Quantcast
Channel: l'Adige.it
Viewing all 43465 articles
Browse latest View live

Turista tedesco precipita e muore in val di Fassa

$
0
0

L'incidente nella zona della Roda de Vael

Incidente mortale in montagna nella zona tra il rifugio Roda de Vael conduce al passo delle Cigolade, in val di Fassa, nel gruppo del Catinacico.

La vittima è un turista tedesco che è precipitato durante un'escursione, non sono noti i dettagli sull'attività che l'uomo stava svolgendo al momento della caduta, sulla cui dinamica dunque non si conoscono particolari, ma è probabile che si trattasse di un alpinista che stava affrontando un passaggio su una parete rocciosa.

Sul luogo sono intervenuti il soccorso alpino della val di Fassa e l'elicottero del vigili del fuoco permanenti di Trento che in questi momenti sono ancora impegnati nel recupero della salma.


Pesticidi, a Belluno la campagna per un regolamento molto severo

$
0
0

L'iniziativa per contrastare l'arrivo di aziende da fuori che praticano agricoltura intensiva

Già qualche tempo fa l'Adige aveva segnalato la campagna «Liberi dai veleni» in corso nel Bellunese per contrastare l'arrivo di aziende agricole intensive da fuori provincia, in particolare dalla zona trevigiana del prosecco (ma anche da aree trentine e sudtirolesi delle mele) che cercano terreni per espandere la loro attività economica bastaa su un'agricoltura intensiva. 

La preoccupazione per l'impiego massiccio di pesticidi in un'area alpina finora largamente risparmiata da questo fenomeno ha scatenato una forte reazione popolare e in questi mesi sta accelerando il suo iter un'iniziativa nata un paio d'anni fa, che coinvolge un numero crescente di realtà locali organizzate (e non), per dare una risposta forte a quello che viene stigmatizzato come un processo di colonizzazione favorito dalla decisione della giunta veneta di Luca Zaia che non a caso ha esteso a Belluno la Doc del Prosecco, creando le premesse del tentativo di omologazione in atto. Un tentativo che però sta incontrando una resistenza diffusa, anche negli enti territoriali bellunesi.

A proposito del dibattito e delle polemiche trentine di questi giorni sulle nuove proposte di regolamento del'uso dei pesticidi, varate dalla Provincia autonoma e contestate fra gli altri dal Comitato per il diritto alla salute in Val di Non e pure dal deputato M5SRiccardo Fraccaro,può essere interessante osservare che la campagna in corso a Belluno, che consiste anche in una petizione rivolta all'ente pubblico, ha stilato e sottoposto a tutti i comuni della vicina provincia dolomitica anche una proposta di regolamento di polizia rurale molto stringente e innovativa.

Si tratta, in particolare, di una proposta che rafforza lo scivoloso concetto delle distanze, dei luoghi e degli orari dei trattamenti, andando direttamente al nocciolo della questione, vale a dire al tipo di sostanza utilizzato e al relativo rischio per l'ambiente naturale e per la salute degli esseri viventi.

Così, al punto uno del comma riguardante le prescrizioni per i trattamenti fito sanitari si legge fra l'altro: «È sempre vietato l'impiego di prodotti fitosanitari classificati come molto tossici (T+) o tossici o che riportano in etichetta le frasi di rischio da R20 a R28, R36, R37, R38, R40, R41, R42, R43, R45, R48, R60, R61, R62, R63, R64, R68...» (si vede in allegato uno stralcio più ampio della bozza di regolamento).

In sostanza l'idea guida dell'iniziativa è orientare il modello agricolo in quest'area alpina verso il protocollo biologico, creando così una sinergia con un'iniziativa avviata dal Parco nazionale delel Dolomiti bellunesi per trasformare l'intera provincia in un biodistretto. Una proposta già formalizzata e sottoposta ai Comuni, alcuni dei quali hanno già deliberato in proposito. Altri, com'era prevedibile, stano invece tergiversando o confondendo le carte in tavola, forse su pressione di qualche organizzazione agricola timorosa.

Ma la questione è aperta e in ogni caso sta producendo interessanti effetti sia per quanto riguarda il confronto fra operatori del settore (non va dimenticato che il biologico può assicurare maggiore redditività ai contadini e continua a crescere malgrado la crisi economica) sia sul piano della conoscenza diffusa nella società di queste problematiche.

Per tornare ai pesticidi, ora il regolamento proposto da Liberi dai veleni è all'attenzione delle municipalità alcune delle quali avrebbero già manifestato l'intenzione di adottarlo. L'obiettivo dei promotori è arrivare a una condivisione a livello provinciale, in modo da dare una risposta massiccia a che arriva nel Bellunese con l'intenzione di replicare modelli che già nelle province vicine hanno mostrato pesanti criticità.

In proposito, gli attivisti segnalano che grazie alla campagna di informazione sui rischi dell'agricoltura intensiva, si registrano i primi casi di proprietari di terreni che respingono le offerte avanzate da agenzie trevigiane (per affittare aree da destinare a vigneto).

Le aziende del prosecco, oltretutto, sottolineano ancora i promotori di Liberi dai veleni, «pare abbiano deciso di espandersi a Belluno probabilmente più che altro per accrescere il ritorno economico in termini di contributi regionali...».

ESTRATTO DELLA BOZZA DI REGOLAMENTO PROPOSTO DA LIBERI DAI VELENI

 

 

«Locanda dei Musicisti» a Canale, un settembre ricco di eventi

$
0
0

Tanti eventi e tanta musica in una location stupenda. La «Locanda dei Musicisti» di Canale di Tenno ha messo in piedi un cartellone all'insegna, soprattutto, di blues e jazz. Si parte venerdì 11 settembre, quando nella piazzetta del borgo medioevale arriverà da Cleveland James Thompson. Una settimana più tardi spazio all'Andy Haze Trio, mentre il 25 settembre ecco la Follon Brown Blues Band. L'agenda di settembre si chiuderà domenica 27 con Randy “19th Street Red” Cohen & Xeres Bros.

