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Batteri del Sahara su Marmolada e Latemar

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Il cambiamento climatico e l’uso del suolo stanno provocando migrazioni che non si possono fermare, quelle dei microorganismi.

Lo ha scoperto un team di microbiologi, geologi, chimici e bioclimatologi di Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige, Istituto di Biometeorologia del Cnr, Università di Firenze, Venezia e Innsbruck, che ha studiato la carica microbica di uno tra i più intensi eventi di trasporto di polveri sahariane che ha raggiunto le Alpi nel 2014. I risultati della ricerca sono pubblicati sulla rivista «Microbiome».

Nei campioni di neve raccolti su Marmolada e Latemar, i ricercatori hanno trovato prove che le grandi tempeste di polvere possono muovere non solo frazioni, ma intere comunità microbiche (batteri e funghi) dalle aree sahariane all’Europa, e che questo microbiota contiene molti organismi estremamente resistenti e in grado di sopravvivere in ambienti diversi.

«L’idea di studiare un eccezionale evento invernale - spiegano i ricercatori - ha consentito di scoprire quasi intere comunità di microbi Sahariani, trasportate dal vento e congelate in uno strato di neve rosa, isolato sotto lo zero dagli strati precedenti e dai successivi».

L’analisi delle firme genetiche dei batteri e funghi congelati e delle comunità microbiche dei suoli ha consentito di verificare che alcuni di questi microbi sahariani sopravvivono anche dopo lo scioglimento delle nevi, probabilmente perchè presenti in grandi quantità.


Ruba al supermercato Poli di via Maccani Getta ammoniaca in faccia alla direttrice

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Era nel parcheggio sotterraneo del supermercato. È stata avvicinata da una donna che le ha gettato in faccia un liquido corrosivo, forse dell’ammoniaca.

Vittima è la responsabile del Poli di via Maccani, a Trento.

Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 e naturalmente le forze dell’ordine.

L’autrice del gesto, che si sarebbe anche resa protagonista di un tentato furto nel punto vendita, si è data alla fuga, dirigendosi verso il centro cittadino.

Per ora i contorni della vicenda non sono ancora definiti.

Federer, la vittoria a Indian Wells gli regala il sesto posto Atp

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Roger Federer continua a scalare la classifica Atp.

Iniziato il 2017 in 17esima posizione, il 35enne fuoriclasse di Basilea ha già rimontato fino al sesto posto grazie al trionfo negli Australian Open di gennaio e al successo di ieri nel Masters 1000 di Indian Wells.

Il 35enne fuoriclasse di Basilea avrà la chance di guadagnare ancora qualche posto a Miami, dove non ci saranno per problemi fisici Andy Murray e Novak Djokovic, stabili comunque nelle prime due posizioni del ranking. Wawrinka consolida la terza piazza nonostante la finale persa con Federer, Nishikori scavalca Raonic, Nadal scivola in settima posizione davanti a Thiem, Cilic e Tsonga. Paolo Lorenzi si conferma il migliore degli italiani salendo al 37esimo posto ma Fabio Fognini, grazie anche al terzo turno raggiunto nel torneo californiano, passa da 43^ a 40^, avvicinando il senese (57 i punti che li separano). In calo Seppi, bel balzo in avanti per Vanni, semifinalista a Shenzhen, e Gaio.

Nonostante l’eliminazione negli ottavi per mano della futura vincitrice Elena Vesnina, Angelique Kerber si riprende lo scettro.

Il forfait a Indian Wells costa caro a Serena Williams, che cede così la prima posizione del ranking Wta alla tedesca. Completa il podio Karolina Pliskova mentre al quarto posto sale Dominika Cibulkova a scapito di Simona Halep. Continua la discesa di Agnieszka Radwanska, da sesta a ottava, mentre Svetlana Kuznetsova, finalista sul cemento californiano, sale di una posizione ed è settima. Roberta Vinci resta l’italiana meglio posizionata ma scivola di un altro posto ed è ora 30^ ma è in leggero calo anche Camila Giorgi, da 73^ a 75^. Sono loro le uniche due azzurre fra le prime cento con Sara Errani e Francesca Schiavone che guadagnano qualche posizione ma restano ancora lontane dalle migliori, rispettivamente al 102^ e al 148^ posto.

ATP: 1. Andy Murray (Gbr) 12005 (--); 2. Novak Djokovic (Srb) 8915 (--); 3. Stanislas Wawrinka (Sui) 5705 (--); 4. Kei Nishikori (Jpn) 4730 (+1); 5. Milos Raonic (Can) 4480 (-1); 6. Roger Federer (Sui) 4305 (+4); 7. Rafael Nadal (Esp) 4145 (-1); 8. Dominic Thiem (Aut) 3465 (+1); 9. Marin Cilic (Cro) 3420 (-2); 10. Jo Wilfried Tsonga (Fra) 3310 (-2); 37. Paolo Lorenzi 1082 (+1); 40. Fabio Fognini 1025 (+3); 80. Andreas Seppi 685 (-5).

WTA: 1. Angelique Kerber (Ger) 7515 (+1); 2. Serena Williams (Usa) 7130 (-1); 3. Karolina Pliskova (Cze) 5640 (--); 4. Dominika Cibulkova (Svk) 5160 (+1); 5. Simona Halep (Rou) 5022 (-1); 6. Garbine Muguruza (Esp) 4790 (+1); 7. Svetlana Kuznetsova(Rus) 4555 (+1); 8. Agnieszka Radwanska (Pol) 4345 (-2); 9. Madison Keys (Usa) 4007 (--); 10. Elina Svitolina (Ukr) 3805 (--); 30. Roberta Vinci 1535 (-1); 75. Camila Giorgi 799 (-2).

