è ritrovato invece con una cinquantina di voti in meno di Bonora. 
I primi due eletti - Bonora e Albertini - entreranno di diritto nel consiglio direttivo dell'ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri della provincia di Trento, assieme ai cinque nomi che usciranno dalle urne aperte, in seconda convocazione, il 24, 25 e 26 novembre solo per i medici. Il dottor Stefano Bonora, in vista dell'incarico di presidente degli odontoiatri trentini, ha annunciato l'intenzione di dimettersi dalla presidenza regionale dell'associazione nazionale dentisti italiani.

Dipendenti pubblici sempre più vecch

$
0
0

Sempre più vecchi, stanchi, anche demotivati, da una parte. E giovani senza prospettive di futuro occupazionale, dall'altra. L'impatto demografico sulla macchina burocratica pubblica, aggravato dal blocco del turnover attuato per il «risanamento» dei conti, è già pesante, ma rischia di diventare devastante nel giro di pochi anni. E, a complicare il quadro, ci si è messo l'Inps, che ha di fatto stoppato il Piano strategico per la pianificazione e lo sviluppo del capitale approvato dalla Provincia di Trento nel 2014 e rimasto al palo. Tanto che la presidenza della Provincia, con il supporto dell'avvocatura, sta valutando quali strade legali intraprendere nei confronti dell'Istituto di previdenza guidato da Tito Boeri , dopo che ogni contatto, locale e nazionale, non ha sortito effetto alcuno. 

Burocrazia invecchiata.
Nelle strutture della Provincia sono impiegate 4.196 persone, che diventano 4.450 considerando chi è distaccato negli enti funzionali come la Fondazione Mach o nelle società controllate, come Itea. Nei Comuni (dato aggiornato a fine 2015), gli addetti sono 4.672 , nelle Apsp 3.686 , nell'Azienda provinciale per i servizi sanitari 7.784 . Per comprendere la rivoluzione in corso, basti un dato. Oltre il 53% dei dipendenti della Provincia ha più di 50 anni. Dei 4.450 dipendenti citati, il 24,83% è nella fascia 50-54 anni, il 20,09% in quella 55-59 anni, il 7,89% è tra i 60 e i 64 anni. Gli under 30 sono appena 50 , l' 1,12% .
Trend preoccupante.
A preoccupare è però lo scenario, quello che accadrà tra appena cinque anni. A bocce ferme, se non si fa nulla, con i pensionamenti prevedibili, nel 2022, l'incidenza degli over 50 arriverà al 66% , e la fascia più grande sarà tra i 55 e i 59 anni ( 1.105 addetti, il 24,83% ). Gli under 30 saranno invece appena 4 , lo 0,09% .
Monti-Fornero sotto accusa.
I dati sono riportati del disegno di legge di stabilità 2018 licenziato dalla Giunta provinciale venerdì scorso. Un j'accuse alla «riforma pensionistica Monti-Fornero introdotta con l'articolo 24 del D.L. n. 201/2011. Riforma» vi si legge «che, se da un lato ha rallentato il peggioramento dei conti previdenziali, dall'altro ha generato una serie di problematiche che interessano sia la sfera individuale dei lavoratori, trattenuti più a lungo in servizio, sia il sistema economico-sociale nel suo complesso, con particolare riferimento alla disoccupazione giovanile, mai così elevata, al venir meno delle attività di welfare familiare (assistenza, cura, etc.) svolta fino a qualche tempo fa dai lavoratori pensionati (ora e in prospettiva al lavoro) e alle varie inefficienze collegate alle prestazioni di una forza lavoro sempre più anziana». Un problema che diventata drammatico per particolari prestazioni, come quelle nelle case di riposo. «Non è più rinviabile» sostiene la Giunta provinciale «l'inserimento graduale di giovani nelle amministrazioni del sistema provinciale». Primo, piccolo segnale: l'assunzione, attraverso bando di concorso, di 57 giovani funzionari under 32 , in contratto di formazione lavoro per due anni, 42 per la macchina Provincia (firmeranno il contratto il prossimo 4 dicembre) e 15 nell'Azienda sanitaria.
Uscite volontarie anticipate.
La legge si stabilità, se approvata, prevede però uno strumento, in via sperimentale, per incentivare - su base volontaria - i dipendenti più anziani di Provincia, enti strumentali, Comuni e Apsp a lasciare il lavoro in anticipo, in modo da utilizzare i risparmi per nuove assunzioni. Una volta licenziata la legge dal Consiglio provinciale, entro 90 giorni il Servizio personale dovrà predisporre, previo sondaggio per raccogliere le disponibilità, un progetto operativo che misuri l'impatto economico e organizzativo dell'operazione. E pure giuridico, stante il citato «contenzioso» aperto con l'Inps, che blocca l'«age-management» deliberato dalla Giunta nell'aprile 2015: quello della staffetta generazionale. Nella sostanza, l'Inps non riconosce la quota di contributi di cui si fa carico la Provincia per «coprire» la parte non versata dal lavoratore che accetta il part time in modo da fare spazio ai giovani.