IL PROGRAMMA

Venerdì 11 Settembre 2015
nella piazza del Borgo Medioevale di Canale di Tenno
dalle ore 21.00
James Thompson (Funk)
ingresso libero

Nato a Cleveland, James Thompson è un musicista, sassofonista e cantante statunitense.
All'età di due anni con la famiglia si è trasferito a Los Angeles. È cresciuto in un'epoca interessante essendo un teenager negli anni sessanta in California. Ascoltava di tutto: soul, R&B, rock, jazz, pop e blues. In quegli anni, tutta la musica si ascoltava alla radio. Tutti gli stili, i generi e gli artisti venivano trasmessi da una stazione radio. Fu profondamente influenzato da quella musica come pure dai tempi turbolenti degli Stati Uniti negli anni sessanta. Tempi che cambiavano velocemente. Iniziò a suonare il sax alto nella banda della scuola nel 1966 all'età di 15 anni, dopo 3 anni di clarinetto.  Nel 1980 e 1981 registrò due dischi con Andy J. Forest, un amico di vecchia data, e alla fine venne in Italia nel 1983, in tour con la sua band. Passarono quattro anni prima che tornasse negli Stati Uniti. Ha partecipato per sette anni alle tournée con Zucchero.
Ha anche partecipato ad alcuni grandi festival musicali come Montreux Jazz Festival, Rock am Ring in Germania, The House of Blues a Los Angeles, The Beacon Theater a New York, The Kremlin, Royal Albert Hall, Pavarotti and Friends, e molti altri. Nel 2007 ha partecipato alle tournée di Billy Cobham e Frank Gambale; nel 2008 è impegnato in tournée mondiale del tour All the Best World Tour di Zucchero. Nel 2013 con l'Harlem Blues Band partecipa ad alcuni festival blues del sud Italia tra cui il XVI Brindisi blues Festival, IV Accadia Blues Festival, V Manfredonia Blues festival, I Bitonto Blues Festival, IX Etna in Blues.
Questa sera, sarà accompagnato da Bruno Marini (organo), Andy Haze (chitarra), Alessandro Tosi (basso), Lele Zamperini (batteria).

Venerdì 18 Settembre 2015
nella piazza del Borgo Medioevale di Canale di Tenno
dalle ore 21.00
Andy Haze Trio (Blues, Jazz)
Una band che, particolare distintivo, dà ampio spazio all'improvvisazione creando atmosfere su vaste dinamiche che mescolano blues, funk, rock con un accento psichedelico.
Andy Haze, chitarra
Bruno Marini, organo
Bobo Facchinetti, batteria

Venerdì 25 Settembre 2015
nella piazza del Borgo Medioevale di Canale di Tenno
dalle ore 21.00
Follon Brown Blues Band (Texas Blues)
Texas Blues with Follon Brown (voce e chitarra), Oscar Abelli (batteria), Martin Iotti (basso), Franz Bazzani (piano) feat. Andy Haze (chitarra)

Domenica 27 Settembre 2015
nella piazza del Borgo Medioevale di Canale di Tenno
dalle ore 17.30
Randy “19th Street Red” Cohen & Xeres Bros
da New Orleans in tournè in Italia
ingresso libero
Il “rosso della diciannovesima strada” è un musicista proveniente da New Orleans. Portabandiera di un blues sanguigno e sincero, propone un repertorio che spazia dal blues della “BIG EASY” a quello di CHICAGO, con delle tappe soul-funk veramente interessanti. Nel 2013 nasce la collaborazione di Randy con i fratelli Xeres (Paolo alla batteria e Marco al basso). Attivi da tempo sulla scena musicale gli Xeres hanno affiancato negli anni importanti artisti blues tra cui Louisiana Red, John Mooney, Andy J. Forest, Kenny Neal & Billy Branch, Willy Murphy e hanno all’attivo diversi progetti e collaborazioni tra cui Alligator Nail e Ottavo Richter.

Papa Francesco: più facile annullare un matrimonio

$
0
0

Arriva la rivoluzione di papa Francesco nei processi di nullità delle nozze: "La gratuità delle procedure" sia assicurata "per quanto possibile", "salva la giusta e dignitosa retribuzione degli operai dei tribunali". La gratuità sia curata dalle Conferenze episcopali. Lo stabilisce il Papa nella riforma del processo canonico di nullità, pubblicata oggi.

Il vescovo, dice ancora il Papa, "non lasci completamente delegata agli uffici di curia la funzione giudiziaria in materia matrimoniale", sia nelle grandi che nelle piccole diocesi, chiede ancora il Papa nella riforma del processo canonico sulla nullità matrimoniale, pubblicata oggi, affinché "sia formalmente tradotto in pratica l'insegnamento del Concilio"

Una "sola sentenza" in "favore della nullità esecutiva" delle nozze, ritenendo "sufficiente la certezza morale raggiunta dal primo giudice a norma del diritto". La riforma del processo canonico prevede anche una "sola sentenza" in "favore della nullità esecutiva" delle nozze, ritenendo "sufficiente la certezza morale raggiunta dal primo giudice a norma del diritto".

Il Papa ha riformato il processo canonico per quanto riguarda le cause di dichiarazione di nullità del matrimonio, sia nel codice di diritto canonico che nel codice dei canoni delle Chiese orientali. Le due lettere "motu proprio" di papa Francesco si intitolano "Mitis Iudex Dominus Iesus", quella riguardante il codice di diritto canonico, e "Mitis et misericors Iesus", quella riguardante il codice dei canoni delle Chiese orientali, e trattano della "riforma del processo canonico per le cause di dichiarazione di nullità del matrimonio". 

Filip Schenk e Eleonora Dallabrida illluminano i canmpionati di arrampicata

$
0
0

Per l'Italia sulle pareti artificiali di Arco tante medaglie e tante soddisfazioni ai campionati mondiali giovanili

Molte medaglie e tante conferme. L’Italia dell’arrampicata sportiva conclude così questa edizione dei Campionati mondiali giovanili di arrampicata sportiva, tenutisi ad Arco dal 28 agosto al 5 settembre. Il medagliere recita ben tre ori, un argento e sei bronzi, ma in generale tutto il movimento azzurro dell’arrampicata si è dimostrato competitivo ed in forte crescita, con buoni piazzamenti anche da parte degli atleti non arrivati a medaglia. Risultati che posizionano l’Italia al terzo posto nella classifica delle Nazioni alle spalle solo degli Stati Uniti, al primo posto, e della Russia, arrivata seconda.

 

Nella prima finale, quella della categoria Boulder, disputata lunedì 31 agosto, arriva già la prima grande soddisfazione: nella Youth B (Under 16) maschile, l’altoatesino Filip Schenk si laurea campione del mondo risolvendo 3 problemi sui 4 proposti e dominando una finale che lo vede unico partecipante superare quota un blocco. Tra le donne, la torinese Asja Gollo, vicecampionessa nella scorsa edizione, si conferma tra i top della specialità conquistando il 3° posto nella categoria Youth A (Under 18). Da segnalare, inoltre, il buon 5° posto ottenuto dall’altro altoatesino in gara, David Piccolruaz, sempre nella Youth B.