 

Ngapeth non basta a Modena Il primo atto è di Civitanova

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Il primo atto della seconda semifinale tricolore di volley è della Cucine Lube Civitanova. In Gara 1 della serie con l’Azimut Modena i biancorossi di Blengini vincono al tie break sfoderando una rimonta superlativa, utile a ribadire che l’Eurosuole Forum (oggi esaurito in ogni ordine di posto) è un fortino inespugnabile in questa stagione. Ben 19 vittorie su 19 partite davanti al proprio pubblico per i marchigiani, messi in difficoltà da Modena come mai era capitato davanti ai propri tifosi. Dall’altra parte della rete un super Ngapeth (31 punti, col 56% in attacco, 5 muri e 3 ace). Sotto 2-1 e 25 - 26 nel quarto parziale, i biancorossi sono riusciti a raddrizzare la situazione mettendo sul Mondoflex cuore e carattere. Con tutta la rosa.

Cucine Lube Civitanova - Azimut Modena 3-2 (25-22, 22-25, 20-25, 25-19, 15-11)

Cucine Lube Civitanova: Christenson 5, Juantorena 12, Stankovic 6, Sokolov 17, Kovar 6, Candellaro 11, Grebennikov (L), Pesaresi 0, Cebulj 1, Casadei 0, Kaliberda 3, Cester 4. N.E. Corvetta. All. Blengini.

Azimut Modena: Orduna 0, Ngapeth E. 31, Holt 12, Vettori 12, Petric 6, Le Roux 4, Rossini (L), Travica 2, Massari 0, Piano 0. N.E. Onwuelo, Ngapeth S.. All. Tubertini.

Arbitri: Rapisarda, Puecher.

Note: spettatori 4.000. Durata set: 27', 26', 28', 28', 21'; tot: 130'. MVP Cester

Coppa Cev, la semifinale di andata si gioca martedì 28 marzo a Trento

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Definite date e orari di gioco del doppio confronto di semifinale di Cev Cup di volley che vedrà la Trentino Diatec affrontare i turchi del Fenerbahce Istanbul. La gara d’andata si giocherà al PalaTrento martedì 28 marzo 2017 alle ore 20.30; il ritorno è invece previsto a Istanbul sabato 1 aprile alle ore 18 italiane.

La partita casalinga non è compresa in abbonamento; per l’occasione i prezzi dei biglietti saranno contenuti, in particolar modo per i possessori dell’abbonamento. La prevendita è scattata questo pomeriggio attraverso i consueti canali di distribuzione: Trentino Volley Point di via Trener 2 a Trento, PromoEvent di via Suffragio 10 a Trento e online sul sito www.vivaticket.it. Trentino Volley consentirà a tutti gli abbonati di esercitare il diritto di prelazione sul posto occupato nelle precedenti partite fino alle ore 18 di giovedì 23 marzo, anche via internet tramite il sito www.vivaticket.it sfruttando la modalità «esercita diritto prelazione».

I non abbonati potranno acquistare i biglietti in prevendita già da oggi, solo sui posti non soggetti a diritto di prelazione.

Matey Kaziyski: «Che bello il PalaTrento Tornerò ancora in mezzo ai tifosi» : «Che bello il PalaTrento Tornerò ancora in mezzo ai tifosi»

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Domenica sera al PalaTrento ha firmato più autografi e posato per più foto dei giocatori in campo. Sebbene non sia più (almeno per il momento) un atleta della Trentino Volley, il «kaiser» Matey Kaziyskiè sempre uno degli idoli dei tifosi gialloblù. D’altronde uno che in sette stagioni e mezzo fa vincere alla tua squadra 4 titoli italiani, 3 Champions League, 4 Mondiali per club, 3 Coppa Italia e 1 Supercoppa italiana avrà sempre uno spazio nel cuore degli affezionati del PalaTrento. Anche se per un certo periodo ha preferito la Turchia e poi è andato a caccia di yen in Giappone.

«Per me - riconosce il bulgaro - venire a guardare le partite di Trento al palazzetto è sempre un piacere e un’emozione».

Che ne pensa della Trento vista domenica sera battere Perugia?

«È stata una bellissima vittoria, al termine di una partita equilibrata e combattuta. Devo dire che è stata una bella emozione vedere il palazzetto pieno e caldo. Difficile dire come andrà la sfida con Perugia perché la differenza tra le due squadre è veramente minima. La prossima in trasferta non sarà facile per Trento (si gioca sabato 25 marzo, ndr), ma ci tengo a sottolineare che la Diatec può avere un bell’asso nella manica: il fattore campo visto che quest’anno non è mai stata battuta in casa».

Dovesse fare una puntata, su quale finale scommetterebbe?

«Penso che Civitanova sia avvantaggiata contro Modena perché è tutto l’anno che sta giocando ad ottimi livelli. In Giappone non vedo le partite, ma da quanto ne so è così. Per l’altra semifinale vorrei aspettare la prossima partita per esprimermi. Certo, se Trento vincesse a Perugia, a quel punto sarebbe automaticamente favorita, altrimenti sarà una battaglia durissima».

Lei intanto ha finito la stagione in Giappone con gli Jtekt Stings?

«Quasi del tutto. Siamo arrivati terzi in campionato e per la società è un buon piazzamento visto che è il primo risultato di prestigio della sua storia. Ora manca la Coppa, che disputeremo a fine mese».

Dunque nella prossima primavera - estate la vedremo spesso a Trento.

«Certamente. Anche perché la mia compagna aspetta un bambino. Speriamo di vivere tante belle emozioni».

Un altro pallavolista in casa?