Passaggio completato, il Parma è cinese

$
0
0

Da questo pomeriggio il Parma calcio è ufficialmente in mani cinesi. Di fronte al notaio è stato formalizzato il passaggio del 60% del capitale azionario del club, che milita nel campionato di serie B, a Jiang Lizhang, 36enne, magnate cinese dello sport business. La trattativa si conclude esattamente a un anno di distanza dai primi contatti e con il primo accordo concluso lo scorso maggio. Lizhang ha già versato nelle casse del club emiliano circa 15 milioni di euro. 

Il nuovo capitale azionario del Parma, oltre al 60% in quota a Lizhang con la sua DdmcCulture, prevede il 30% ai principali industriali del territorio parmigiano e il 10% all'azionariato popolare tramite la società Pppc. I vicepresidenti del club sono stati confermati Hernan Crespo, in rappresentanza del capitale cinese, e Giacomo Malmesi per gli industriali locali.

IL COMUNICATO 

La società Parma Calcio 1913 è lieta di comunicare che in data odierna sono stati formalizzati gli accordi conclusi nel mese di giugno con Jiang Lizhang. Il nuovo azionista di maggioranza detiene oggi il 60% delle quote di Parma Calcio 1913, con Nuovo Inizio, espressione dei principali industriali del territorio parmigiano, al 30%, e l’iniziativa di azionariato diretto PPC al 10%.

Al termine dell’incontro si è altresì riunito il CdA della Società, che ha nominato Jiang Lizhang nuovo Presidente del Parma Calcio 1913. Il Presidente nella giornata di domani (giovedì 16 novembre, ore 17.00) sarà lieto di incontrare per un saluto stampa e tifosi presso lo Stadio Tardini.

Tutti gli azionisti, i dipendenti e i collaboratori di Parma Calcio 1913 esprimono un caloroso benvenuto al nuovo Presidente, augurandogli un futuro ricco di successi sportivi.

Per la 45ª edizione nuovo look per la Marcialonga di Fiemme e Fassa

$
0
0

C'è aria di novità per la 45ª Marcialonga di Fiemme e Fassa, la popolarissima gara di sci di fondo in programma domenica 28 gennaio 2018. Fra tutte spicca il varo di un nuovo logo, presentato ufficialmente ieri a Milano alla presenza di Miss Italia, Alice Rachele Arlanch.

Dopo tanti anni Marcialonga ha dunque cambiato look con un nuovo logo: «Ho cercato di far capire l’importanza di un logo moderno su tre eventi (con la gran fondo la Running e la Cycling, ndr), cambiare dopo 45 anni non è stato facile», ha affermato il suo ideatore Manuel Bottazzo. Il risultato lo vedete nel video pubblicato qui sotto.

A Milano un augurio particolare lo ha portato il presidente della Fisi, Flavio Roda: «Marcialonga è un evento unico, promozionale per lo sci di fondo e per tutto lo sport, volto a promuovere la montagna e la dedizione dei volontari che vi lavorano. L’ideale sarebbe avere gare olimpiche in Trentino, queste sono località che potrebbero garantire il massimo di qualità e competenza».

Niente da fare: la Diatec lotta ma perde 3-0 contro Perugia

$
0
0

Altra sconfitta per la Diatec: nel recupero contro Perugia i ragazzi di Lorenzetti lottano, soprattutto negli ultimi due set, ma non portano a casa nulla. Lollo Bernardi si impone quindi in tre set (25-21, 26-24, 30-28), sfruttando al meglio i cambi (ottimi ingressi al servizio dell'ex Della Lunga) e una maggiore lucidità nei momenti caldi della partita. Trentini ancora privi di Kovacevic, che in mattinata ha alzato bandiera bianca per un problema alla schiena. E ora la classifica è sempre più preoccupante: quart'ultimo posto con appena 2 vittorie in 7 partite.

LA CRONACA

La Diatec Trentino si presenta di fronte ad un PalaEvangelisti molto vicino al “sold out” di nuovo priva di Kovacevic, fermatosi in mattinata a causa di un risentimento alla schiena: Lorenzetti dispone allora Giannelli in regia, Vettori opposto, Lanza e Hoag in banda, Kozamernik e Zingel al centro e De Pandis libero. La Sir Safety Conad risponde con De Cecco al palleggio, Atanasijevic opposto, Zaytsev e Russell in posto 4, Anzani e Podrascanin al centro, Colaci libero.

L’inizio gialloblù è dei peggiori perché Podrascanin picchia forte al servizio mettendo subito in difficoltà la linea a tre di ricezione trentina (0-4). La squadra di Angelo Lorenzetti però non si disunisce e piano piano risale la china approfittando di qualche errore dei padroni di casa per trovare la parità a quota 12. Vettori picchia forte, ma l’equilibrio è precario e la Sir Safety Conad con Atanasijevic scatta di nuovo (14-17 e poi 19-21) trascinata dall’opposto serbo. Trento risale nuovamente sino al meno uno (20-21), ma poi ci pensano i servizi del neoentrato Della Lunga a creare un nuovo divario (20-24), che Zaytsev protegge sino al 21-25.