 

Venerdì 4 settembre arriva il momento della finale Speed. Il secondo campione del mondo di marca italiana arriva dalla Youth B femminile, con la trentina Elisabetta Dalla Bridain formato super che conquista l’oro fermando il cronometro a 10’66”. In campo maschile, si mettono in luce diversi atleti della spedizione azzurra, nonostante arrivi a medaglia solo Leonardo Sandrin nella Youth B: il veronese va a prendersi il bronzo strappandolo proprio al connazionale Gabriele Randi in una finalina tutta italiana, mentre Alessandro Santoni nella categoria Junior (Under 20) e Gianluca Zodda nella Youth A sfiorano il podio e si piazzano quarti.

 

La finale per la categoria Lead di sabato 5 settembre ha tanti italiani qualificati ed è pertanto carica di attesa. Le aspettative non vengono deluse, perché nella Youth B arrivano i bronzi del genovese Pietro Biagini tra gli uomini e della romana Laura Rogora tra le donne, mentre nella Youth A il comasco Stefano Carnati si prende un argento strepitoso dopo una rimonta dalla settima piazza. Per Asja Gollo e Filip Schenksfuma la possibilità di un bis mondiale ma registranio comunque, rispettivamente, un 4° e un 5° posto, mentre si segnalano le buone prestazioni di Ilaria Scolaris, settima nella Youth A, e di Claudia Ghisolfi, sesta nella Junior.

 

L’ultima bella soddisfazione arriva nella Combinata, che tiene conto dei risultati degli atleti nelle tre discipline: nella Youth A maschile David Piccolruaz conquista l’oro grazie al sopracitato 5° posto nel Boulder, al 13° nello Speed e al 23° nel Lead. In aggiunta, in campo femminile arrivano due ulteriori bronzi per merito di Laura Rogora nella Youth A e Asja Gollo nella Youth B.

 

Che gli azzurri fossero in salute lo avevano già dimostrato nelle manifestazioni precedenti, ma l’exploit di questi Mondiali giovanili ha consegnato all’arrampicata delle giovani promesse che si spera possano rappresentare il futuro della Nazionale italiana. Una soddisfazione espressa pubblicamente anche dal presidente della FASI Ariano Amici, che in una lettera aperta ha dichiarato: “Si tratta di un bottino che va oltre le più rosee previsioni e che premia il lavoro di tutta la Federazione in questi anni, ovvero da quando sono stati assegnati i Mondiali in Italia”.

Prostituzione, Roma pensa a multe a casa

$
0
0

Stretta sulla prostituzione a Roma, dove si pensa a multe salate per i clienti delle «lucciole», facendo arrivare loro le contravvenzioni a casa.

«Stiamo pensando di multare a Roma i clienti delle prostitute - ha detto Rossella Matarazzo, vicecapo di gabinetto del sindaco Marino con delega alla sicurezza, in una intervista a Radio 24 -. La proposta di regolamento, però, deve ancora essere discussa e approvata dalla giunta Marino».

Caso Daniza, Ugo Rossi diffamato dalla showgirl Il presidente querela Daniela Martani, ex Grande Fratello

$
0
0

La difesa: il «delinquente» del tweet non era rivolto a lui

Il presidente della Provincia Ugo Rossi contro Daniela Martani, avvenente soubrette televisiva (ex Grande Fratello 9) e convinta vegana e animalista. È l'ultimo capitolo del tormentone Daniza, o meglio dell'infinita coda di polemiche scaturite dalla morte di mamma orsa in fase di cattura. Tra le tante prese di posizione c'era anche quella dell'attrice, cantante e showgirl ora accusata di diffamazione per aver dato del «delinquente» al presidente della Provincia (ma lei nega sostenendo si tratti di un equivoco). Ieri la prima udienza del processo di fronte al giudice Marco La Ganga è stata rinviata al 27 ottobre per un legittimo impedimento dell'avvocato difensore Daniele Fabi di Roma. Le parti dunque avranno ancora qualche settimane per trovare un possibile accomodamento della questione.

Daniela Martani, 42 anni, romana è un personaggio più volte finito alla ribalta delle cronache dello spettacolo: ex assistente di volo Alitalia perse il posto proprio in seguito alla sua partecipazione al Grande Fratello; in seguito ha lavorato per la tv e, quando le luci della ribalta hanno iniziato inesorabilmente a calare, è tornata a dedicarsi alla musica. Di recente ha posato senza veli per il fotografo delle dive Bruno Oliviero per dimostrare che si può avere un fisico da urlo anche senza mangiare proteine animali. E proprio il suo costante impegno sul fronte animalista ha portato la soubrette in collisione con il presidente della Provincia. In questo caso però non si parla di dieta, ma di Daniza.

Il tweet incriminato risale al novembre dello scorso anno. Dopo la morte del presidente del consiglio regionale Diego, Milordo, Moltrer, stroncato da infarto durante una battuta di caccia, su Facebook e Twitter si erano scatenati commenti con toni pesanti e inaccettabili. Qualche sciacallo arrivò a parlare «di bella notizia» per la morte di un cacciatore e di «giusta punizione karmica». In una risposta a quei messaggi partita dal profilo Twitter di Daniela Martani questa avrebbe dato dal «delinquente» a Ugo Rossi, o meglio a @UgoGma che è il nome profilo Twitter del presidente della Provincia. L'attacco era legato alla morte di Daniza.

Ad avviso del presidente Rossi il tweet superava di gran lunga il confine del diritto di critica. E dunque lo stesso presidente sporgeva querela per diffamazione contro Daniela Martani. La difesa della showgirl animalista, tuttavia, dà una diversa lettura ai fatti. «Da parte della mia assistita - sottolinea l'avvocato Daniele Fabi - non c'era volontà di offendere il presidente della Provincia. Nel suo tweet, infatti, non viene nominato il presidente Ugo Rossi di cui lei neppure sapeva quale fosse l'identità Twitter. La parola delinquente era riferita a chi in precedenza aveva a sua volta commentato la notizia di cui si discuteva. Credo che l'equivoco possa essere chiarito: la mia assistita non ha difficoltà a scusarsi se il suo tweet poteva essere male interpretato».

Fraglia della Vela di Riva del Garda Andrea Spagnolli è un talento assoluto

$
0
0

L'ormai più che promettente timoniere centra il titolo tricolore nel doppio 420 con a prua Kevin Rio (FV Malcesine) nel golfo di Follonica

Settembre caldo in  Fraglia Vela di Riva sul lago di Garda uno dei porti e dei club più importanti del Trentino: regate internazionali D-one, Longtze, J70, Mondiali Musto Skiff e un fresco titolo tricolore nel doppio 420 con Andrea Spagnolli che nella sua prima stagione in 420 si conferma un talento. Nei prossimi giorni a Dervio i giovanissimi dell'Optimist si giocheranno i titoli nazionali di categoria, così pure i Laser.
 