«Sì, sarà un maschio ma non abbiamo ancora deciso il nome. C’è ancora un po’ di tempo visto che nascerà a fine giugno».

Quest’anno non c’è stata la possibilità di vederla in maglia Diatec per i playoff al termine del campionato giapponese. Perché?

«Quest’anno no, perché abbiamo concluso il torneo molto più tardi rispetto alla stagione precedente. Nel 2016 c’erano due mesi di tempo per giocare in Italia, quest’anno sarei stato a disposizione soltanto per un paio di partite al massimo».

Ha ricevuto proposte per giocare in qualche altro campionato a fine stagione? In Qatar?

«Stesso discorso. Non c’era tempo».

Ha già fatto programmi per l’anno prossimo?

«No. Adesso è il momento in cui devo decidere».

Proposte ne sono arrivate tante? Anche da Trento?

«Per ora ho ricevuto qualche offerta da diverse società, anche italiane. Devo vedere, pensare e poi deciderò. Il mio legame con Trento è sempre forte».

L’esperienza in Giappone la ritiene conclusa?

«Lì mi trovo veramente bene. È probabile che possa rimanere lì».

A proposito di mercato, ha sentito di recente il suo mentore, Radostin Stoytchev? Andrà ad allenatore Modena, come dice radiomercato?

«Lo sento spesso ma anche lui non ha ancora deciso cosa fare l’anno prossimo. So che ha varie proposte, anche per allenare qualche nazionale, ma mi ha detto di non aver ancora deciso».

A proposito di Nazionale, il discorso con la Bulgaria resta sempre chiuso?

«È tutto come sempre».

La rivedremo ancora al palazzetto in veste di spettatore e tifoso quest’anno?

Mi auguro proprio di sì. Se sono in città martedì 28, sarò presente per la partita di Coppa Cev».

Lotta, il roveretano Imbriani conquista il Tricolore Cadetti

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Nel weekend il Lotta Club Rovereto è riuscito a guadagnare il primo titolo Italiano 2017 grazie al classe 2001 Mattia Imbriani.

A Ostia, nei Campionati italiani Cadetti, Imbriani nella categoria dei kg.85 ha messo in fila tutti gli avversari, compreso il finalista Gimutao, con una supremazia tecnico- fisica indiscussa.

In Trentino i grandi eventi sull'acqua dalla vela al windsurf ed alla canoa

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Tra Mondiali ed Europei presentata la stagione con il Garda grande protagonista

Ancora non si è chiuso l'inverno per il turismo trentino, che fino a Pasqua propone ancora settimane appetibili con lunghe giornate sulla neve al tiepido sole di primavera, ma sui laghi tutto è pronto per l'avvio di una nuova e lunga stagione di attività e di eventi velici al massimo livello. Oltre un centinaio gli appuntamenti in totale per oltre 300 giornate - gara. Al primo posto, naturalmente, le acque del Garda trentino, dove da aprile a ottobre sono in programma 73 manifestazioni di vela windsurf organizzate dai cinque circoli velici, ma anche i laghi di Ledro, Caldonazzo e i corsi d’acqua del Noce e del Vanoi saranno teatro di importanti appuntamenti di alto contenuto sportivo, in grado di richiamare numerosi appassionati e formidabile veicolo di promozione capace di assicurare anche una grande visibilità mediatica all'intero Trentino.

Questo ricco calendario di eventi è stato presentato questa mattina nella sede di Trentino Marketing dai circoli velici e dai comitati organizzatori delle maggiori manifestazioni, incontro al quale ha partecipato l'Assessore provinciale al turismo e promozione Michele Dallapiccola.
È stato Maurizio Rossini, Ceo di Trentino Marketing, a fornire i dati che evidenziano l'importanza di questo target turistico con spiccate caratteristiche di internazionalizzazione. "Il peso del prodotto lago, ha precisato Rossini, è circa il 40% dell'interno movimento estivo, significa che più di 4 milioni di presenze sui 10 milioni totali si distribuiscono sugli ambiti del nostri laghi. 

Le nostre rilevazioni ci dicono anche che l'acqua è vissuta in maniera attiva dal 65% degli ospiti del Garda trentino, dal 50% della val di Ledro e dal 25% della Valsugana. Proprio grazie all'unione di elementi vincenti e bene affermati, quali i laghi e le Dolomiti, il Trentino riesce a proporsi con un prodotto turistico internazionalmente molto forte."

Per l'assessore al turismo Michele Dallapiccola "le acque dei nostri laghi e fiumi sono uno degli elementi che più caratterizzano il territorio. Un aspetto che, insieme ad una accoglienza attenta, un'enogastronomia che unisce tradizione mediterranea e genuinità dei nostri prodotti di montagna, contribuisce a creare una proposta unica  nell'arco alpino".

Sono stati quindi presentati gli eventi più rilevanti del calendario velico del Lago di Garda che quest'anno annovera 4 Campionati Mondiali (Youth RS:X - VX ONE - O'Pen BIC - Nacra), 6 Campionati Europei (18Foot Skiff - 420 Junior - 470 Junior - UFO 22 - Soling - International 14) per complessive 220 giornate di gara e un numero stimato di 11 mila partecipanti.
Giancarlo Mirandola, presidente della Fraglia Vela di Riva del Garda ha presentato 
il 35° Lake Garda Meeting Optimist, tradizionale appuntamento per le promesse della vela in programma nel weekend di Pasqua da 13 al 16 aprile e che conta già un migliaio di iscritti. Sempre grazie al circolo rivano dall'11 al 15 maggio torneranno a solcare le acque gardesane i velocissimi catamarani foil GC 32 che attualmente concentrano il massimo livello di tecnologia applicato alla vela moderna

