Quantcast
Channel: l'Adige.it
Viewing all 43465 articles
Browse latest View live

«Tutta colpa della stampa» Schettino: ora la mia verità Guarda il video

$
0
0

Condannato a 16 anni anche in secondo grado per il naufragio della Costa Concordia, in cui morirono 32 persone, ed ora in attesa della Cassazione, l’ex comandante Francesco Schettino affida la sua autodifesa ad un video pubblicato ieri su Youtube.

Una ricostruzione dell’accaduto all’Isola del Giglio il 13 gennaio 2012 e la sua verità soprattutto su tre punti: l’ «abbandono» della nave, l’ormai famosa telefonata del comandante Gregorio De Falco e la «scelta» di aver portato la Concordia a pochi metri dalla riva, rendendo così più facili le operazioni di salvataggio.

Il video dura quasi 18 minuti e contiene le risposte di Schettino, foto, spezzoni di filmato, testimonianze di passeggeri, materiali agli atti del processo, come le registrazioni di telefonate.

«È falso, non è andata così», dice Schettino riferendosi alle accuse di aver abbandonato la nave.

Ed il comandante ricostruisce, come già aveva fatto nel processo, come mai scese a terra: «Ero accorso sul lato destro della nave, quello più a rischio per coordinare lo sbarco. Erano sbarcati quasi tutti e quando ho capito che la nave stava per travolgere l’ultima scialuppa con i suoi occupanti: sono allora sono saltato per salvare la vita di chi era a bordo». A sostegno della sua ricostruzione porta due testimonianze.

Guarda il video:


Podemos vuole proibire messa in tv

$
0
0

È polemica in Spagna dopo che Podemos nei giorni scorsi ha proposto di vietare la trasmissione della messa della domenica da parte della tv pubblica Tv. La proposta, formulata dal segretario Pablo Iglesias nel Congresso dei deputati, ha provocato numerose reazioni di protesta nelle reti sociali.

Gli spagnoli continuano a dichiararsi prevalentemente cattolici, anche se l'affluenza alle messe è in calo. Per Iglesias la tv pubblica non deve essere "uno specchio per i riti religiosi di qualsiasi tipo". In reazione all'iniziativa di Podemos, la messa di ieri sulla Tve ha visto triplicare lo share, per un totale del 19%.

Unicef, nel 2016 uccisi in Siria 650 bambini

$
0
0

Almeno 652 bambini sono stati uccisi in Siria nel 2016, l'anno peggiore per le nuove generazioni del Paese. Lo rende noto il Fondo delle Nazioni Unite per l'infanzia (Unicef). In un ultimo rapporto, l'Unicef specifica che almeno 255 bambini sono stati uccisi mentre erano a scuola o nelle sue vicinanze, mentre 1,7 milioni di giovani non possono più frequentarla.

Una scuola su tre in Siria è inutilizzabile, alcune perché occupate da gruppi armati. E altri 2,3 milioni di bambini siriani sono rifugiati in altre parti del Medio Oriente.

Dalla Provincia 9 milioni per l'edilizia pubblica

$
0
0

Ammonta a 5.248.265 euro il finanziamento disposto dalla Giunta provinciale di alcune opere di edilizia scolastica provinciale considerate prioritarie.

Nell'elenco delle priorità compaiono la nuova scuola materna di Vallarsa (finanziata con 962.504 euro), il plesso scolastico di Molina di Ledro, con la scuola materna e quella elementare (3.275.100 euro), i lavori di ristrutturazione dell’edificio scolastico sovracomunale di Commezzadura (1.010.660 euro).

Sempre in tema di edilizia scolastica, con un'altra delibera sempre a firma dell’assessore Carlo Daldoss, è stato confermato ed integrato il finanziamento disposto a favore del comune di Ala, per una cifra pari a 4.150.000 euro, per l’ampliamento della scuola elementare e la realizzazione delle nuova mensa scolastica, mediante il risanamento dell’ex convitto S. Pellico.

«Un’operazione - si legge in un comunicato della che consentirà di creare un unico polo scolastico comunale.