Mentre alla Fraglia Vela Riva sono riprese a pieno ritmo le regate Internazionali con in programma fino a domenica Europei D-One e International Longtze Regatta per poi proseguire con J70 Eurocup e Mondiali Musto Skiff, arriva l'ennesimo risultato positivo di un atleta portacolori del circolo rivano. Andrea Spagnolli, giovane timoniere con un palmares nella classe Optimist di tutto rispetto soprattutto nel periodo in cui regatava in categoria cadetti, ha conquistato il titolo tricolore nel doppio 420 con a prua Kevin Rio (FV Malcesine).  Il neo equipaggio, dopo aver girato  tutta l'estate partecipando a Campionati Europei e Mondiali 420, evento iridato che lo ha visto concludere ad un ottimo settimo posto, hanno vinto i Campionati nazionali giovanili in doppio, organizzati su delega della Federazione Italiana Vela dal Comitato di Circoli del Golfo di Follonica. Andrea Spagnolli e Kevin Rio hanno battuto equipaggi titolati come i neo Campioni del mondo Under 17 Ferraro-Orlando, secondi con ben 12 punti di svantaggio dopo 10 regate in tutto. Spagnolli-Rio nonostante non abbiamo vinto neanche una prova hanno mantenuto una media, che ha permesso di confermarsi al vertice e vincere questo insperato titolo.

Domenica inizia anche la Coppa Primavela e Coppa Cadetti per i nati rispettivamente nel 2005 e 2006 e la Fraglia ha selezionato una bella squadrona presente a Dervio con gli altri ragazzini  della XIV Zona FIV (Lago di Garda): presenti alla Primavela Filippo Dusatti, Amedeo Chilovi, Marco Franceschini, Alex Demurtas; alla Coppa Cadetti, del 2005, Agata Scalmazzi, Mattia Cesana e Greta Moreschi. Per la Coppa del Presidente (nati nel 2004) presenti Massimo Pallaver e Liam Stampone; tutti questi bambini si sono selezionati tra i migliori 80 in Italia e si divertiranno per l'evento clou della Federazione Italiana Vela che riguarda i giovanissimi. Ad accompagnare questo squadrone gli allenatori fragliotti Mauro Berteotti e Santiago Lopez. Finita questa serie di eventi per i più piccoli, dal 10 settembre sarà la volta dei più grandicelli per il Campionato Under 16 e Under 19: per la Fraglia altri atleti sia nella classe Optimist che in quella Laser.

Italia, per Datome Europei finiti

$
0
0

Europei finiti per il capitano dell'Italbasket, Gigi Datome. La risonanza magnetica effettuata ieri ha evidenziato una distrazione muscolare di primo grado dell'adduttore sinistro. Per Datome - che si è infortunato durante il match con l'Islanda - l'Europeo finisce qui anche se il giocatore rimarrà con la squadra fino al termine della competizione.

Sondaggi: Piepoli, Pd 33%, M5s 25,5%

$
0
0

Pd in testa con il 33% (+0,5%) seguito dal M5s con il 25,5% e dalla Lega con il 15%, sempre avanti a Forza Italia che raccoglierebbe il 10%. 

Questi i risultati di un sondaggio dell'Istituto Piepoli sulle intenzioni di voto al 7 settembre che vedono anche risultati diverso nel caso in cui al ballottaggio arrivassero a sfidare Renzi, Salvini o Di Maio anzichè Berlusconi o Grillo. 

Al secondo turno l'istituto Piepoli ha infatti valutato i diversi scenari ipotetici in cui il Pd si verrebbe a trovare nel caso dovesse sfidare o il centrodestra o i 5 Stelle. 

Nel primo caso, se sfidasse Fi con Berlusconi leader il Pd prenderebbe il 60%, Fi il 40%; contro Salvini il Pd scenderebbe leggermente al 58% e la Lega prenderebbe il 42%. Con avversario il M5s invece il Pd scenderebbe al 55% con Grillo leader e al 54% con Di Maio candidato premier. In tutti casi la quota degli indecisi è ancora all'11% (al 12% nel caso della sfida Renzi-Salvini). 

Quanto invece ai risultati del primo turno, Sel raggiungerebbe il 4% come FdI mentre l'Ncd raccoglierebbe il 2,5%. I vari altri partiti del centrosinistra prenderebbero tutti insieme l'1% mentre quelli di centrodestra lo 0,5%. Gli 'altri partiti' fuori dai due schieramenti verrebbero votati dal 4,5% degli elettori. 

Il sondaggio qui presentato è stato eseguito il 7 Settembre 2015 per ANSA con metodologia mista CATI - CAWI, su un campione di 500 casi rappresentativo della popolazione italiana maschi e femmine dai 18 anni in su, segmentato per sesso, età, Grandi Ripartizioni Geografiche e Ampiezza Centri proporzionalmente all'universo della popolazione italiana. Il documento della ricerca è pubblicato sul sito www.agcom.it e/o www.sondaggipoliticoelettorali.it.

Documenti e 10mila euro falsi: in cella

$
0
0

È stato arrestato per i reati di possesso di banconote false, falsa attestazione d'identità, ricettazione nonché porto ingiustificato di un coltello T.K., 35 enne.

L'uomo è stato individuato a seguito di un intervento effettuato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Trento inviati in via Paludi a seguito di una segnalazione pervenuta al 112 per schiamazzi. Nelle fasi di identificazione dei tre occupanti dell'alloggio individuato quale fonte dei forti rumori, T.K. ha fornito una carta d'identità spagnola. Insospettiti dalla manifattura del documento, dall'analisi delle banche dati il documento è risultato da ricercare e la persona in possesso da identificare. È così emersa la vera identità dell'uomo, colpito da provvedimento di espulsione emesso dall'Ufficio Sorveglianza di Brescia a seguito di precedente condanna per spaccio di sostanza stupefacente. L'uomo di fatto estradato nel 2011 aveva il diniego di rientro nel territorio nazionale fino al 2021.

Nel corso dell'ispezione dell'appartamento è emerso che l'uomo aveva nella disponibilità numeroso materiale informatico di cui non ha saputo spiegarne il possesso nonché la somma contante di circa 10mila euro in banconote di piccolo e medio taglio risultate false e riportanti lo stesso numero seriale.

Scuola, buoni pasto per tutti

$
0
0

Il sistema del credito mensa (i buoni virtuali), dopo il positivo debutto nelle scuole dell’istituto comprensivo di Arco, viene esteso, da quest’anno, a tutti gli istituti scolastici dell’Alto Garda e Ledro. Lo ha deciso la Comunità di valle, oggi guidata dal presidente Mauro Malfer, e l’estensione riguarderà tutti gli istituti comprensivi nonché istituti di scuola secondaria di secondo grado e di formazione professionale operanti sul territorio della Comunità. 