Dal 27 al 28 maggio la Lega Navale Italiana sezione di Riva del Garda organizza la Coppa Italia della classe Techno 293, tavola pensata per i surfisti più giovani. 
Amando Bronzetti, presidente del Circolo Surf Torbole, ha presentato ilCampionato Mondiale RS:X Youth in calendario dal 24 giugno al 1 luglio, mentre il neo presidente del Circolo vela Torbole Giampaolo Montagni ha illustrato il prestigioso Grand Prix Dragoni, manifestazione che approderà per la prima volta sul Garda dal 13 al 16 luglio.
Luca Nardelli, presidente Circolo Vela Arco ha parlato di un secondo evento iridato sul Garda, il Campionato del Mondo Classe O'Pen BIC, nuova classe velica per i giovani, dal 31 luglio al 4 agosto. 
Marco Benedetti presidente dell'Apt Garda Trentino ha chiuso questa presentazione ricordando come il Benaco sia il "primo mare" per il mercato tedesco, e che quest'anno cadranno 50 anni di windsurf a Torbole con tutto quanto è conseguito in termini di movimento turistico.
Non saranno però solo le acque gardesane ad accogliere appuntamenti di prestigio nel corso dell’estate.

Dal 20 al 21 maggio il torrente Vanoi ospita la VanoiRapid Race. È stata Sonia Scaioli per il Comitato Organizzatore a presentare la due giorni dedicati alla canoa e al kayak sulle acque di uno dei corsi più naturali nell'arco alpino, in cui si alterneranno prove e gare riservate ai canoisti più esperti ma anche un raduno che coinvolgerà tutti gli amanti dello sport della canoa con stage dedicati alla sicurezza e alla navigazione di alto corso.

Paola Mora, presidente dell'Associazione Vela Lago di Ledro e neo presidente del Comitato trentino del CONI ha invece illustrato la manifestazione sulle acque del lago di Ledro dal 28 giugno al 2 luglio, l'Eurosaf Match Racing Open European Championship, che riunirà i12 migliori timonieri europei per assegnare il titolo continentale.

La Val di Sole invece ospiterà sui campi di gara lungo il fiume Noce di Mezzana e Caldès dall'8 al 9 luglio, i Campionati italiani di Canoa slalome di Canoa discesa sprint per le categorie junior e ragazzi, presentati da Luca Scaramella presidente del Canoa Club Val di Sole.

Un ultimo appuntamento di rilievo quello presentato da Stefano Ravelli, presidente dell'Apt Valsugana, in programma sul Lago di Caldonazzo dall'1 al 3 settembre organizzato dal Circolo Nautico di Caldonazzo. Si tratta del 10° Trofeo Canoagiovani e del Meeting delle Regioni, due tra i più importanti eventi del calendario nazionale giovanile e per i quali sono attesi 1000 ragazzi dai 9 ai 14 anni di 80 società da 20 regioni italiane.

 


Calcio, Dybala è a posto in campo con l'Albiceleste

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Buone notizie per Pualo Dybala e, di conseguenza, anche per la Juventus.

L’attaccante è stato sottoposto ad accertamenti medici che hanno escluso lesioni muscolari e lo staff medico dell’Argentina confida di mettere la «Joya» a disposizione di Edgardo Bauza per le sfide con Cile e Bolivia, valide per le qualificazioni ai Mondiali del 2018.

Al momento nessun comunicato ufficiale sulle condizioni di Dybala ma secondo tycsports.com, gli esmi avrebbero evidenziato una modesta contrattura alla coscia sinistra e il ct potrebbe portarlo in panchina per la sfida con la «Roja» e magari impiegarlo nel secondo match contro la Bolivia. Dybala si era infortunato nella gara di domenica scorsa in casa della Sampdoria, lasciando il campo al 28° del primo tempo

Il 26 marzo la «Bolghera» per un'apertura in grande stile

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Il 26 marzo Trento è ciclismo. La 108ª edizione della Bolghera, gara ciclistica nazionale per allievi e under 23, e il 63º trofeo Martiri Trentini, gara ciclistica Nazionale per juniores, vedrà sulle strade del capoluogo più di 350 iscritti in totale. Quella del 26 marzo prossimo sarà una Bolghera all’insegna dei grandi numeri, presentata ieri presso le Casse Rurali Trentine a Trento in via Belenzani, alla presenza, fra i tanti, dell’assessore dello sport Tiziano Uez, della direttrice dell’Apt di Trento, Monte Bondone e Valle dei Laghi Elda Verones, del senatore Franco Panizza, della neo presidente del comitato trentino del Coni Paola Mora, di Giuseppe Zoccante, anima della manifestazione organizzata dal «suo» Cc Francesco Moser, e i campioni del ciclismo di casa nostra come Aldo Moser.

«Difficile trovare generazioni che si sostituiscono e riescono ad arrivare addirittura a 108 e 63 edizioni - ha voluto subito ribadire Tiziano Uez -. Vanno fatti i complimenti al Cc Francesco Moser per lo sforzo da sempre profuso. Tra il resto questa è una manifestazione di altissimo livello, è la Milano-Sanremo del Trentino, vanno ringraziate tutte le persone, associazioni e volontari che collaborano per la miglior riuscita della manifestazione».