Il secondo set non inizia meglio per la Diatec Trentino che in apertura subisce subito un altro pesante break dal servizio di Podrascanin (2-5); Vettori è in palla e con la battuta e gli attacchi scrive subito la parità sul 9-9. I gialloblù tengono bene il campo e con Lanza (muro su De Cecco) trovano anche il vantaggio (15-14), prima che Zaytsev inverta nuovamente la rotta con un block e una ricostruita vincente (16-18). Nel finale l’ingresso di Eder al posto di Kozamernik consegna la nuova parità (20-20). Vettori sigla quasi da solo l’allungo degli ospiti (22-20) che costringe Bernardi ad interrompere il gioco; alla ripresa gli umbri con Zaytsev pareggiano i conti a quota 23 e poi con un altro ace di Della Lunga chiudono i conti anche in questo parziale alla seconda occasione (24-26).

Il copione non cambia nel terzo set; Perugia scappa via subito (2-4), Trento la riprende subito con Hoag (5-5) ma poi perde di nuovo contatto (9-11) per mano di Russell. Gli uomini di Angelo Lorenzetti hanno ancora benzina in corpo e con Eder al servizio ricuciono lo strappo sul 13-13, prima di mettere la freccia con un muro di Hoag su Atanasijevic (15-14). Vettori, ancora lui, difende il mini-vantaggio (19-17 e 21-19), ma poi deve piegarsi al muro di Anzani che vale il 22-22. Allo sprint la spunta anche in questo caso Perugia, che ha il merito di annullare cinque palle set agli avversari (dal 24-23 al 27-27), prima di passare avanti e chiudere i conti con un muro vincente (28-30) di Anzani su Vettori.

Il Trentino Alto Adige dice no allo ius soli Mozione in cui si parla di «invasione clandestina»

$
0
0

Il consiglio regionale ha approvato ieri a larga maggioranza - 31 favorevoli, 16 contrari e 6 astenuti - una mozione presentata dall’ex Patt, Walter Kaswalder, e firmata anche da Rodolfo Borga e Massimo Fasanelli, con cui si impegna la giunta Kompatscher-Rossi a «manifestare a Governo e Parlamento la contrarietà della Regione Trentino Alto Adige» al disegno di legge già approvato dalla Camera e ora al Senato che punta a modificare le norme sulla cittadinanza introducendo lo «ius soli temperato» e lo «ius culturae». 

Decisivi per l’approvazione della mozione di Kaswalder, sostenuta da tutto il centrodestra, la destra tedesca, le civiche e il Movimento 5 Stelle, sono stati i voti della Svp, che allo stesso tempo ha votato contro un’altra mozione, presentata da Verdi e Pd, che al contrario era a sostegno della legge sullo «ius soli» ed è stata votata anche dall’Upt. Il Patt invece si è astenuto su entrambe le mozioni, segnando una spaccatura su un tema molto sensibile come quello della cittadinanza.
Al momento del voto il governatore Ugo Rossi, né il capogruppo Lorenzo Ossanna, erano in aula. Al termine della seduta però Ossanna ha motivato così la scelta del gruppo di astenersi: «Noi non siamo contrari a una legge sullo ius soli ma pensiamo che, come ha chiesto il Gruppo per le autonomie al Senato, vada modificato il disegno di legge. Non abbiamo votato come la Svp perché c’era la contro-mozione del Pd e di fronte alle due mozioni si creava un problema di maggioranza». 

Il presidente Rossi dichiara: «I valori sono importanti, ma anche la loro declinazione concreta ha la sua importanza. Non c’è contrarietà ai principi dello ius soli, ma è importante migliorare lo ius culturae. Astenersi non vuol dire approvare i contenuti della mozione». In ogni caso, anche se il Patt avesse votato la mozione del Pd, senza la Svp i numeri non sarebbero bastati per approvarla.  

Sta di fatto che nella mozione di Kaswalder che ora impegna Kompatscher ma anche Rossi a trasmettere la volontà del consiglio regionale al governo si legge che l’approvazione dello «ius soli» sarebbe una decisione «sciagurata, intempestiva e foriera di ulteriori flussi migratori». E ancora: «Questo gesto di accoglienza nei confronti dei clandestini che già invadono il nostro Paese non farà altro che incrementare gli sbarchi in Italia». Il consigliere regionale Riccardo Dello Sbarba (Verdi), primo firmatario dell’altra mozione, inorridisce per il fatto che la Svp possa aver votato a favore di queste parole: «È incredibile, hanno votato una mozione dove si dice chiaramente di non approvare lo ius soli». 

Il consigliere provinciale del Pd, Mattia Civico, è altrettanto sconcertato dal comportamento della Svp e del Patt: «Dispiace che il Patt si sia astenuto e ancor più dispiace il voto contrario della Svp. É vero che soffia un vento contrario, ma il nostro compito dovrebbe essere quello di soffiare in direzione opposta, non rafforzare con quel voto il nesso che non c’è tra ius soli e immigrazione. È una resa politica a una bugia».
«Riconoscere la cittadinanza a chi è nato in Italia - conclude Civico - significa semplicemente prendere atto che questo minori non hanno altra patria se non la nostra. Sono i compagni di scuola dei nostri figli, parlano la nostra lingua, sono nati e cresciuti nel nostro paese e dunque sono italiani né più né meno di tutti noi».