Si tratta di una novità di grande rilievo e che coinvolgerà migliaia di famiglie. Referente del progetto è il vicesegretario Michela Donatini. Il sistema informatizzato per il servizio mensa e il pagamento dei pasti si concretizza nell’acquisto di un credito mensa che viene scalato automaticamente ad ogni pasto consumato.Non è previsto l’utilizzo di alcuna tessera né della tessera sanitaria. Il sistema si basa sulla rilevazione degli assenti: nel momento in cui l’alunno che ha diritto al pasto è presente a scuola, il sistema scala in automatico il credito applicando ovviamente la tariffa Icef personale. 

Per uniformare l’attività su tutto il territorio della Comunità la giunta ha stabilito che per le uscite e assenze comunicate dopo le 11 di ogni giornata verrà addebitato il costo per il singolo pasto. Il debutto arcense del servizio ha dato esito positivo raccogliendo il favore di genitori ed addetti ai lavori. Ora la Comunità si appresta a completare il percorso avviato. Importante, in tal senso, è stato il lavoro svolto dagli istituti comprensivi assieme agli uffici della Comunità con il supporto degli studenti protagonisti dei tirocini formativi: Serena Pinter, Laura Perotti, Aleksandrov Aleksandar Ivanov (provenienti dall’istituto «Floriani») e Jari Paternoster, Simone Sbarberi, Sveva Seneci, Vasile Barion, Tiziano Giongo, Daniele Corraini, Beatrice Marchettini (progetto «Giovani nella Comunità»). Fondamentale anche il ruolo dei vari dirigenti scolastici e della «Risto3». 

Alcune informazioni utili. Il credito mensa lo si può ricaricare in banca, nelle filiali delle Casse Rurali, semplicemente comunicando il codice banca e l’importo, e anche nei relativi Atm bancari self service. La ricevuta con il saldo aggiornato va conservata. I correntisti delle Casse Rurali trentine possono fruire anche del servizio di Inbank. I buoni cartacei avanzati possono essere trasformati in ricarica attraverso la consegna in Comunità. E’ previsto anche un servizio di allerta sms: alle famiglie è richiesto un numero di cellulare (obbligatorio) e possibilmente un indirizzo email. All’esaurirsi del credito, ogni 15 giorni, verrà inviato un messaggino di allerta assieme ad altre informazioni utili. In questi giorni sono state inviate alle famiglie delle lettere contenenti le varie informazioni e anche le credenziali per accedere al portale internet.

Per gli utenti che non hanno usufruito del servizio mensa lo scorso anno, che non iniziano la prima classe della primaria, che provengono da altri ambiti o di recente iscrizione, si provvederà successivamente a delle lettere personalizzate. Per questi utenti, per effettuare fin da ora le ricariche è possibile richiedere all’Ufficio Istruzione della Comunità il codice banca personale. L’Ufficio Istruzione (0464-571703, istruzione@altogardaeledro.tn.it) è disponibile dalle 8.30 alle 12 dal lunedì al venerdì e dalle 14.30 alle 16 il lunedì. L’avvio del nuovo sistema richiederà un po’ di tempo per andare a regime.

Paolo Beretta

«Folgaria, milioni pubblici per coprire i debiti degli impianti Ma quel modello di business turistico non può reggere»

$
0
0

«I contributi evitano una crisi drammatica ma va cambiata rotta»

Scrivo dopo avere letto l'articolo «Folgaria, per Carosello Ski ecco 13,5 milioni di euro». Il mio interesse è dovuto al fatto che nel 2007 terminai una tesi specialistica incentrata proprio sullo sviluppo degli impianti da sci tra i Comuni di Folgaria e Lastebasse e sulla sostenibilità economica e ambientale del progetto che prevedeva la realizzazione di quattro piste da sci di una pendenza media del 12%, 42.000 metri cubi di lottizzazioni a Fiorentini (VI), 6.000 metri cubi a Serrada, 21.000 metri cubi a Fondo Grande e la costruzione di un bacino artificiale di 100.000 metri quadrati vicino a Passo Coe.

In fase di progettazione il costo era stimato in 60 milioni di euro sovvenzionati per 20 milioni da privati, 30 da istituti di credito e 10 da azionisti pubblici. Al tempo la Carosello Ski era debitrice nei confronti degli istituti di credito per 14 milioni di euro e sottolineai la problematicità del rimborso del debito pregresso e la pericolosità di un accollo di ulteriori 30 milioni per una società in difficoltà. I passaggi stagionali nel comprensorio di Folgaria erano pari a 3,4 milioni e per rendere sostenibile il progetto sarebbe stato necessario un aumento dei passaggi fino all'esorbitante cifra di 7-7,5 milioni. In questi anni non ho più analizzato i bilanci ed i numeri della Carosello Ski ma mi pare evidente che non siano stati raggiunti gli obiettivi per rendere sostenibile dal punto di vista economico quell'ampliamento che, tra l'altro, deturpò la zona delle Valle delle Lanze.

Nell'articolo il presidente della Carosello Ski afferma di voler trovare una forma di equilibrio finanziario. Viene utilizzata la parola rilancio e permane la ferma convinzione che l'unica via da percorrere per il futuro sia quella degli impianti da sci rivendicando gli investimenti onerosi dei decenni passati. Mi ha lasciato particolarmente interdetto il seguente passaggio dell'articolo «Dobbiamo metterci in gioco capendo che questo è un nuovo punto di partenza, è un'operazione che guarda al futuro». Faccio fatica a condividere questa frase, e ne avrei discusso volentieri nel 2007 con i due ex sindaci di Folgaria promotori del progetto anche se i miei tentativi, non utilizzo il plurale a caso, di intervistare Olivi e Cappelletti non vennero accolti.

Nella tesi analizzai tre bilanci della Carosello Ski e Impianti Maso: le due società per ripianare i debiti accumulati dall'attività aziendale ebbero bisogno di consistenti contributi provinciali. Rimarcai il fatto che l'erogazione di contributi del 2006/2007, (4,4 Mln) avrebbe coperto le perdite pregresse e determinato un utile fasullo non risolvendo il problema della mancata redditività imprenditoriale. Mi sembra che in questo lasso di tempo siano solo aumentate le cifre dell'indebitamento e che la situazione non sia cambiata. Quell'esborso del 2006/2007 non servì a far ripartire il settore nel comprensorio sciistico che, al contrario, rischia ora il collasso. Mi permetto di evidenziare che l'articolo del 24 agosto scorso non spiega quale piano industriale innovativo sia stato presentato. Utilizzo non a caso il termine innovativo perché mi rifiuto di credere che venga concesso un cospicuo contributo (12,5 Mln) senza avere una garanzia che non si ripeta quanto accaduto in passato.