«Era antibiotici» ha 75 anni prima vita salvata nel 1942

$
0
0

La "muffa miracolosa che salva vite umane", come la definì il Times, ha iniziato la sua lunga carriera 75 anni fa. Il 14 marzo del 1942 Anne Miller, un'infermiera del Connecticut, con una febbre altissima da diversi giorni per un'infezione da streptococco, fu il primo paziente salvato dalla penicillina, iniziando così l''era antibiotica' che ai giorni nostri è messa a rischio dal fenomeno della resistenza. Pur essendo stata scoperta nel 1928 da Fleming, la penicillina era stata usata solo in test su uomini e animali soprattutto in Gran Bretagna, dando risultati non soddisfacenti.

In particolare nel Regno Unito alcuni pazienti trattati erano morti dopo un iniziale recupero perchè non c'era abbastanza principio attivo, che all'epoca doveva essere estratto dalla muffa, per terminare il ciclo. I medici che curavano Miller, raccontò poi il libro 'The Mold in Dr. Florey's Coat: The Story of the Penicillin Miracle' di Eric Lax, dopo aver provato con trasfusioni di sangue e interventi chirurgici, riuscirono a ottenerne un cucchiaio dal governo, metà della scorta presente negli Usa in quel momento. Per fortuna la dose fu sufficiente, con un miglioramento netto nella notte della paziente. Proprio la vicenda dell'infermiera, morta poi a 90 anni nel 1999, portò poi ad una spinta per la commercializzazione, al punto che nel 1944 le scorte erano già sufficienti per essere usate per i civili, oltre che per i soldati impegnati nella seconda guerra mondiale. 

"Pur avendo tutti questi anni di attività la penicillina si usa ancora per alcune malattie - sottolinea Massimo Andreoni, docente di Malattie Infettive dell'università di Tor Vergata di Roma -, anche se ovviamente con il tempo i germi hanno imparato come difendersi. In realtà già all'epoca era chiaro che si sarebbe verificato il fenomeno della resistenza, e che sarebbe stato necessario studiare nuove armi per vincere la battaglia contro le infezioni".

Recentemente l'Oms ha pubblicato una lista di 12 agenti patogeni, classificati per grado di urgenza, per cui servono immediatamente nuovi farmaci. "Per alcuni batteri non abbiamo più armi - ribadisce Andreoni -, e dobbiamo inventarci dei cocktail di antibiotici nella speranza che abbiano qualche effetto. L'auspicio maggiore che possiamo fare in questa ricorrenza è proprio che industrie, governi e ricercatori mettano il maggior impegno possibile nel darci nuove armi".

Sex toys con soldi pubblici Pius Leitner si dimette

$
0
0

Il consigliere provinciale dei Freiheitlichen Pius Leitner, dopo essere stato condannato a due anni di reclusione con l’accusa di peculato, ha rimesso il suo mandato. Per Leitner, in Consiglio provinciale da 24 anni, «la sentenza si commenta da sola».

«Nel periodo di tempo contestato, dice Leitner, ho contribuito personalmente a versare sul conto della frazione consiliare 90.000 euro e ora mi si contesta l’uso non giustificato di 47.000 euro, allora mi chiedo, dov’è il peculato?».

Leitner, che parla di «sentenza politica», ritiene che la giustizia in questa vicenda abbia agito con due pesi e due misure, visto che «casi analoghi per il Pd e Alto Adige nel cuore si sono risolti con archiviazioni», ha detto in conferenza stampa.

«L’unica cosa che mi rimprovero, ha detto Leitner, è di non aver personalmente controllato ogni scontrino», ha detto in riferimento alla vicenda dei sex toys. Leitner ha infine sottolineato di essere certo che in secondo grado o al limite in Cassazione la sentenza sarà ribaltata

Caccia, troppi permessi Planchel sbatte la porta

$
0
0

Tutela del territorio, salvaguardia di boschi ed appezzamenti privati, ma anche necessità di controllo e limitazione nell’uso delle strade forestali.

Questi gli argomenti affrontati ieri mattina a Pergine dall’assemblea annuale del Consorzio di miglioramento fondiario «Boschi Canzane», oltre 230 soci e 200 ettari di bosco e terreno agricolo alle pendici della Panarotta.