LiberCafè in piazza Dante, i gestori gettano la spugna

$
0
0

Inaugurato il 27 aprile dell’anno scorso il LiberCafè di piazza Dante vive un momento di profonda crisi. I gestori, che si erano aggiudicati la conduzione del locale all’interno alla Palazzina Liberty vincendo l’appalto promosso dal Comune, proprietario dell’immobile, hanno deciso di gettare la spugna. Vogliono lasciare entro la fine dell’anno e hanno chiesto la rescissione del contratto. Oggi è in programma un incontro con i funzionari dei servizi cultura e turismo di Palazzo Thun. «È l’ennesimo incontro di un percorso avviato per cercare di trovare l’uscita più consensuale possibile. Loro hanno trovato difficoltà che non si aspettavano ma anche il Comune ha delle osservazioni da fare sulla loro gestione» spiega il capo di gabinetto del sindaco Silvio Fedrizzi. 

La riapertura dopo tanti anni di abbandono della Palazzina Liberty dopo una lunga e costosa ristrutturazione era stata indicata due anni fa dal Comune come elemento chiave per la rinascita di piazza Dante e la sua riconversione da luogo di emarginazione e spaccio a giardino vissuto e sicuro per cittadini e famiglie. E in particolare il bar affacciato verso il parco, con i tavolini all’esterno, era stato progettato proprio per favorire questa riconversione e occupazione positiva degli spazi. Non a caso il capitolato con cui si cercava il gestore di cafetteria e ristorazione prevedeva, oltre al divieto di somministrare superalcolici e installare slot machine, anche un impegno a realizzare attività artistiche, culturali, spettacoli e intrattenimento rivolti in particolare a un pubblico giovane. Operando in stretta sinergia con la biblioteca giovanile aperta ai piani superiori avrebbe insomma dovuto diventare un caffè culturale luogo di animazione non solo per la piazza ma per tutta la città. 

Il progetto delle società Matisse srl di Marco Zanei e Pepenero srl dei fratelli Maurizio e Isidoro Ruocco sembrava avere tutte le caratteristiche richieste. Era stato giudicato il migliore tra i quattro presentati e aveva convinto la commissione soprattutto per la proposta tecnica oltre che per il canone di concessione fissato a 24.696 euro all’anno, con un rialzo del 7,15% rispetto alla cifra base richiesta dal Comune. I mesi successivi non sono stati facili. I gestori si sono trovati immersi in un ambiente difficile e talvolta e non sono riusciti a incidere. Anche le iniziative e gli eventi organizzati non hanno avuto grande fortuna. Insomma, gli affari sono al di sotto delle attese e non ci sono segnali positivi tali da andare avanti per sei anni come da contratto. 

Un problema e una scommessa persa per l’amministrazione comunale, che al di là della definizione dei termini di uscita coi gestori ora si trova davanti al problema di trovare qualcuno in grado di rilanciare il locale.

Droga: arrestata due volte nel giro di poche ore

$
0
0

È stata arrestata due volte nel giro di poche ore, con i domiciliari che si sono così trasformati in detenzione in carcere.

Protagoniste del poco invidiabile «record», una ventitreenne che martedì era stata arrestata assieme ad un trentenne dopo che i due erano stati trovati in possesso di circa 30 grammi tra cocaina ed eroina oltre ed una cospicua somma di denaro, a dimostrazione dell'attività di spaccio intrattenuta dai giovani. I due, già noti alle forze dell'ordine, sono stati posti l'una ai domiciliari, l'altro in carcere. Malgrado l'imposizione degli obblighi, tuttavia, la giovane è stata sorpresa, nella tarda serata sempre dell'altro ieri, dai militari del radiomobile fuori dalla propria abitazione, mentre passeggiava per le vie del centro.

Accusata di evasione, è stata nuovamente arrestata e per lei si sono aperte le porte del Carcere di Trento. L'intensificazione dei controlli nel centro storico cittadino ha portato anche all'arresto di un cittadino senegalese: è stato sorpreso in piazza Dante intento a cedere dosi di marijuana. Sottoposto a verifiche, è stato trovato in possesso di altra sostanza stupefacente ed è stato così dapprima condotto al comando di via Barbacovi, poi in carcere a Spini di Gardolo, con l'accusa di detenzione di stupefacenti ai fini dello spaccio.

I controlli in città e nei dintorni proseguiranno anche in questi giorni, soprattutto in vista del fine settimana che, con la partenza delle iniziative natalizie, vedrà l'afflusso di numerose persone in città.

Deruba un'anziana al S.Chiara Pensionato trentino denunciato

$
0
0

Aveva derubato un'anziana nell'atrio di ingresso dell'ospedale Santa Chiara, approfittando della sua ingenuità e portandole via la borsetta, contenente circa trecento euro oltre ai documenti ed al telefono cellulare.