Il mercato sciistico presenta alcune criticità che si sono aggravate negli ultimi anni. Ogni prodotto ha un ciclo di vita e le attività correlate allo sci sono nella fase della maturità: quella che precede la fase del declino. Lo sci deve fronteggiare mercati emergenti di turismo alternativi estremamente concorrenziali. È inoltre un dato di fatto che stia diminuendo la propensione alla cosiddetta vacanza lunga, (settimana bianca), che rese negli '60-'70 le piccole comunità del Trentino ricche. A tal proposito il numero di seconde case a Folgaria è a dir poco spropositato (3.500 a fronte delle 1.600 abitazioni dei residenti) e questo crea grossi problemi al settore alberghiero della località che pure si è sviluppato negli ultimi anni con progetti altamente discutibili. La clientela più abbiente è esigente e vuole un comprensorio in perfetto stato, con piste di varia difficoltà e lunghezza, un panorama invernale, percorsi ben innevati in qualunque periodo della stagione e tanti servizi che esulino dalla mera pratica dello sci.

La mia tesi analizzava il problema della durata del manto nevoso al suolo, rimarcando la correlazione con l'aumento delle temperature massime invernali. Il mercato più importante è diventato quello dell'Est Europa che in termini di presenze ed arrivi riesce in parte a sopperire alla crescente disaffezione dei giovani italiani. Purtroppo la clientela proveniente dall'est europeo ha una spesa pro capite modesta che determina criticità per l'indotto delle attività commerciali delle zone sciistiche. Le circa 400 stazioni nelle Alpi offrono prodotti standardizzati, quasi tutti giunti a maturità o allo stadio della saturazione. Secondo uno dei più stimati climatologi italiani, Luca Mercalli, bisogna prendere atto del fatto che lo sci a 1.500 metri non avrà più senso nel prossimo futuro.

In Svizzera le banche elvetiche hanno smesso di finanziare impianti posti al di sotto di 1.500 metri di quota. In Francia la stazione sciistica di Abondance, posta a 1.300 metri, ha chiuso proprio a causa del mutamento delle condizioni climatiche. La naturale conseguenza è che solo le stazioni poste ad alta quota e che sapranno offrire e garantire l'eccellenza potranno sopravvivere perché potranno contare su un parco clienti di qualità disposto a pagare per avere un servizio eccellente. La congiuntura economica ha reso la pratica dello sci un'attività non più alla portata di tutti accelerando il processo di crisi e difficoltà evidenziato, comunque già in atto. Il paese di Folgaria grazie a discutibili politiche di sviluppo di un comprensorio sciistico dalle modeste potenzialità (bassa quota e pendenze moderate) perpetrate nei decenni è in crisi. Gli impianti hanno dei costi fissi, di gestione e manutenzione che non sono sostenibili allo stato attuale. Paradossalmente gli esborsi di denaro pubblico, erogati forse con l'intento di aiutare la comunità, hanno contribuito ad appesantire la situazione ed accentuare la crisi.

Non hanno avuto una visione di lungo termine e non hanno preso in considerazione le variabili qui sommariamente esposte; il risultato è che ora Folgaria è diventata sempre più dipendente da una monoeconomia in stallo.
Ora viene definito essenziale questo nuovo esborso per non far morire la località che per oltre 2/3 è legata allo sci. In effetti temo che sia proprio così. Se dovesse fallire la società ne risentirebbe tutta la comuntà perché ormai è legata a doppio filo a un settore in crisi. Mi arreca un enorme fastidio constatare che la realizzazione di quel progetto di ampliamento, aspramente contestato nel 2007 per le forti criticità economiche ed ambientali, è stata sovvenzionata anche da soldi pubblici. Gli stessi che ora sono necessari per non mettere in ginocchio un intero paese. Se veramente verrà salvata la Carosello Ski, Folgaria deve provare, sempre che sia in tempo, a uscire dalla sua monoeconomia, abbandonare definitivamente folli ed anacronistiche prospettive di ampliamento e crescita ed impegnarsi a sviluppare progetti locali con il solo scopo di cercare di dimuire sensibilmente la dipendenza dallo sci e differenziare al massimo la sue proposte turistiche nel minor tempo possibile.

Nel 2007 scrissi esattamente questo e a otto anni di distanza lo ripeto. È infatti certo che questa nuova liquidità non farà ripartire il mercato sciistico a Folgaria. Un ulteriore esborso di denaro pubblico e privato potrà calmierare la situazione nell'immediato, comperando a caro prezzo del tempo, procrastinando un problema di dimensioni maggiori nel prossimo futuro. Troppo spesso questi foraggiamenti si limitano ad una visione di brevissimo termine; la buona politica, a mio avviso, dovrebbe avere il buon senso di guardare al dopodomani e tentare di predire quali saranno gli scenari futuri.

Mondiali, gli azzurri battono anche l'Australia

$
0
0

Secondo successo per la nazionale maschile di pallavolo ai Mondiali in corso in Giappone. Gli azzurri, in campo a Hiroshima,, hanno battuto l’Australia 3-0 (25-17 25-18 25-15) in una gara che non ha lasciato spazio agli avversari.

Questa seconda vittoria, e in attesa del match di domani contro la rappresentativa dell’Egitto, tiene alto il morale della squadra guidata dal tecnico Blengini.

Gli azzurri hanno sempre controllato il match. Vinto in scioltezza il primo parziale, portato a casa anche il secondo dove dopo aver costruito un vantaggio importante (10-5) si erano fatti rimontare (15-15) prima di un perentorio allungo finale sino al 25-18. Senza nessuna storia il terzo set.

In grande evidenza il talento del giovane regista della Trentino Volley Simone Giannelli, che ha amministrato i suoi attaccanti con equilibrio e si è esaltato a muro (3 punti) e soprattutto al servizio (6) meritando il premio come Mvp del match.

Blengini ha schierato ancora il sestetto base e soltanto nel finale del secondo ha operato un primo cambio, inserendo al centro Anzani per il capitano Buti.
Sostituzione che ha ripetuto anche nel terzo set, ma in un altro ruolo, quello di schiacciatore-ricevitore, quando ha dato spazio anche a Massari per Lanza in posto 4.


I Casamonica a Porta a Porta. La figlia: 'Papà buono come Papa Francesco'

$
0
0

E' bufera sulla partecipazione dei Casamonica alla trasmissione Porta a Porta su Raiuno. Ad insorgere è soprattutto il Pd, con Matteo Orfini che ha parlato di "grave errore", ed il Movimento 5 Stelle: sul suo blog, Beppe Grillo parla di "servizio pubblico paramafioso". Ieri sera, durante la trasmissione condotta da Bruno Vespa, la figlia di Vittorio Casamonica, Vera, ha paragonato il padre a papa Francesco. "Lo chiamavamo papa perché era troppo buono, come papa Francesco", ha detto alle domande del conduttore sul perché la famiglia Casamonica lo paragonasse al Pontefice.