L’assemblea era chiamata ad approvare bilancio e relazione dei revisori dei conti e a rinnovare le cariche sociali, vista la mancata ricandidatura del presidente uscente Mauro Planchel.

La decisione di lasciare la guida del Cmf è maturata dopo che Planchel ha più volte sollecitato amministrazione comunale e stazione forestale di Pergine a rivedere l’utilizzo delle strade forestali (tipo B), limitando la concessione di eventuali permessi di transito a proprietari dei terreni limitrofi (frontisti), operatori forestali e coltivatori agricoli.

Aveva infatti sostenuto più volte, anche nell’ambito della «sessione forestale», la necessità di arrivare ad un apposito regolamento con l’assegnazione di singoli permessi e autorizzazioni di transito, limitando quelle concesse a cacciatori od occasionali utilizzatori del bosco o fungaioli.

Un regolamento che sgraverebbe proprietari, e consorzi di miglioramento fondiario, da eventuali responsabilità per incidenti ed infortuni, limitando le modalità di passaggio e soprattutto gli oneri di manutenzione.

Tirocinio di meccatronica Borse per studenti all'estero

$
0
0

Sono 60 i giovani studenti trentini neodiplomati in ambito tecnico che quest’estate potranno usufruire di un tirocinio all’estero, di 12 settimane, in aziende meccatroniche altamente specializzate, in Germania, Inghilterra, Bulgaria o Spagna.

L’opportunità è offerta dal progetto europeo «Plus-Muse», previsto dalla «Carta della Mobilità Erasmus», sottoscritta dalla Provincia di Trento lo scorso novembre. Al loro ritorno, i neodiplomati svolgeranno un ulteriore tirocinio di 8 settimane in un’azienda trentina del distretto della meccatronica.

La partecipazione è gratuita e ai giovani selezionati verrà anche versata una borsa di studio di 100 euro a settimana per il periodo trascorso all’estero e di 70 euro a settimana per il tirocinio svolto in Trentino.

La Carta di Mobilità Erasmus consente alla Provincia di conservare un canale privilegiato di finanziamento per le prossime assegnazioni di sovvenzioni e finanziamenti europei nel «Programma Erasmus+» per l’intero periodo 2016-2020.

Si prevedono ulteriori quattro programmi di intervento (2018-2021), per 560 ragazzi trentini e un investimento europeo pari almeno a circa 2.400.000 euro.


A 42 anni torna a giocare Juan Sebastian Veron

$
0
0

A tre anni dal ritiro, Juan Sebastian Veron si appresta a tornare in campo. L’ex centrocampista argentino di Sampdoria, Parma, Lazio e Inter, che la scorsa settimana ha spento 42 candeline, ha confermato la sua presenza con la maglia dell’Estudiantes di La Plata, di cui è anche presidente, nella sfida di Coppa Libertadores in programma domani a Rio de Janeiro contro il Botafogo.

«Le sensazioni sono sempre le stesse - ha confessato Veron all’arrivo in Brasile - Essere nello spogliatoio, entrare in campo, giocare una partita importante, sono belle sensazioni da provare di nuovo».

L’ultima gara ufficiale di Veron risale al 18 maggio 2014, nel 2-1 contro il Tigre nel campionato argentino. Cinque mesi dopo l’elezione a presidente dell’Estudiantes e da allora solo qualche amichevole fino all’annuncio del dicembre scorso del suo rientro, con tanto di firma su un contratto di 18 mesi.

Veron sogna di guidare da presidente-capitano la formazione argentina alla quinta Libertadores della sua storia, la seconda della sua carriera dopo quella vinta, sempre con l’Estudiantes, nel 2009.

Ciclismo, Trentin è quarto alla «Tirreno». Vince Gaviria

$
0
0

Fernando Gaviria (Quick Step Floors) ha vinto la sesta tappa della Tirreno-Adriatico battendo nella volata finale lo slovacco Peter Sagan. Sul traguardo di Civitanova Marche, i due hanno preceduto il belga Jasper Stuyven e il borghigiano Matteo Trentin. Sesto Elia Viviani. In classifica generale, dopo la penultima frazione, Nairo Quintana resta leader con 50” sul francese  francese Pinaut Thibaud.

