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La sfida del Beppe Viola per crescere ancora Il prossimo invito è per il Barcellona

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Il presidente del comitato Benedetti garantisce che il prossimo anno ci potrebbe essere la cantera della società catalana nel torneo Under 17 internazionale di Arco

“Quando mi hanno offerto la presidenza del Trofeo Beppe Viola, ci ho riflettuto un po’. Mi ha fatto piacere, logico, ma sapevo sarebbe stato un bell’impegno… Poi mi sono fatto guidare dal cuore, dalla passionaccia che ho per lo sport e, da sempre, per il calcio. Alla fine ho detto sì e sono contento di averlo fatto. La prima esperienza è stata molto stancante ma mi sono divertito come un matto”. Marco Benedetti ha vinto la sua sfida: portare avanti la tradizione del più importante torneo di calcio in Italia a livello Under 17, rinnovandolo per dargli una prospettiva ancora più ampia.
 
Certe magie si realizzano così, spontaneamente. Il Trofeo Beppe Viola è uno di quegli eventi in cui la realtà riesce sempre a superare l’immaginazione. Come è stato per tanti anni con Franco Gioacchino Viola (solo un’omonimia con il giornalista alla cui memoria il torneo è dedicato), fiero condottiero della macchina organizzativa capace con un piccolo gruppo di volontari di portare avanti un impegno notevole, dando alla manifestazione un prestigio da tutti riconosciuto. Il suo successore, a ben vedere, aveva tutto da perdere, ma non si é preso paura.

“Franco è stato bravissimo ma non se la sentiva più di portare questo peso sulle spalle: ho provato ad essere alla sua altezza, con molta umiltà. I fatti sono lì e parlano da soli. Centinaia di migliaia di persone in Italia e nel mondo hanno visto in diretta i campioncini del Beppe Viola. Lo streaming live realizzato da PMG Sport, la società nostra partner che ha prodotto tutti gli incontri del torneo, è stato spettacolare ed importantissimo per promuovere il torneo, ma anche per dare ai tecnici strumenti di analisi e approfondimento che a questo livello sono ancora più importanti che tra i professionisti”, spiega Benedetti.

Problemi non sono mancati, ma alla fine le scelte si sono rivelate esatte. “Concentrare l’evento su quattro campi è stata una decisione felice e razionale. In futuro magari potremo alternare alcune sedi, ma la strada è questa. Abbiamo anche cercato di dare ai campi di gioco una veste più curata e professionale: ma chiaramente siamo solo all’inizio”.

Il “Beppe Viola” ha ottenuto spazi importanti sulla stampa nazionale, come e più di sempre: “Abbiamo avuto la presenza di giornalisti importanti ad Arco, che hanno partecipato anche a Calcerò, l’evento di approfondimento sul calcio giovanile. E’ un format su cui c’è da lavorare, ma che considero molto promettente”.

La sfida adesso è crescere ancora. “Il torneo ha l’esigenza di diventare ancora più internazionale e di richiamare altri grandi club. Il Partizan è stato una novità molto positiva, confidiamo presto di avere anche il Barcellona, quest’anno è mancato un soffio. Penso ad un torneo con sei top club stranieri e il meglio dei nostri, che hanno confermato i frutti del rinnovato impegno sui settori giovanili. Il bis dell’Atalanta non è un caso, ma un segno dei tempi. Chi lavora con impegno e serietà sui vivai, raccoglie. Ecco, è questo che noi vogliamo raggiungere: un torneo che esprima il meglio del meglio. Siamo sulla strada buona”, conclude Benedetti.


Volley, Civitanova ok passa ai playoff6

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Nessun problema per la Lube che stasera si è qualificata per i playoff6 di Champions ai danni dello Skra Belchatow grazie alla vittoria dei primi due set (26-24, 25-16)
vista la vittoria piena nella gara d'andata. Poi la partita è proseguita alla stragua di un'amichevole.

Passano ai playoff6 anche il Belogorie Belgorod (3-1 ai polacchi dello Zaksa) e lo Zenit Kazan (3-0 al Roeselare).
Ieri intanto si erano già qualificate la Dinamo Mosca (3-0 all’Izmir) e il Recycling Berlino di Roberto Serniotti che ha superato al Golden set il Bbsk Istanbul.
Modena gioca domani contro il Resovia.

Volley, Ngapeth firma con Modena fino al 2020

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Il primo colpo di Catia Pedrini, presidentessa di Modena Volley è il rinnovo di contratto con Earvin Ngapeth, che ha firmato un prolungamento che lo lega alla società sino al 2020.

Volley, Russell scaviglia contro Trento non c'è

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Ci sarà un problema in più, sabato, in gara 2 di semifinale per la Sir Safety Conad Perugia. L’avversaria della Diatec trentino dovrà fare i conti con l’assenza dello schiacciatore statunitense Aaron Russell, che nell’allenamento di martedì ha subito una brutta distrosione alla caviglia. Resterà fuori per qualche settimana: è a rischio la sua partecipazione alle final four di Champion League.