E sulla foto affissa sul muro della basilica Don Bosco in cui il padre veniva raffigurato vestito di bianco con una croce al collo, Vera Casamonica si difende. "Non era vestito come il papa - dice -, aveva i pantaloni blu anche se non si vedono. Forse siete voi ad aver interpretato male quell'immagine".

Duro attacco del blog di Beppe Grillo alla Rai e a "Porta a Porta" che ieri ha ospitato i familiari di Vittorio Casamonica, i cui funerali-show hanno scatenato polemiche. "Rai, servizio pubblico paramafioso", il titolo del post. "La famiglia Casamonica ospitata dalla Rai nel salotto buono di Bruno Vespa per esibirsi davanti a 1.340.000 di italiani (14,54% di share) nell'apologia di Vittorio Casamonica, il boss il cui funerale ha indignato Roma, è un oltraggio a tutti gli italiani onesti", il commento.

Maltratta la convivente incinta pena di due anni senza condizionale

$
0
0

Un marocchino di 27 anni è stato condannato a due anni, senza il beneficio della sospensione condizionale della pena, per aver maltrattato la convivente, una donna della val di Non. Particolarmente odiose erano alcune delle condotte contestate all'imputato, difeso dall'avvocato Romina Targa: «In più occasioni - si legge sul capo di imputazione - durante lo stato di gravidanza della (omissis) minacciava quest'ultima di colpirla nel ventre per farla partorire anzitempo nel caso in cui non gli avesse consentito di guidare la sua autovettura, pur essendo quest'ultimo privo di patente di guida». 

In altre occasioni l'uomo aveva preso a schiaffi e a calci la compagna. La convivenza era diventata impossibile: in un'occasione «costringeva la (omissis) a fuggire e rifugiarsi in una stanza della propria abitazione chiudendosi a chiave. A seguito della mancata adesione alle sue richieste di apertura della porta, danneggiava la stessa colpendola prima nella parte bassa e successivamente scardinandola». Tutto questo mentre minacciava la (omissis) con la seguente espressione: «ti brucio con la tua auto!».

Il rapporto tra i due pare non sia migliorato neppure dopo la nascita del figlio. «Il 9 luglio del 2012 - si legge sempre sul capo di imputazione - mentre si trovava all'interno dell'auto della (omissis) unitamente a quest'ultima e al loro figlio, a fronte del pianto di quest'ultimo e al tentativo della sua convivente di tranquillizzarlo , ordinava alla predetta di lasciare stare l'infante e, sceso dal mezzo, prelevava la carrozzina dal baule riponendovi il figlio ordinando alla convivente di risalire in macchina».

Auto contro ciclista al ponte di San Lorenzo, ferito 50enne

$
0
0

Scontro fra un’auto ed una bicicletta stamattina alle 10, fra il ponte di San Lorenzo e la rotatoria. Ferito l’uomo che era in sella alla due ruote e che, per l’urto, è finito a terra. Si tratta di un 51enne, che è stato accompagnato in ambulanza al pronto soccorso per controlli.

Nella caduta ha riportato ferite di media gravità. Per accertare la dinamica dell’incidente sono intervenuti gli agenti della polizia locale.

Ogni dettaglio è pronto per il rally di San Martino A ranghi completi per moderno, Historique e Revival

$
0
0

Da domani romberanno i motori dal piazzale Rosalpina al Manghen fino alla Val Malene; tanti equipaggi trentini in gara

Ora l’elenco è completo. Sono 85 gli iscritti al Rallye moderno, 24 all’Historique e 27 al Revival. In totale sono 136 gli equipaggi che tra domani e sabato animeranno il fine estate di San Martino. La soddisfazione, a detta del presidente Cristian Marin, è palpabile nel quartier generale della San Martino Corse. Nessuna gara del Campionato Italiano Wrc 2015 può vantare un simile risultato. Il Rallye regalerà spettacolo a partire da venerdì sera con sul piazzale Rosalpina con inizio 18.51 per le con la regolarità sportiva, seguita alle 20.11 dalle vetture storiche e le moderne con ordine di partenze invertite. Sabato gli equipaggi affronteranno il «Manghen» con i suoi 15,210 chilometri. Primo passaggio alle 10,25 e secondo alle 15,10. Quindi la lunga Val Malene di 26,460 chilometri, dove i passaggi sono alle 11,25 e 16,10. Infine gli 11,140 chilometri della Gobbera con start alle 12,20 e 17,05). L’arrivo a San Martino è alle 18,17. I chilometri totali di gara sono 331, dove 107 costituiscono le sette prove speciali.

Ben 22 gli equipaggi trentini in gara, a meno di qualche defezione od iscrizione all’ultimo minuto. A lottare contro i big delle WRC quali Chentre, Bosca, Porro, Sossella e Signor, c’è il pilota della Vallarsa Luciano Cobbe, che affiancato da Fabio Turco, sarà allo start con il numero 12 appiccicato sulle portiere della sua Focus WRC. Quindi l’equipaggio Giacomelli - Orian all’esordio con la Ford Fiesta R5.

Il pilota di Predazzo è alla sua 22ª partecipazione al San Martino. A seguire lo scatenato Michael Valentini in coppia con Daniel Taufer, a bordo della Peugeot 207 S2000, Identica vettura per Pierleonardo Bancher con alle note Alessandro Gaio. Quindi, con la sua Mitsubishi Lancer R4, si presenta al via Daniele Tabarelli, pilota che regalerà sicuramente spettacolo. Non poteva assolutamente mancare Pio Nicolini ed il naviga Franco Fedel, che affronteranno la gara con la Subaru Impreza. Tra le S1600, lotta tra l’equipaggio Fiora - Angeli con la Suzuki Ignis, Matteo Daprà e Fabio Andrian in gara con la Renault Clio e Maurizio Pioner affiancato da Bruna Ugolini, che gareggia con la Suzuki Swift. Show garantito con la guida aggressiva di Marco Cristoforetti, che con alle note Massimo Furlini, porterà in gara l’unica vettura a trazione posteriore, la Porsche Rally GT. Decisamente  carico, Devis Ravanelli con Jenny Maddalozzo, scenderà dalla pedana di partenza con la Clio Williams in classe A7. L’obbiettivo è riscattare la corsa negativa dello scorso anno.