Crolla il controsoffitto di una scuola di Gardolo

$
0
0

Questione di fortuna: è successo nel fine settimana, quando la scuola era chiusa e vuota. Se fosse successo durante un’ora di lezione, le conseguenze avrebbero potuto essere ben più gravi.

È successo lo scorso fine settimana alla Scuola primaria S. Anna di Gardolo, dove il controsoffitto di un’aula di laboratorio è crollato.

Nella mattina di oggi i tecnici hanno già effettuato un sopralluogo, dopo la segnalazione del dirigente scolastico Stefano Kirchner.

Nel pomeriggio anche il sindaco Alessandro Andreatta e l’assessore ai lavori pubblici Italo Gilmozzi hanno visitato la scuola concordando con i tecnici per la messa in sicurezza in tempi rapidi.

Per alcuni giorni una parte della scuola non sarà agibile per poter effettuare in modo sicuro ed efficiente la messa in sicurezza delle aule scolastiche.

Per garantire la continuità dell’attività didattica gli alunni delle classi prime, seconde, terze, quarte saranno spostati nell’ala ovest per 15 - 20 giorni.

Per gli alunni delle classi quinte invece sono state predisposte due aule presso la scuola media Pedrolli. Un servizio di trasporto al mattino e al pomeriggio accompagnerà gli alunni delle due classi quinte dalla scuola S. Anna alla scuola Pedrolli, dove sarà garantito anche il servizio mensa.

Il Comune esprime «un ringraziamento particolare da parte dell’Amministrazione comunale va al dirigente Stefano Kirchner per l’efficienza e lo spirito collaborativo dimostrato nella gestione della vicenda».

Il trentino Degasperi è campione Moomba battuti altri assi dello sci nautico mondiale

$
0
0

Il 36enne campione di Povo si è laureato il più forte sulle acque australiane

Thomas Degasperi, slalomista mondiale di Povo di Trento, si è laureato campione Moomba 2017 a Melbourne in Australia, davanti al fenomeno americano Nate Smith e allo svizzero Benjamin Stadlbaur. Lo sciatore trentino, due volte iridato, ha battuto Smith mettendo a segno un 3/58/10,25 che gli è valso il titolo  di Campione Moomba 2017. Smith in finale si è fermato a 1,5/10,25, stessa misura del terzo classificato. Medaglia di legno per William Asher, campione Moomba 2016.

L’atleta piemontese Carlo Allais ha disputato la semifinale, raggiungendo un lusinghiero 14° posto (5,50/58/11,25). Lo statunitense Franck Desboyaux la spunta sul francese Pierre Ballon e vince la gara di Figure con 10630 punti; il salto resta nelle “mani” possenti di Freddy Krueger che raggiunge la misura di 72,3 metri e non lascia dubbi sul suo dominio nella specialità. Il Canada governa le classifiche femminili con Withney Mc Clintock, 1/55/10,75,  vincitrice riconfermata nello slalom e Neilly Ross, prima nelle  Figure con 9920 punti, il Salto femminile riconferma la superiorità di Jacinta Carrol, autraliana, che vince con 56,7 metri.

Il pubblico che affollava le sponde dello Yarra River ha apprezzato anche un’intensa finale di Wakeboard femminile (vinta dall’australiana Zahra Kell) in cui l’azzurra Giorgia Gregorio si è piazzata quarta. “Sono soddisfatto per quanto hanno conquistato le atlete e gli atleti italiani impegnati nei difficili Moomba Master - commenta Luciano Serafica, presidente della Federazione Sci Nautico e Wakeboard - La vittoria di Thomas Degasperi nello slalom significa un inizio di stagione superlativo, Thomas è un grande campione che anno dopo anno cresce in esperienza restando sul podio delle gare più complesse. Meglio di così non potevamo cominciare”.

L'Agusta è tornato alla base Al 118 operativi 2 elicotteri

$
0
0

Tornano ad essere due gli elicotteri in dotazione all’Elisoccorso trentino.

Questa sera, attorno alle 18, è rientrato infatti all’aeroporto di Mattarello l’Agusta AW 139DD in manutenzione presso la sede Leonardo Finmeccanica di Brescia.