Il senatore Franco Panizza ha sottolineato come «la Bolghera» rappresenti un giorno di grande sport e sano divertimento: «È una gara che apre la città al ciclismo. Sarà una giornata di grande sport, ma non solo, anche di relazione e amicizia. Come sempre sarà una grande festa della città e del ciclismo, merito degli organizzatori, ma anche dei tanti volontari dietro le quinte».
Paola Mora, con una certa soddisfazione, parla di questa manifestazione complimentandosi con il Club Ciclistico Francesco Moser: «Il ciclismo è uno dei pochi sport in cui non serve che gli appassionati vadano in una palestra o al campo di gara. Il ciclismo porta i ciclisti da te, entrando nella città, portandosi direttamente alle famiglie e alla cittadinanza. Grandi complimenti al comitato organizzatore che è sempre al passo con i tempi da tantissimi anni. Lo sport trentino vive del volontariato, tutti grandissimi operatori».

Giuseppe Zoccante, l’anima della manifestazione, conclude ricordando il fratello Silvano che ha prestato il suo impegno al Cc Francesco Moser di cui è stato socio fondatore, vice presidente e consigliere: «Con il nodo in gola la gara sarà valida anche per il “Memorial Silvano Zoccante”, grande uomo operativo e affidabile. Sarà una giornata importante perché è il debutto del ciclistico regionale su strada. È una manifestazione per le promesse del prossimo futuro, con atleti al via dai 15 ai 23 anni. Siamo convinti che sarà una bellissima giornata all’insegna del ciclismo».
Al vincitore della 108ª edizione della Bolghera categoria Under 23-Elite, verrà assegnata la coppa «Memorial Silvano Zoccante».

Il Giro della Bolghera, nato nel 1927, veniva corso due volte l’anno nelle prime edizioni, una in primavera e una in autunno, ecco il perché delle 108 edizioni. La corsa ciclistica si snoda lungo il tradizionale percorso nell’anello che si sviluppa lungo le strade del rione Bolghera. Il percorso prevede la partenza da via Vicenza, piazza Vicenza, via Gorizia, via S. Antonio, via Giocciadoro, salita Bellevue, via Asiago, via Vicenza, per un totale di 2,8 km, da ripetere più volte in base alla categoria.

L’apertura del lungo programma di domenica 26 marzo spetterà agli Juniores, alle ore 9.30, con il Trofeo Martiri Trentini-Coppa Mario Stofella. Poi sarà la volta degli Allievi della Coppa Luca De Boni-Trofeo Enzo Moser, con la partenza alle ore 13, a precedere il gran finale con gli Under 23 ed Elite del trofeo Italo Garbari alle ore 15.

Perde il controllo dell'auto e si ribalta mentre fa scuola guida

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Forse ha sbagliato pedale, pigiando quello dell’acceleratore al posto del freno. Fatto sta che ha perso il controllo della sua auto, ha invaso un marciapiedi e poi si è ribaltato.

Tanta paura ma, per fortuna, nessuna conseguenza seria per le persone. È successo nel tardo pomeriggio di oggi a Piedicastello, all’incrocio tra via Brescia e via Papiria.

Protagonista dell’incidente un diciottenne che stava facendo scuola guida con un familiare, seduto al suo fianco.

Ha cospirato contro Ranieri Vary minacciato di morte

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Più gol e più minacce (anche di morte): è il paradosso che sta vivendo Jamie Vardy, accusato - e per questo subissato di insulti via social - di essere il cospiratore dell’esonero di Claudio Ranieri. Neppure l’improvvisa resurrezione del Leicester, che in una manciata di partite sotto la guida del nuovo tecnico Craig Shakespeare ha raddrizzato la stagione, ha potuto fermare la rabbia di alcuni tifosi. Una minoranza certamente, ma molto presente online, che ha preso di mira il centravanti inglese. Secondo la ricostruzione dei quotidiani locali, il licenziamento di Ranieri sarebbe avvenuto in seguito all’ammutinamento dello spogliatoio, promosso dai senatori tra i quali appunto Vardy. Una ribellione di ingratitudine contro il tecnico che aveva guidato le Foxes allo storico trionfo in Premier League.

La maggioranza dei tifosi, pur delusi e amareggiati per il trattamento riservato al tecnico romano, fin dalla prima partita post-Ranieri contro il Liverpool, avevano comunque deciso di sostenere la squadra, impegnata in una difficile corsa verso la salvezza. Una solidarietà premiata da una vera e propria rinascita: quattro partite e altrettante vittorie. Tre in campionato, che hanno riportato il Leicester in 15/esima posizione, a +6 dal terzultimo posto, e una in Champions League contro il Siviglia che ha garantito l’approdo ai quarti di finale (contro l’Atletico Madrid).

Anche Vardy ha ritrovato d’incanto brillantezza e gol, tre in quattro gare. Abbastanza per avvalorare la tesi di chi resta convinto che i giocatori - a cominciare dallo stesso attaccante - abbiamo tramato contro Ranieri. A nulla sono valse le ripetute smentite del club così come del diretto interessato, bersaglio di minacce di morte che hanno spinto il club a garantirgli speciali misure di sicurezza. «Sono stato travolto da false accuse che hanno spinto alcuni tifosi ad inviarmi minacce terrificanti. Ma la cosa più grave è che anche la mia famiglia è stata coinvolta. C’è chi ha tagliato la strada a mia moglie quando stava guidando con i bimbi a bordo», ha raccontato Vardy al tabloid Sun.

Vardy ha negato una volta di più di essere il responsabile dell’allontanamento di Ranieri: «Si è scritto che dopo la partita d’andata col Siviglia avrei partecipato ad una riunione con i dirigenti. Una menzogna, ero all’anti-doping. Se ci fosse stato qualche problema ne avrei parlato direttamente con Ranieri perchè lui è sempre stato disponibile con noi».