Al via i campionati di tennis di serie A2 e serie B In campo Ct Rovereto e i due Ct Trento

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Domenica gli esordi di Rovereto a Piacenza, i trentini maschi a Saluzzo e le ragazze in piazza Venezia contro Bassano

La serie A nel mirino. Toccherà a Rovereto e Trento aprire la stagione dei campionati a squadre, che prenderà il via ufficialmente domenica 26 marzo con i tornei di serie A2 e serie B. Dopo la promozione sfiorata un anno fa, il Ct Rovereto si riaffaccia sulla scena della A2 con una formazione profondamente rinnovata, ma con l’intenzione di ritagliarsi ancora una parte da protagonista. Si è chiuso un ciclo alla Baldresca, lungo è fortunato, Giacomo Oradini ha fatto le valigie per trasferirsi a Milano, il colosso Johannes Ager e Thomas Holzer si sono accasati con il Ct Bolzano, dove giocheranno la serie B insieme all’ex Trento Joy Vigani. I trentini hanno dovuto quindi fare di necessità virtù, e puntare sul vivaio, come impongono le nuove regole. I giovani ci sono e stanno crescendo, a cominciare dal friulano Nicola Vidal, diciotto anni appena compiuti, recente vincitore del suo primo titolo Itf Junior in Polonia, uno dei ragazzi che ha compiuto i progressi più significativi, insieme a Mattia Lotti, salito quest’anno a 2.5, e a Nicholas Segarizzi. Dei due Stoppini, solo Andrea figura in rosa, a Luca è destinato il ruolo importante di capitano non giocatore. Per mantenere alto il profilo, il circolo del presidente Giorgio Trentini ha ingaggiato un paio di professionisti a gettone che potrebbero tornare decisamente utili nel caso in cui il Club si ritrovasse a lottare per i play-off. Due autentici corazzieri viste le caratteristiche fisiche: il francese Romain Jouan, 31enne di Landerneau, attualmente numero 464 delle classifiche Atp, ma con un best ranking da 209 raggiunto nel 2012, un metro e ottantatré di altezza, specialista del veloce, e il belga Joran Vliegen, mancino di un metro e novanta, numero 646 al mondo, dettaglio non trascurabile un ottimo doppista (è numero 166).

 
LE AVVERSARIE DEL ROVERETO – Inserito nel girone 1, il Rovereto esordirà in terra emiliana sui campi al coperto della Società Canottieri Nino Bixio di Piacenza, contro una delle formazioni più complete del lotto, guidata dal talentuoso maestro di casa Gianluca Beghi, 2.1 classe 1991, conosciuto anche per essere stato lo sparring partner di Camila Giorgi. Oltre a Beghi, tra gli emiliani figura pure il 30enne 2.3 Mauro Bosio, a lungo al vertice della seconda. Dopo il turno di riposo i roveretani se la vedranno alla Baldresca con un’altra compagine compatta e attrezzata, il Ct Bologna che schiera tre giocatori di classifica 2.2, Fabio Mercuri, Luca Pancaldi e Marco Pedrini. Sicuramente due esami probanti i primi, che potranno dire molto sulle possibilità in chiave play-off dei trentini attesi la domenica successiva sulla terra rossa del Tennis Comunali Vicenza, una delle compagini più quotate del gruppo. I veneti dispongono di due elementi di spessore, come il 28enne croato Kristijan Mesaros, numero 229 Atp, e il talentuoso ventenne Francisco “Panchito” Bahamonde, argentivo nativo di Mendoza, recentemente naturalizzato italiano, numero 540 al mondo. Accanto a questi ci sono l’intramontabile ascolano Simone Vagnozzi, ex numero 161, classe 1983, e il promettente 2.4 vicentino Gabriele Bosio, 17 anni a novembre. Gli avversari più tosti presumibilmente il Rovereto se li troverà di fronte nelle ultime due giornate, con il vantaggio del fattore campo, visto che si giocherà per due domenica di fila alla Baldresca. In arrivo il Tc Siracusa del veterano 2.1 Alessio Di Mauro e del 18enne 2.4 Alessandro Ingarao, e lo Sporting Club Selva Alta di Vigevano, che sfoggia una rosa piuttosto lunga e ben quattro giocatori di prima categoria, il milanese Alessandro Bega, recente semifinalista all’Itf dell’Ata, e tre veterani che hanno masticato a lungo il grande tennis: il 36enne tedesco Micheal Berrer, numero 42 al mondo nel 2010, quando riuscì a raggiungere il terzo turno al Roland Garros, Daniel Munoz De La Nava Rodriguez, spagnolo di Madrid, classe 1982, sceso al numero 536 dopo essersi arrampicato al numero 68 nel febbraio del 2016, e il 36enne ceco Jaroslav Pospisil, ex numero 103 nel 2011. Senza dimenticare il 27enne 2.1 bustocco Roberto Marcora e il 2.2 Filippo Baldi, quest’ultimo prodotto del vivaio. A Vigevano si sono fatte le cose in grande insomma, con un solo obiettivo: il ritorno in serie A1. Prima della doppia sfida con Siracusa e Vigevano, il Rovereto sarà in Friuli, sui campi del Tc Triestino, l’avversario che fa meno paura, potendo contare su un paio appena di giocatori di rango, il 2.2 Luca Giacomini, e il 17enne 2.5 Guido Marson.