Arrivato lì due settimane fa, doveva rimanere in officina fino alla fine del mese, ma la Provincia nei giorni scorsi si era attivata per accelerare i lavori dopo l'incidente in quota.

«Con 15 giorni di anticipo, cosa niente affatto scontata - sottolinea con soddisfazione Ivo Erler, dirigente del Servizio antincendi e protezione civile - siamo rientrati in possesso del mezzo, perfettamente funzionante. Da domani avremo dunque nuovamente due elicotteri operativi con due equipaggi durante il giorno, e uno la notte».
L’Agusta era stato avviato a manutenzione principalmente per l’aggiornamento del software di bordo.

Sterilità e pene più piccolo Se ne occupa «Presa Diretta»

$
0
0

È destinata a fare discutere la puntata di questa sera di «Presa Diretta» in onda su Rai Tre alle 21.15.

Si intitola «Ciao Maschio». È un'inchiesta sulla sterilità maschile. «Il numero degli spermatozoi è crollato, il testosterone di un uomo di 60 anni oggi è molto più basso rispetto a quello di suo padre quando aveva la stessa età, in Italia un ragazzo su 3 è a rischio infertilità e la sterilità maschile è raddoppiata in 20 anni - si legge sul portale della Rai - . Nel nostro Paese ormai una coppia su 5 non riesce ad avere figli e ricorre alla fecondazione in vitro».

E ancora: «Stanno saltando le proporzioni delle misure antropometriche dei giovani di oggi, lunghezza del pene compresa, mentre assistiamo in natura a cambiamenti fisici sconcertanti con alligatori e pesci che cambiano sesso.

La femminilizzazione del maschio non è fantascienza, è diventata una realtà sulla quale studiano gli scienziati di mezzo mondo».

Quali possono essere le cause? Pare che molto dipenda dalle sostanze chimiche con cui veniamo in contatto quotidianamente, interferenti endocrini.

Il tutto agisce sul nostro sistema ormonale.

Quello che molti ignorano è che questi interferenti iniziano ad entrare in azione ancor prima della nascita, quando il bambino è ancora nella pancia della mamma. La Stampa riporta le dichiraziopni di Katharina Main, ricercatrice all’ospedale di Copenaghen:

«Le persone non sanno che parte della loro salute e della fertilità è determinata ancor prima della nascita. Noi abbiamo trovato circa 120 sostanze chimiche diverse nelle donne incinte. 120, in tutte. È spaventoso! Vuol dire che quando nasci sei già esposto attraverso tua madre a un grande numero di queste sostanze. E questo è un problema, perché dopo, quando cresci, l’esposizione non si ferma più».

Insomma la femminizzazione inizia durante la gestazione. «Noi siamo tutti programmati per essere di sesso femminile», spiega Richard Sharpe, professore del Centro per la salute riproduttiva dell’Università di Edimburgo. «Se non succedesse qualcosa durante lo sviluppo del feto - continua - saremmo tutte femmine. È il programma di base. Diventare maschio, significa modificare questo programma. Il testosterone è fondamentale per un uomo. Quello che noi stiamo vedendo, è che il programma di sviluppo attivato dal testosterone non sta più funzionando correttamente. Alcuni studiosi parlano di femminilizzazione del maschio, ma io trovo più precisodefinirlo: un fallimento della mascolinizzazione». 

 

 

Trento in 3,30 minuti Il video sugli stereotipi

$
0
0

Lo avevamo lasciato alle sintesi dei cartoni animati degli anni '80: i cartoon in pochi minuti, video montati con arte che in poco tempo hanno raccolto migliaia di visualizzazioni.

Ora Stefano Piffer, giornalista della redazione di Radio Dolomiti, propone ai suoi followers un racconto tutto local sugli stereotipi riguardanti la città di Trento e quindi i suoi abitanti.

Eccolo qui sotto:


Incentivi all'edilizia 2016 Lavori per 164 milioni

$
0
0

In Trentino gli incentivi provinciali per le ristrutturazioni edilizie e le riqualificazioni energetiche delle abitazioni hanno generato nel 2016 interventi per 164 milioni di euro, distribuiti su circa 1.800 domande ammesse a contributo.