Il sindaco di Amatrice Pirozzi, allenatore premiato con la «Panchina d'oro»

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L’Associazione italiana allenatori calcio consegnerà «La panchina d’oro» al sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi. Ad annunciarlo, sul suo profilo Facebook, è lo stesso primo cittadino del comune reatino colpito dal sisma della scorsa estate che di mestiere fa proprio l’allenatore di calcio.

«La felicità mi assale - scrive Pirozzi - ma subito dopo la tristezza si impossessa della mia mente. Tutto questo accade a causa di un evento tragico che ha causato dolore e lutto. Questa panchina la dedico alle 17mila persone che hanno sottoscritto la petizione, a Giancarlo Di Meglio e a tutte quelle persone che quotidianamente si battono per gli altri. La panchina - conclude il sindaco di Amatrice - non sarà di Sergio ma di tutti voi».

L’Associazione italiana allenatori calcio consegnerà «La panchina d’oro» al sindaco di Amatrice lunedì 27 marzo alle 10:30, nel corso di una cerimonia che si terrà nel centro tecnico federale della Figc di Coverciano. Il riconoscimento al sindaco del comune reatino colpito dal sisma della scorsa estate, già allenatore del Trastevere Calcio, è stato sostenuto da una petizione online che ha raccolto oltre 17mila adesioni.

 

L'importanza di bere tanta acqua

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Un articolo pubblicato sull’Adige la scorsa settimana, trattava della situazione idrica del Trentino che conta ben 2.000 sorgenti e 900 acquedotti, mi ha sollecitato a ricordare l’importanza dell’acqua nella nostra alimentazione.

Noi la teniamo poco in considerazione forse perché viviamo in una zona dove l’acqua è veramente buona ed abbondante.

Senza acqua, però, non c’è vita ed è l’unico elemento veramente indispensabile per ogni essere vivente, vegetale o animale che sia, tanto da essere definita l’oro blu. Si ipotizza che in un prossimo futuro si potrebbero scatenare nuovi conflitti per il controllo dei bacini idrici, soprattutto in zone «politicamente calde» come il Medio Oriente o l’Africa.

L’acqua è così importante per la nostra salute, tanto che potremmo rimanere a lungo senza mangiare ma senza bere potremmo sopravvivere solo pochi giorni. Il peso corporeo di un adulto è costituito per il 50-60% da acqua, a seconda dell’età, e nel neonato può rappresentare il 75-80% del suo peso. Ogni giorno dovremmo introdurre circa 2-2,5 litri di liquidi, in parte sottoforma di bevande, in parte con alimenti, quali: frutta, verdura, zuppe, poiché il 90% circa del loro peso è costituito dall’acqua. Una buona disponibilità di acqua quotidiana - almeno 5-6 bicchieri, purifica l’organismo perché permette di allontanare le scorie prodotte dal metabolismo.

Gli italiani sono i più grandi consumatori di acqua minerale al mondo, con un consumo medio annuo per persona di circa 190 litri, quasi 30 in più dei tedeschi! Per fortuna siamo anche i più forti produttori mondiali di acque minerali, con circa 12 miliardi di litri annui prodotti, per un giro d’affari di circa 3 miliardi di euro. Si suppone che gli italiani consumino così tanta acqua imbottigliata perché non si fidano del livello di manutenzione degli acquedotti.

Spesso anche i miei pazienti nutrono un senso di sfiducia verso l’acqua di rubinetto, ma è assolutamente immotivato e mi chiedono se l’acqua del rubinetto è salutare come quella di certe marche tanto pubblicizzate su giornali e televisione e si sorprendono quando sostengo che probabilmente sono anche migliori. Ma che differenza c’è tra un’acqua minerale e un’acqua di rubinetto?

L’acqua di rubinetto del Trentino si potrebbe tranquillamente collocare tra le acque minerali oligominerali, e se siete curiosi di sapere la composizione dell’acqua di casa vostra, consultate il sito www.dolomitienergia.it e probabilmente scoprirete con sorpresa che l’acqua del rubinetto di casa vostra ha un residuo fisso minore di tante acque reclamizzate che vi fanno fare tanta «plin-plin». In molte zone del Trentino l’acqua che sgorga dai rubinetti, contiene meno sodio delle acque minerali tanto pubblicizzate, a bassissimo contenuto di sodio, per la prevenzione della cellulite!

Una delle informazioni da indagare sull’etichetta di un’acqua minerale è l’altitudine da dove sgorga la sorgente. Non per fare il montanaro, ma è probabile che un’acqua che sgorga in montagna sia più pura di una di pianura che, che potrebbe aver drenato dei contaminati ambientali nel suo scorrere nei terreni in profondità.

Le acque minerali si classificano in base al loro residuo fisso ( = quantità di sali minerali dopo bollitura a 180°) in:

  1. acque minimamente mineralizzate con residuo fisso minore di 50 mg/l, ideali per aumentare la diuresi (fare tanta pipì), per preparare il biberon dei lattanti o le pappe dei neonati e per gli ipertesi che devono assumere poco sodio;
  2. acque oligominerali, fino a 500 mg/l di residuo fisso, che costituiscono la stragrande maggioranza delle acque minerali italiane;
  3. acque medio minerali con residuo fisso tra i 500-1500 mg/l, per il cui consumo è bene conoscerne le proprietà;
  4. acque ricche di minerali, il cui consumo dev’essere consigliato da un medico.

In Trentino ci sono quattro fonti di acqua minerale: la Pejo Fonte Alpina (residuo fisso 94 mg/l), la Levico-Casara (residuo fisso 36 mg/l), la Fontealta di Roncegno (residuo fisso 29 mg/l) e la Surgiva di Carisolo (residuo fisso 41 mg/l), tutte acque con una quantità di sodio bassissima.