Stessa classe per Manuel Orler, mentre l’equipaggio Pontalti - Sperandio si presenta allo start con la Citroen C2 R2 Max in classe R2B. Sarà lotta contro Maurizio Capuzzo in gara con identica vettura. Stessa classe anche per Alessandro Nerobutto e Simone Istel, al via con l’Opel Adam. Tra le N3 c’è Cesare Rainer navigato da Viktor Nideriaufn con l’Honda Civic. In A6 corre l’equipaggio Moser - Tonin con la Peugeot 106 che duellerà contro Andrea Cecini in gara con l’Opel Corsa Kit, unico esemplare costruito con cambio sequenziale 1600 cc aspirato da 218 cv, mentre torna in gara Armando Betta, con alle note il copilota Roberto Pellè, al volante dell’Opel Corsa Gsi. Tra le N2 allo start la coppia Casagrande - Franceschini al volante dell’Honda Civic EG6 ed invece, tra le Racing Start c’è Marco Cappello, attualmente al comando del Trofeo Suzuli in R1B e Luca Manera con accanto Giulia Luraschi che affrontano la gara in classe RSD con l’Ibiza Tdi. Tra le storiche, apre la gara Giorgio Costenaro con la Stratos. Sono sette gli equipaggi trentini allo start. L’equipaggio Delladio - Bazzanella affronta i tornanti del rally con la Porsche 911 SC, mentre Tiziano Nerobutto con alle note la figlia Alessandra, corre con la Golf Gt1 1600. Identica vettura per Romano Purin, mentre Matteo Armellini con Luca Mengon alle note gareggia con l’Alfasud. Antonio Orsolin partecipa con la Porsche 911 RS. Splendida Fiat 131 Racing per Egidio Lucian e Giorgio Fichera, così come la Opel Kadett GSI 16v dei fratelli Oss Pegorar.

Autorizzati altri abbattimenti di marmotte in Sudtirolo Lav: massacro di una specie protetta, intervenga lo Stato

$
0
0

L’assessore provinciale all’agricoltura del Sudtirolo, Arnold Schuler, ha firmato oggi il decreto riguardante l’autorizzazione dell’abbattimento di marmotte, una iniziativa che peraltro viene contestata dal mondo animalista. In Svizzera ed Austria la caccia alle marmotte è consentita, mentre in Italia sono classificate tra le specie protette.

Ciononostante la legge quadro italiana in materia venatoria consente la caccia alle marmotte laddove vi siano precise condizioni.
L’assessore provinciale bolzanino all’agricoltura, Arnold Schuler, ha firmato il decreto riguardante «L’autorizzazione al controllo delle marmotte 2015 nei prati da sfalcio con danni rilevanti e loro vicinanze nonché presso infrastrutture a rischio» in quanto viene identificato nelle marmotte un comportamento a rischio per l’economia dell’alpeggio che caratterizza la tradizione agricola e forestale della nostra provincia e ne rappresenta una vera e propria ricchezza.

I danni causati dagli scavi e dai cunicoli delle marmotte rappresentano, secondo i vertici del settore agricolo provinciale, un pericolo per l’economia dell’alpeggio nonostante i contributi versati ai contadini per la loro rifusione, in quanto la carenza di manodopera e l’impossibilità di utilizzare i macchinari rendono non economica la loro cura e risistemazione.

In base a queste considerazioni e per evitare danni ingenti all’economia dell’alpeggio il decreto autorizza la caccia alle marmotte laddove siano stati registrati «danni rilevanti nei prati da sfalcio, nelle loro vicinanze, nonchè presso infrastrutture a rischio».

Attualmente in Alto Adige si stima che la popolazione di marmotte ammonti a circa 50.000 esemplari che risiedono su un’estensione di circa 75.000 ettari.
Nel 2015 sono stati denunciati danni ai prati da sfalcio causati dalle marmotte, nei quali i loro scavi e cunicoli hanno danneggiato almeno il 10% della superficie complessiva, in 210 località e 429 parcelle catastali.

Dura la reazione della Lav, Lega antivivisezione: «Non possiamo più tollerare gli atteggiamenti ostruzionistici della Provincia totalmente ripiegata sulle richieste dei cacciatori, che si fa beffa delle leggi dello Stato, per questo motivo chiediamo al prefetto Margiacchi un intervento diretto per ripristinare lo Stato di diritto in Provincia di Bolzano», dchiara Eros Torbol, responsabile del sodalizio a Bolzano –.

Ecco il comunicato della Lav

«Il giorno 8 settembre 2015, l’assessore dell’agricoltura sotto la pressione degli agricoltori delle zone interessate e dei cacciatori, ha emanato un ennesimo decreto di abbattimento delle marmotte. Continua l’atteggiamento inaccettabile da parte della Provincia di Bolzano, la quale negli ultimi anni tramite i suoi appositi uffici, ha emanato decreti di abbattimento per quasi 12.000 esemplari di marmotta, non considerando che questa specie è protetta dalla legge statale – valida quindi anche nelle province autonome - sulla tutela della fauna selvatica n. 157 del 1992, che punisce la loro uccisione con sanzioni penali.

Per tutto il corso dell’anno la Lega antivivisezione di Bolzano è impegnata nel monitoraggio dei vari decreti di caccia e soprattutto nella verifica della loro legittimità rispetto alle norme nazionali ed europee poste a tutela della fauna selvatica.

Al danno provocato alla fauna selvatica, bisogna sommare le spese che la collettività deve sostenere ogni anni per il ricorso al Tribunale, il quale conferma che la fauna è patrimonio di noi tutti e la Provincia non può violare la legge nazionale per disporre l’abbattimento di animali protetti.

Da anni il Tar di Bolzano rileva la costante violazione delle suddette normative, al punto che sono decine i decreti sospesi a seguito dell’intervento dell’ufficio legale della Lav, con l’avvocato Mauro De Pascalis.

Anche quest’anno, appena venuti a conoscenza dell’emissione del decreto, lo stesso giorno della firma abbiamo provveduto ad inoltrare richiesta immediata degli atti all’ufficio caccia e pesca.

Come spesso accade, però, l’ufficio tarderà il più possibile la consegna dei documenti richiesti, impedendo di fatto il nostro diritto di ricorrere tempestivamente al Tar e consentendo così ai cacciatori di procedere nel massacro di quanti più animali possibile.

Un atteggiamento ostruzionistico nei confronti di un’associazione di tutela ambientale riconosciuta dal ministero dell’Ambiente, qual è la Lav, che contrasta con la grande disponibilità dimostrata dalla Provincia nei confronti dei cacciatori.

Un atteggiamento dimostrato concretamente dal fatto che la Lav ha richiesto formalmente all’assessore Arnold Schuler di essere informata sull’emissione dei decreti di caccia nel momento in cui vengono promulgati.
Un diritto previsto da una legge dello Stato, la 241/90, che però da più di un anno e mezzo è negato dall’amministrazione provinciale che accampa giustificazioni poco credibili».

Viewing all 43465 articles
Browse latest View live


<script src="https://jsc.adskeeper.com/r/s/rssing.com.1596347.js" async> </script>