Il responsabile, un pensionato trentino, è stato individuato grazie alle immagini delle telecamere, ma anche e soprattutto grazie al lavoro certosino degli agenti di polizia e alla collaborazione del personale dell'ospedale del capoluogo.
Le indagini erano partite immediatamente, dopo che la donna si era accorta dell'accaduto. Tutto era successo qualche giorno fa, in una giornata che aveva visto l'anziana, una donna residente in Valsugana, doversi recare in ospedale.

Ad accompagnarla, la badante. L'anziana una volta in attesa nell'atrio dell'ospedale, nel piano interrato, aveva dovuto recarsi in bagno, accompagnata dalla badante. Aveva voluto lasciare però la borsetta, convinta dell'onestà dell'utenza dell'ospedale. Un pensionato che aveva visto le due donne allontanarsi, ha però pensato bene di impadronirsi dei beni lasciati incustoditi.

Come è stato possibile notare dalle immagini delle telecamere, il pensionato si è avvicinato impadronendosi dei beni dell'anziana. Le due donne si sono subito rivolte agli agenti di polizia, che hanno visionato le immagini. Per risalire all'identità di quel volto nitidamente immortalato dai video, è stata tuttavia necessaria la collaborazione del personale dell'ospedale. Attraverso una serie di riscontri incrociati la polizia ha potuto così risalire al nome dell'uomo, che è stato raggiunto presso la propria abitazione nella giornata di martedì, al termine dei complessi accertamenti imprescindibili per sgomberare il campo da qualsiasi possibile dubbio.

È stato effettivamente trovato in possesso degli effetti personali sottratti alla donna ed ora l'anziano, che è stato denunciato, dovrà rispondere dell'accusa di furto.

Quadro di Lenoardo venduto a 450 milioni È l'opera d'arte più costosa della storia

$
0
0

Leonardo dei primati: il 'Salvador Mundi' del maestro da Vinci offerto da Christie's nelle aste di autunno e' stato venduto per 450 milioni di dollari (400 esclusi i diritti d'asta).

Il Leonardo, esposto l'ultima volta alla National Gallery di Londra prima del tour organizzato da Christie's, era stato messo in vendita assieme alle "60 Ultima Cena" di Andy Warhol, battuto per 56 milioni di dollari senza i diritti d'asta. Un'accoppiata inusuale per un'asta di arte moderna e contemporanea.

Salvador Mundi' e' diventato così l'opera d'arte piu' costosa della storia. Finora il primato apparteneva ai 300 milioni di dollari pagati per 'Interchange' di Willem De Kooning, passato di mano nel settembre 2015.

Nicolas Cage e William Dafoe girano un film in Alto Adige

$
0
0

Nicolas Cage, William Dafoe e Isabelle Huppert sono attesi in Alto Adige per il set del film "Siberia" di Abel Ferrara. Lo ha annunciato il governatore Arno Kompatscher, comunicando le nove pellicole cinematografiche del terzo call, che la Provincia sostiene con 1,3 milioni di euro.

Il ritorno sul territorio - ha ricordato - sarà di 2,5 milioni di euro. Tra i progetti spicca anche un documentario sul Cerro Torre di Reinhold Messner.

Rapinato con un coltello alla fermata di Mesiano

$
0
0

Stava aspettando l'autobus alla fermata di Mesiano, di fronte all'ingresso della Facoltà di ingegneria, quando è stato avvicinato da due uomini con il viso travisato che, sotto la minaccia di un coltello, si sono fatti consegnare il telefono cellulare ed il portafoglio. Nella concitazione del momento la vittima è caduta a terra, ferendosi ad una mano. I due malviventi, nel frattempo, si sono dati alla fuga.

Mancavano pochi minuti alle 20.30 di martedì sera quando un giovane studente universitario fuori sede è stato rapinato, mentre aspettava di salire sul mezzo pubblico che avrebbe dovuto riportato a casa. Tutto sarebbe accaduto in pochi minuti. Il giovane, vent'anni, si trovava all'altezza della pensilina, quando i due individui sono sbucati dal nulla, approfittando del buio della sera. Avevano il viso travisato ed hanno subito fatto capire che non scherzavano. Minacciando la vittima con un coltello gli hanno intimato di consegnare il portafoglio ed anche il telefono cellulare.

Una volta ottenuto il bottino i due rapinatori si sono dati alla fuga, dileguandosi nella notte, mentre il giovane studente - forse nel tentativo di sottrarsi ai malviventi - è caduto a terra e si è ferito ad una mano. Spaventato e sotto shock, il ragazzo ha cercato aiuto e si è incamminato verso il ristorante Al Parol, che si trova poco distante. In quella zona la strada è buia e le luci del locale devono avere attirato la sua attenzione.

«È arrivato qui verso le 20.25, ci ha detto di essere stato derubato - racconta la titolare - Lui ha chiamato i suoi familiari e noi abbiamo allertato subito la polizia».
Una volante ha raggiunto il posto e gli agenti hanno raccolto la testimonianza del ragazzo, al fine di trovare elementi utili per risalire agli autori della rapina. A Mesiano, nel frattempo, è arrivata anche un'ambulanza: il giovane, che cadendo è rimasto ferito ad una mano, è stato portato in ospedale per le cure del caso. Intanto proseguono le indagini della polizia per risalire ai due rapinatori. Finora dei due uomini non ci sono però tracce.