Il dato è emerso in occasione dell’intervento dell’assessore agli enti locali, Carlo Daldoss, durante l’assemblea di Assoartigiani a Trento.

«Una boccata d’ossigeno per un settore che ha attraversato una crisi pesante - ha commentato l’assessore - ma anche un chiaro segnale di come la strada indicata dalla legge urbanistica, recuperare gli edifici esistenti piuttosto che costruire ex-novo, sia quella che il Trentino continuerà a seguire anche in futuro».

Intanto in aprile sarà approvato il nuovo bando, che darà il via alla presentazione delle domande per gli incentivi pubblici ai quali possono accedere le persone fisiche residenti in Trentino che effettuano interventi sulle proprie abitazioni per almeno 20.000 euro, destinatarie delle detrazioni di imposta statali.

Sarà possibile presentare le spese già fatturate a partire da gennaio 2017.

Minacciati con una siringa Stazione, arrivano i cancelli

$
0
0

Erano scesi nel sottopasso nord della stazione per un controllo di routine delle infrastrutture: due dipendenti della Provincia sono stati minacciati con una siringa da due individui che hanno sbarrato loro il passaggio.

L’episodio è accaduto giovedì scorso e la reazione della Provincia è stata immediata: sentiti i responsabili di Rete Ferroviaria Italiana, è stata disposta la chiusura totale del sottopasso che si trova fra la stazione e la Trento-Malé. Oggi Rfi posizionerà i cancelli ai due accessi; il divieto potrebbe essere definitivo. Nelle ultime settimane sono aumentate le segnalazioni del degrado in cui versa il sottopasso: poco utilizzato (i passeggeri preferiscono quello più grande, al centro della stazione), era divenuto ritrovo di spacciatori e tossicodipendenti.

A qualsiasi ora del giorno e della notte si poteva trovare gente che, nella migliore delle ipotesi, bivaccava: i miasmi testimoniano come l’area, lontana da occhi indiscreti, venga utilizzata come latrina e, proprio per la posizione nascosta, sia diventata punto di riferimento per i tossicodipendenti per iniettarsi la droga.

Una situazione delicata, che ha rischiato di degenerare la scorsa settimana quando i due dipendenti della Provincia, arrivati nel sottopasso per un monitoraggio dei servizi ferroviari, si sono ritrovati con una siringa puntata contro. La decisione dell’Amministrazione - coinvolto l’assessore Mauro Gilmozzi - è arrivata subito: per tutelare l’incolumità di chi lavora a vario titolo alla stazione e, soprattutto, dei passeggeri, è stato deciso di chiudere l’accesso con cancelli che verranno posizionati fra oggi e mercoledì da Rfi.

Per gli utenti il disagio sarà minimo: rimangono aperti il sottopasso sud e quello grande centrale. La lotta al degrado, dunque, si combatte con le chiusure. Fa ancora discutere il provvedimento contro le persone «sgradite» preso prima di Natale alla stazione delle corriere: vietato l’accesso ai bagni a chi non ha l’abbonamento per pensionati, con deroga per le mamme con bambini e per portatori di handicap. Ma da tre mesi, spiegano in Provincia, la situazione è migliorata.

A favore dell’utenza c’è il nuovo ed apprezzato servizio di deposito bagagli alla stazione dei treni, tutti i giorni dalle 9 alle 11.45 e dalle 12.15 alle 18. Oltre a poter lasciare valigie, zaini e borsoni in un’area sicura, è possibile noleggiare passeggini e zaini portabambini.

Tosi: «Se mi entrano in casa io sono pronto a sparare»

$
0
0

"Dormo con una pistola sul comodino, è una calibro 45. Quanti proiettili? Una decina, ma tanto non ne servono mica dieci se succede qualcosa in casa. Se succedesse, vuol dire che uno ti è arrivato in casa, e se uno ti arriva in casa di notte, credo che gli tiri al corpo". Lo ha detto il sindaco di Verona, Flavio Tosi, intervenendo oggi alla trasmissione di Rai Radio1 "Un giorno da pecora".