Quanto più un’acqua ha un residuo fisso basso, tanto più assomiglia all’acqua distillata e tanto più favorisce l’eliminazione delle scorie del nostro corpo, ma non vorrei che vi faceste l’idea che un residuo fisso alto sia dannoso, perché è vero invece il contrario. È infatti la ricchezza di determinati sali minerali in essa disciolti, che fornisce ad un’acqua una proprietà terapeutica.

Ad esempio, chi soffre di osteoporosi, o teme di assumere poco calcio con l’alimentazione, può utilizzare un’acqua ricca di questo importante sale minerale, perché il calcio presente nell’acqua è altrettanto assorbibile di quello presente nei derivati del latte ed in tutti gli altri alimenti. Le acque più ricche di calcio sono: la Ferrarelle che ne contiene 370 mg, la Sangemini con 325 mg, e l’Acqua Lete con 321 mg.

Premesso che l’acqua degli acquedotti trentini è ottima, se preferite bere un’acqua minerale, diversificate le fonti, in modo da poter cogliere i preziosi sali minerali e gli oligoelementi specifici per ciascuna di esse.

Ruspe in azione a Riva Addio Spaghetti Haus

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Francesco Moser per il suo «record dell’ora», anno del Signore 1984. Romano Mussolini e Gianfranco Fini (ovviamente si dirà viste le simpatie politiche del “padrone di casa”). Fino all’orso, transitato da via Masetto una notte di tanti anni fa ed entrato nelle cucine a caccia di qualcosa da mangiare. E poi i cantanti che nobilitavano le giornate della Vela d’Oro», calciatori, ciclisti, e migliaia e migliaia di rivani ma non solo che trasformarono quel luogo in una tappa quasi obbligata delle notti goliardiche rivane.

«Spaghetti Haus» era sinonimo di allegria e divertimento, voglia di vivere e di stare insieme. «Era» appunto, perché da anni ormai Camillo Rezzaghi ha chiuso i battenti e passato la mano. Ma è da ieri che anche i muri di quello storico locale, dove un po’ di storia di Riva e del Garda trentino è stata scritta, non ci sono proprio più. Abbattuti in poche ore per preparare il campo al nuovo insediamento residenziale targato «Cosmi Costruzioni».

I mezzi meccanici della ditta incaricata di procedere alla demolizione sono entrati in azione al mattino e hanno proseguito nel pomeriggio dopo che venerdì scorso era stata rasa al suolo l’ala verso sud che un tempo ospitava la sala ristorante-pizzeria. Sta di fatto che da ieri del mitico locale «Spaghetti Haus» rimangono solo macerie e detriti. Al suo posto nascerà «Il Borgo», un piccolo quartiere residenziale che a regime (e quindi al massimo entro il 2024, scaduti i dieci anni dall’approvazione del piano di lottizzazione e della convenzione pubblico-privato) potrà ospitare dalle 100 alle 150 persone in cinque palazzine di altezza variabile tra i 10 e i 12 metri.

Le cinque palazzine della «Residenza Il Borgo» non verranno realizzate tutte subito. La proprietà ha infatti deciso di «diluire» l’intervento edilizio partendo nelle prossime settimane con il primo e più grande edificio, il blocco ad est quasi a ridosso del torrente, blocco che avrà una capacità di 15 appartamenti su tre piani, più un quarto interamente «dedicato» ad un attico per un’altezza complessiva dell’immobile di 12 metri. Per realizzarlo ci vorranno circa due anni e mezzo dall’inizio dei lavori, a seguire partiranno i lavori degli altri quattro edifici più «piccoli».

L’investimento per realizzare il centro residenziale ammonta a circa 6 milioni di euro, l’area venne acquistata a fine 2011 per una cifra attorno ai 5 milioni.


«Doro» Wierer, la più bella delle nevi

L'invito di Northug a Dorothea «Un mese insieme a Bali...»

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Che sia la più bella della pattuglia azzurra delle nevi, sono in pochi a metterlo in dubbio. E tra questi non c’è sicuramente Petter Northug, stella norvegese del fondo, che alla domanda «Con chi andresti in vacanza?» ha risposto senza esitazioni: «Con Dorothea Wierer, per un mese, a Bali».

Ma Doro è felicemente sposata, e probabilmente il marito, lo skiman Stefano Corradini, non sarebbe molto d’accordo con Northug.

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Il racconto dei testimoni «Urla e feriti a terra»

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Il frastuono degli spari che si mescola a quello delle urla di terrore. Persone stese a terra, insanguinate. Ambulanze, poliziotti armati, caos. La scena raccontata dai testimoni oculari dell’attacco al parlamento di Londraè tragicamente simile a quelle descritte da chi ha vissuto, ed è sopravvissuto, agli attentati di Berlino, Nizza, Bruxelles.
«Stavamo camminando verso la fermata delle metropolitana e abbiamo sentito un rumore fortissimo, poi abbiamo visto un uomo a bordo di una macchina che travolgeva dei passanti», ha raccontato Rick Longley che si trovava sul Westminster bridge al passaggio dell’attentatore. «Un uomo con in mano un coltello mi è passato accanto e poi ha cominciato ad attaccare un poliziotto», ha aggiunto. «Non ho mai visto niente del genere, non ci posso ancora credere».

Anche l’ex ministro degli Esteri polacco Radek Sikorski si trovava sul ponte ma a bordo di un taxi. «Ho sentito un rumore simile a un’automobile che colpisce una lastra di metallo», ha raccontato spiegando di aver visto diversi feriti sul marciapiede e sulla strada: «Una persona sembrava morta, un’altra perdeva sangue dalla testa». L’ex ministro polacco è riuscito a riprendere la scena con il suo telefonino e ha postato il video sul suo account Twitter. «Ho visto almeno cinque feriti gravi», ha detto ancora raccontando di aver sentito le ambulanze arrivare nel giro di «due, tre minuti».