Soccorso medico e Protezione civile,

$
0
0

L’unità operativa gestisce anche le emergenze extra ospedaliere e i trasporti urgenti

Non solo soccorso sanitario, ma protezione civile e trasporti programmati Il Sistema di Emergenza Provinciale Trentino Emergenza è organizzato per la gestione delle emergenze extra ospedaliere, dei trasporti urgenti interospedalieri e dei trasporti programmati; questi ultimi in quanto livelli di assistenza definiti dalla normativa provinciale. Esso inoltre è l’interfaccia sanitaria per la Protezione Civile Provinciale e garantisce la propria diretta partecipazione a operazioni di protezione civile e alla stesura di piani specifici. L’Unità Operativa Trentino Emergenza 118, cui afferisce la Centrale Operativa Provinciale e dodici delle cinquantacinque postazioni di soccorso provinciali, promuove inoltre e partecipa a una costante attività formativa, sia per il personale dell’emergenza sanitaria, sia per i laici, particolarmente in ambito scolastico e lavorativo. Nell’operatività quotidiana, l’attività di emergenza è costituita dalla gestione dei soccorsi primari in ambito extra ospedaliero e dei trasporti urgenti interospedalieri. Questa attività, presente in modo continuativo nelle ventiquattro ore, è garantita dall’interazione tra Centrale Operativa, postazioni di soccorso ed elisoccorso e ospedali di destinazione. La gestione dei trasporti sanitari programmati costituisce invece un’attività di norma distribuita nelle ore diurne dei giorni feriali, tranne quando riguarda le richieste di dimissione ospedaliera, distribuite nell’arco delle ventiquattro ore di tutti i giorni della settimana. Dagli ultimi mesi del 2010 la Centrale Operativa ha adottato il «Nuovo Sistema Informativo Sanitario» – parte del cosiddetto Progetto Mattoni del Ministero della Salute. L’idea fondamentale del Progetto Mattoni è la possibilità di ottenere informazioni confrontabili che derivino da realtà tra loro differenti e dislocate su tutto il territorio nazionale. La possibilità di confronto può offrire indubbi vantaggi poiché consente uno studio approfondito delle situazioni sanitarie gestite.

Importanza e ruolo significativi del volontariato

Le associazioni di volontariato anche in Trentino recitano un ruolo molto importante, anche in termini di «soccorritori di base», i cosiddetti autisti soccorritori. Solo in Trentino, in effetti, i soccorritori di base non infermieri o medici, sono prevalentemente dipendenti del Servizio sanitario nazionale o del Servizio sanitario provinciale; in tutto il resto d’Italia è esattamente il contrario. Le associazioni sono sempre pronte a ovviare alle difficoltà organizzative estemporanee, come carenza di personale o di mezzi che possano presentarsi in Trentino Emergenza. Ulteriore peculiarità è che le associazioni sono sorte e cresciute sul territorio mantenendo una sorta di competenza territoriale, situazione che non le mette in «concorrenza» fra loro. Questo è un indice di qualità: le associazioni hanno un’approfondita conoscenza del territorio, sia dal punto di vista logistico che, ancora più importante, sociale; situazione che li mette nelle migliori condizioni per collaborare ad alti livelli con il sistema 118: ottime performance sul territorio, ottima interazione sociale che consente di reclutare con maggior facilità volontariato motivato. Le due organizzazioni di volontariato più importanti per dimensione sono: la Croce Rossa e la Croce Bianca e oltre che a Trento hanno sedi distribuite sul territorio. A queste si aggiungono associazioni di minori dimensioni in termini di risorse ma altrettanto importanti per Trentino Emergenza.

 


Blitz di finanza e carabinieri Perquisita la sede di Arcese

$
0
0

Blitz di Guardia di Finanza e Carabinieri ieri mattina alla sede di Mori Stazione di Arcese Trasporti, il colosso del trasporto su gomma. I militari della compagnia e della tenenza di Riva del Garda hanno effettuato una approfondita perquisizione degli ambienti operativi ed amministrativi del reparto officina e prelevato documentazione contabile riferita agli ultimi cinque anni di attività. Nello stesso momento altri militari dei reparti trentini eseguivano in Veneto ed in Lombardia altre due analoghe operazioni di perquisizione e sequestro in altrettante sedi di rivenditori industriali di materiale da officina e pezzi di ricambio per autoarticolati.

I tre blitz nell’ambito dell’inchiesta «Tre Carte» della procura di Rovereto coordinata dal pubblico ministero Fabrizio De Angelis, che indaga su una presunta associazione a delinquere finalizzata alla truffa ai danni della azienda trentina. Ieri a Rovereto i militari hanno anche notificato l’iscrizione al registro degli indagati a due dipendenti dell’Arcese, uno inquadrato nel reparto officina ed uno in quello amministrativo, che sarebbero, secondo l’ipotesi investigativa, i principali protagonisti di un piano criminale che avrebbe causato all’azienda negli ultimi anni un danno elevato, di diverse centinaia di migliaia di euro. Ma siamo solo agli inizi: la pista seguita dagli investigatori conduce ad un impianto criminoso nel quale devono forzosamente essere coinvolti più soggetti, a cominciare dai contatti che i due dipendenti infedeli avrebbero nelle società esterne di fornitura di pezzi di ricambio.