Tosi, leader di 'Fare!' ha spiegato così la scelta di tenere una pistola a portata di mano: "Perché se mi arriva qualcuno in casa difendo me e la mia famiglia. Ho le inferriate e anche l'allarme, perchè spero proprio che nessuno mi entri mai in casa, ho fatto di tutto per evitare che questo possa succedere". La pistola, precisa, "non ha colpo in canna, perchè sarebbe pericoloso, ma è carica ovviamente".

Alla domanda dei conduttori sul perchè mirare al corpo, Tosi ha risposto: "Vuol dire che gli tiri al busto. Se ti arriva lì in casa, vuol dire che ce l'hai a tre metri". Ma si può mirare alle gambe...? "Non è questione di gamba, è questione che ti difendi. E quando ti difendi da uno che ti è arrivato in casa, e quindi è immaginabile sia pericoloso, perchè nonostante allarme e sbarre ti entra in casa di notte...". 

Il "piccolo Picasso", a 10 anni è l'artista dei rifugiati

$
0
0
Matite nere, fogli da disegno e uno smartphone su cui guardare i volti e le immagini da riprodurre. Farhad Nouri è il "piccolo Picasso", così lo chiamano nel campo profughi serbo dove vive insieme ai genitori e ai due fratelli più piccoli. Fuggiti dall'Afghanistan un anno fa, hanno attraversato la Turchia e la Grecia, prima di rimanere bloccati nel centro di accoglienza di Krnjaca, a pochi chilometri da Belgrado. Lì Farhad dà sfogo al suo talento disegnando ritratti di personaggi celebri, familiari, amici o castelli incantati. Il suo artista preferito è Pablo Picasso, il suo sogno più grande: raggiungere la Svizzera o gli Stati Uniti e diventare pittore e fotografo(a cura di Marisa Labanca)

Addio a Veronica, la miss battuta dal cancro

$
0
0

A soli 28 anni la modella milanese Veronica Sogni è morta a causa di una malattia incurabile. Un tumore al seno, contro il quale lottava dal 2012, non le ha lasciato scampo. A dare l’annuncio oggi è stato il sito di Miss Italia, concorso al quale la giovane partecipò nel 2009 da finalista, conquistando il titolo di Miss Sasch Modella Domani: «Un angelo dai capelli corti, con la testa piena di sogni, come il suo cognome, è volato in cielo», si legge.

Nata a Milano il 10 giugno 1988 e diplomata al liceo scientifico, Sogni coltivava le passioni per il canto e la recitazione: dopo Miss Italia la giovane tornò in tv nel programma «Soliti ignoti» di Rai1, dove interpretò uno dei personaggi da individuare. Più di recente Veronica Sogni - già nel mezzo della sua lotta contro la malattia - finì anche su Sky Uno, quando provò a giocare con il suo sogno musicale, presentandosi per X Factor: nell’edizione del 2015 l’aspirante cantante si dovette però fermare al bootcamp dei cantanti «over» guidati da Elio, non riuscendo a qualificarsi per le fasi successive dell’homevisit e delle dirette.

Dopo la terribile diagnosi ricevuta il 24 dicembre 2012, la chemioterapia provocò alla ragazza una perdita di capelli che cambiò il suo aspetto ma non intaccò il suo umorismo: «Sembro una guerriera masai», diceva di sé la modella che aveva deciso di rasarsi testa e sopracciglia, come riporta Miss Italia. La malattia non aveva nemmeno interrotto il suo lavoro nel mondo della moda: a giugno 2016 aveva preso parte alla campagna Trussardibrera della stagione primavera/estate 2017 posando per alcune foto e riprese nella Pinacoteca di Brera a Milano per conto del celebre marchio.

«Io non mi sono mai vergognata, anzi mi sono piaciuta. In passato avevo provato tutti i tagli e i colori possibili e questa era una novità», dichiarava con ironia la modella a proposito del proprio aspetto mutato dopo i trattamenti. E nonostante quelle cure, di recente il tumore si era diffuso al fegato: «Quando mi hanno detto delle metastasi mi sono sentita ancora peggio perché credevo di stare finalmente bene. Qualche anno fa mi avrebbero dato sei mesi di vita. Adesso non è più così», aveva detto in un’intervista. Oggi quella lotta si è interrotta.

Viewing all 43465 articles
Browse latest View live