Sono arrivati subito i soccorritori sul frequentatissimo ponte ma c’erano anche persone comuni che si aiutavano a vicenda. Tanti testimoni hanno raccontato di aver visto feriti aiutati da chi non era stato colpito dall’auto impazzita. «È stato terribile», ha confessato una studentessa americana che ha visto una donna stesa a terra, coperta da un lenzuolo.
Dopo il ponte, l’attentatore si è diretto in macchina verso Westminster ed è riuscito ad entrare nel cortile antistante l’ingresso dove ogni giorno passano centinaia di turisti. Uno dei visitatori, Michelle Langham, ha visto la scioccante aggressione del poliziotto che poi è morto per le coltellate ricevute. «Lo abbiamo visto cadere a terra. È accaduto tutto molto velocemente». «Si sentivano urla, le persone correvano verso il bar, c’erano tanti bambini di scuole elementari in visita, sono stati bravissimi. Loro, gli insegnanti, sono rimasti tutti molto calmi». Un altro testimone nel cortile di Westminster è riuscito a vedere l’attentatore. «Un uomo tarchiato, vestito di nero. Aveva qualcosa in mano, sembrava un bastone», ha raccontato Quentin Letts, che dopo aver assistito all’aggressione dell’agente ha visto «due uomini in borghese armati di pistola» che hanno prima intimato all’assalitore di fermarsi poi «gli hanno sparato due o tre colpi».

«Non mi sembrava vero», ha commentato il ministro per la Brexit David Davis, che si trovava all’interno di Westminster al momento dell’attentato. «Ho sentito gli spari e con le altre persone ci siamo buttati a terra».

In amichevole la Delta Informatica cede 1-3 al Südtirol Bolzano

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Dopo la preziosissima vittoria ottenuta domenica in campionato con la capolista Lardini Filottrano, la Delta Informatica Trentinoè tornata a calcare il parquet di Sanbàpolis questo pomeriggio per affrontare in un allenamento congiunto le altoatesine del Südtirol Bolzano, formazione militante in serie A1. Tante le indicazioni positive raccolte da Ivan Iosi, che soprattutto nel primo set ha potuto constatare nuovamente il positivo momento di salute della sua squadra, molto incisiva al servizio con Kijakova e Rebora e abile ad archiviare senza particolari affanni il primo set contro una squadra di categoria superiore mostrando un gioco concreto e convincente. Dal secondo parziale in avanti sono emerse le qualità tecniche e fisiche di Pincerato e compagne, che hanno conquistato le tre frazioni successive aggiudicandosi la sfida. Tre a uno il risultato finale in favore della compagine di mister Salvagni, trascinata al successo dalla brillante prestazione in posto-4 di Papa, autrice di 20 punti personali. In casa trentina da segnalare i 9 punti di Ramona Aricò e le buone prestazioni al centro della rete di Rebora e Fondriest, complessivamente a segno 15 volte. Da metà del terzo set in avanti Iosi ha mischiato le carte, dando spazio anche a Bortoli, Bogatec, Antonucci e Montesi.

DELTA INFORMATICA TRENTINO - SÜDTIROL BOLZANO 1-3

(25-16, 18-25, 16-25, 15-25)
DELTA INFORMATICA TRENTINO: Moncada 1, Aricò 9, Kijakova 6, Coppi 7, Fondriest 7, Rebora 8, Zardo (L); Antonucci 4, Bortoli 1, Bogatec 4, Montesi 0. All. Iosi
SÜDTIROL BOLZANO: Pincerato 2, Popovic Gamma 9, Bartsch 4, Papa 20, Bauer 5, Zambelli 6, Bruno (L); Spinello 0, Matuszkova 9, Ikic 12, Bertone 2. All. Salvagni
ARBITRI: Biancardi e Fellin di Trento
NOTE: Delta Informatica Trentino (2 ace, 7 muri, 9 errori in battuta, 14 errori di gioco), Südtirol Bolzano (10 ace, 10 muri, 10 errori in battuta, 19 errori di gioco)

Volley, test a Verona Diatec ko al tiebreak

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A tre giorni dalla seconda sfida di semifinale che la Diatec giocherà a Perugia contro la Sir Safety, i trentini sono andati a Verona per un test amichevole contro la squadra di Nikola Grbic.

Pur privi di Djuric, già costretto al forfait nella decisiva gara tre di quarti di finale persa con Modena, gli scaligeri hanno interpretato la gara col massimo impegno (in vista dei playoff 5) e hanno battuto i trentini per 3-2.

(27-25, 22-25, 19-25, 25-20, 20-18)
CALZEDONIA: Kovacevic 11, Anzani 10, Stern 15, Randazzo 8, Zingel 5, Baranowicz 1, Giovi (L); Lecat 3, Ferreira 13, Mengozzi 5, Paolucci 1. N.e. Frigo. All. Nikola Grbic.
DIATEC TRENTINO: Urnaut 17, Van de Voorde 3, Stokr 11, Lanza 10, Solé 9, Giannelli 3, Colaci (L); Nelli 7, Chiappa (L), Blasi, Mazzone T. 6, Mazzone D. 11, Burgsthaler 3. N.e. Antonov. All. Angelo Lorenzetti.
ARBITRI: Mischi e Menegatti di Verona.
DURATA SET:21’, 21’, 21’, 21’, 15’; tot. 1h e 39’.

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