L’operazione di ieri è il punto culminante dell’attività investigativa svolta negli ultimi mesi dalla procura di Rovereto a seguito di una denuncia della stessa azienda, che per prima si sarebbe accorta di presunte condotte illecite ai propri danni da parte di alcuni dipendenti. Dalla denuncia generica per truffa ed approrpiazione indebita si è arrivati, nel corso delle indagini, all’individuazione di un vero e prorio meccanismo criminoso in essere ai danni dell’azienda che coinvolgerebbe più persone e quindi all’ipotesi penale di associazione a delinquere.
Il quadro operativo di come si sarebbero concretamente verificate le condotte illecite è ancora tenuto sotto riserbo dagli investigatori.

Ma a livello generale si tratta di un giro di false fatturazioni e di ammanchi di materiale di officina rivenduto poi sul mercato nero con la complicità o l’esplicita collaborazione di personale complice delle ditte fornitrici. I dipendenti indagati avrebbero, secondo l’ipotesi accusatoria, gonfiato gli ordinativi di materiale, rivendendo poi le eccedenze sottobanco agli stessi fornitori, o ancora falsificato i registri di officina, facendo risultare operazioni di manutenzione o sostituzione di componenti dei camion in realtà mai avvenute, e rivendendo all’esterno le componenti mai installate.

Il blitz di Carabinieri e Guardia di Finanza è stato notato con sorpresa dai dipendenti Arcese, che nello stabilimento di Rovereto sono 180 autisti esclusi, mentre nel suo complesso il gruppo fondato da Eleuterio Arcese, una delle maggiori realtà economiche in assoluto del Trentino, conta circa 2.500 collaboratori. Il legale rappresentante del gruppo, il figlio di Eleuterio, Matteo, è stato convocato ieri mattina da Arco nella sede di Rovereto dai Carabinieri, i quali gli hanno chiesto la massima collaborazione, da parte della proprietà, della dirigenza e dei quadri, al fine di definire il quadro dell’indagine.

«Come in tutte le aziende di grandi dimensioni - ha dichiarato all’Adige Matteo Arcese - ci sono livelli di delega più o meno importanti. La delusione per quanto sta emergendo è forte, soprattutto perché si tratta, se le accuse saranno poi confermate, di persone che sono con noi da diverso tempo. Staremo e vedere. Io di mio per ora non posso che essere grato alle forze dell’ordine per il lavoro che stanno facendo, per fare luce su una vicenda che vede l’azienda della mia famiglia come parte lesa».

Il rock di Bryan Adams questa sera a Bolzano

$
0
0

Anche se sono passati i tempi in cui i suoi album svettavano nelle classifiche di mezzo mondo, Bryan Adams resta una delle stelle del rock internazionale.

Il suo ritorno in Italia, terra in cui è sempre stato particolarmente amato, si lega ad una serie di show fra cui quello di questa sera, alle 21, al Palasport di Bolzano, ultima tappa del tour nel Belpaese (biglietti ancora disponibili, apertura casse ore 18, cancelli ore 19). Il rocker canadese in questi live intreccia i suoi maggiori successi ai brani dell’ultimo cd d’inediti Get Up!, prodotto da Jeff Lynne, che nei quindici mesi trascorsi dalla sua uscita ha riscosso un ampio successo di pubblico e critica.

Accanto a nuovi hit singe come You Belong To Me, in scaletta ci sarà spazio per le hit che hanno segnato i suoi trentacinque anni di carriera come «Summer of ’69», «Heaven», «Run To You» e la ballata Please Forgive Me. Lo scorso 3 novembre Bryan Adams ha pubblicato il cd Ultimate, la raccolta dei brani migliori della sua carriera corredata da 2 nuove canzoni.

Conosciuto per il suo intreccio di rock and roll e grandi ballate, Adams nel suo curriculum ha una lunga serie di premi incluso un Grammy, un American Music Award, un Ivor Novello e innumerevoli Juno Awards. Ma Adams non è solo musica, è anche filantropia grazie alla sua The Bryan Adams Foundation con la quale ha dimostrato che l’impatto della cultura pop va oltre alla semplice musica.

L’obiettivo di «Ultimate» è quello di condensare l’enorme catalogo di Bryan Adams - 13 studio album, 5 live album, 5 raccolte e più di 75 singoli - in 21 tracce dando la certezza all’ascoltatore di riuscire a cattura la vera essenza del rocker.

«Come cantautore e musicista, non smetti mai di creare, è quello che fai - racconta Adams - quindi anche se questa collezione è una “ultimate collection” io continuo a guardare avanti anche con due nuove canzoni: “Ultimate Love”, che abbraccia l’idea che nonostante l’incertezza di questo mondo l’amore è quello che alla fine cerchiamo, e “Please Stay”, scritta pensando al musical “Pretty Woman”».

Pergine, identificati i tre responsabili dei danneggiamenti: uno è minorenne

$
0
0

Sono stati identificati dai carabinieri e segnalati all’autorità giudiziaria i tre ragazzi-vandali che hanno portato via le decorazioni dei negozi di via Crivelli, a Pergine Valsugana. I militari della compagnia di Borgo Valsugana, impegnati nei controlli straordinati del territorio disposti dal comando provinciale di Trento, li hanno denunciati per furto in concorso e danneggiamento.

Appena inaugurato il mercatino di Natale di Pergine Valsugana, nella notte tra sabato e domenica, i ladri-vandali non solo avevano portato via un alberello natalizio e una decorazione, ma anche causato danni ad un negozio. L’azione era stata ripresa da una telecamera dello stesso negozio.

I carabinieri hanno acquisito le immagini e sono riusciti in breve tempo ad identificare i responsabili. Si tratta di due maggiorenni, un giovane di 18 anni e l’amico di 19, e di un minorenne, tutti studenti incensurati. I tre non hanno saputo spiegare il perché di questo comportamento; uno si è detto pentito, un altro no.

La decorazione natalizia è stata restituita al commerciante, mentre per i ragazzi sono iniziati i primi guai con la giustizia.

Mondiali, quadro completato Ecco le 32 qualificate

$
0
0

Il Perù va ai Mondiali, la Nuova Zelanda resta a casa. Si completa il quadro delle 32 qualificate per la fase finale della Coppa del Mondo in programma l’estate prossima in Russia: dopo lo 0-0 di Wellington, i sudamericani staccano il pass aggiudicandosi per 2-0 il ritorno dello spareggio intercontinentale contro la Nuova Zelanda a Lima.

Successo più che meritato per la Blanquirroja che, colpita la traversa nei primi minuti con Advincula, sblocca la gara al 28’: Cueva mette in mezzo dalla destra, stop e conclusione vincente sotto la traversa per Farfan. I Kiwi si fanno vedere dalle parti di Gallese solo in rare occasioni e nella ripresa la nazionale guidata dall’argentino Ricardo Garreca chiude definitivamente i conti: è il 20’, sull’angolo battuto dalla destra da Cueva i difensori neozelandesi pasticciano e sul pallone si avventa Ramos che da pochi passi firma il definitivo 2-0. Il Perù torna così a giocare un Mondiale dopo un’attesa lunga 36 anni: a Spagna ‘82 l’ultima volta della Blanquirroja.

Queste, dunque, le quattro fasce per il sorteggio dei gironi mondiali in programma il prossimo 1 dicembre al Cremlino di Mosca:

  • PRIMA FASCIA: Russia, Germania, Brasile, Portogallo, Argentina, Belgio, Polonia, Francia;
  • SECONDA FASCIA: Spagna, Perù, Svizzera, Inghilterra, Colombia, Messico, Uruguay, Croazia;
  • TERZA FASCIA: Danimarca, Islanda, Costa Rica, Svezia, Tunisia, Egitto, Senegal, Iran;
  • QUARTA FASCIA: Serbia, Nigeria, Australia, Giappone, Marocco, Panama, Corea del Sud, Arabia Saudita.

Passo Rolle, sabato riaprono gli impianti ex Sitr

$
0
0

Dopo le polemiche, si torna a sciare

Grazie alla neve naturale caduta nelle scorse settimane e all’abbassamento delle temperature, a Passo Rolle sarà possible sciare come da tradizione già durante il prossimo weekend del 18 e 19 novembre. Saranno quindi aperte le seggiovie Cimon, Ferrari e Castellazzo, per una prima sciata coi fiocchi.
 
Dopo mesi di discussioni e polemiche, originati dalla proposta di Lorenzo Delladio di dismettere due seggiovie, al passo è l’ora degli impianti: gli ex Sitr,  rilevati dallacordata di Imprese & Territorio. E il primo weekend sarà indicativo per capire se il «rilancio» sciistico è alla portata, ma soprattutto quel che conta - per gli imprenditori di Primiero - è mantenere un'offerta più ampia di quella relativa alla sola San Martino di Castrozza, in vista anche del futuro collegamento tra questa località e il Passo.
 
Informa quindi un comunicato stampa dell’Apt: «Le Pale di San Martino dipinte di bianco saranno la cornice ideale per una giornata sulla neve da non dimenticare per molti appassionati, che sabato 18 novembre avranno la possibilità di fare la prima sciata della Stagione proprio al Passo Rolle. Grazie alle condizioni meteo favorevoli ed all’impegno degli impiantisti, durante il weeekend saranno infatti aperte dalle 8.30 alle 16.15 le piste Castellazzo, Cimon e Ferrari, in attesa di riaprire poi il weekend successivo, meteo permettendo, con qualche pista in più».
Oltre alle biglietterie del Rolle, sarà possibile acquistare in prevendita lo Skipass stagionale anche all’Ufficio di San Martino di Castrozza, aperto durante entrambe le giornate con orario 8.30 – 12.
Viewing all 43465 articles
Browse latest View live


<script src="https://jsc.adskeeper.com/r/s/rssing.com.1596347.js" async> </script>