 
TRENTINE NELLA A2 FEMMINILE – Dopo aver difeso nella passata stagione i colori del Plebiscito Padova, insieme a Sara Eccel e Viola Cioffi, Deborah Chiesa sarà nuovamente sul palcoscenico della serie A2, stavolta con la maglia della Canottieri Casale. Società ambiziosa, guidata dalla 24enne rumena di Bucarest Cristina Dinu, numero 262 al mondo. In lista oltre a Debby e alla Dima ci sono altre tre 2.2, la slovacca Michaela Honcova, la russa Irina Smirnova e Giulia Gabba. Tra le avversarie più accreditate del girone, manco a dirlo, ci sono proprio le patavine che hanno inserito in lista altre due tenniste trentine, Angelica Moratelli e la giovanissima Melania Delai, classe 2002, al fianco della esperta russa, nazionalizzata francese, Youlia Anne Fedossov, classe 1988, ex numero 107 al mondo nel 2007, e della 2.4 Chiara Mendo. Casale parte comunque favorito nella corsa ai play off, anche se dovrà guardarsi nel girone dal Ct Siena della 32enne francese Laura Pous Tiò, salita al numero 72 delle graduatorie Wta nel 2012, dal Ct Palermo della promettente Federica Bilardo, e dalle baresi del Rocco Polimeni, che possono fare pieno affidamento sulla 26enne 2.1 cosentina Lara Meccico e sulla 2.2 Lisa Sabino. Il derby “trentino” tra Casale e Padova si giocherà il 24 aprile in Piemonte.
REGOLAMENTO - Alla serie A2 maschile sono state iscritte 28 squadre divise in quattro gironi da sette squadre ciascuno. Le prime classificate di ogni girone, disputano un incontro con formula andata e ritorno per la promozione in A1 contro le vincenti tra le seconde e le terze classificate. Le quarte classificate giocano contro le quinte per la permanenza in serie A2, le perdenti di questo incontro giocano contro le seste classificate del girone, con formula andata e ritorno per determinare la permanenza in serie A2. Le settime classificate retrocedono direttamente alla serie inferiore. I tabelloni si concludono con le promozioni e le retrocessioni, senza disputa di ulteriori incontri. 
CALENDARIO – Queste le giornate di gara della Fase a gironi: 26 marzo, 2, 9, 23, 30 aprile; 21, 28 maggio. La Fase a tabellone, con play out e play off, si giocherà il 4 giugno; 11-18 giugno. L'orario di inizio degli incontri è fissato per le ore 10,00.

 

DOPPIO CT TRENTO AL VIA DELLA SERIE B - La A2 sta rischiando di trasformarsi in un’autentica ossessione in piazza Venezia. La squadra maschile continua a maledire i play-off, un sortilegio che non si è infranto nemmeno al terzo assalto consecutivo. La A è svanita anche un anno fa proprio sotto lo striscione del traguardo. Nel 2014 e nel 2015 erano state le squadre dello stretto, Circolo della Vela e del Tennis di Messina e Rocco Polimeni Reggio Calabria, a strappare di mano la promozione al Ct Trento, stavolta è toccato a un’altra siciliana, il Ct Siracusa fare festa. Le nuove regole, che impongono di schierare almeno due giocatori del vivaio di età inferiore a 30 anni, restituiscono qualche chance in più al team del presidente Stefano Sembenotti, che non ha rinunciato a tesserare un giocatore di caratura, il 24enne spagnolo di Alicante Carlos Boluda-Purkiss (foto sopra), numero 502 delle graduatorie Atp, ex promessa del tennis iberico, tanto da guadagnarsi l'appellativo di ‘nuovo Nadal’. Appellativo che si è rivelato in realtà una zavorra pesantissima, tanto da frenarne il cammino verso l'alto, tra infortuni e dubbi. Per mano di Oscar Burrieza, Carlos sta cercando la sua strada, intanto sarà chiamato ad affiancare il gruppo di talenti affinati in casa, Alexander Weis, Michelangelo Endrizzi, Eugenio Candioli, Alessandro Dagnoli Pietro Biscaglia. Dall’Ata sono arrivati anche i fratelli Gianluca e Pietro Pecoraro che andranno a irrobustire una rosa ricca di talento, nella quale ritroviamo pure l’altoatesino Matthias Wolf e il valtellinese Sasha Rampazzo, che ricoprirà il ruolo di capitano. 
Ha tutte le carte in regola per recitare una parte importante anche la squadra femminile di piazza Venezia, ambizioni certificate dalla conferma della 22enne bulgara Viktoriya Tomova, salita in prima categoria, dopo un 2016 davvero brillante che l’ha vista conquistare altri quattro titoli Itf, tra cui il 50mila dollari di Szeged, in Ungheria, e arrampicarsi al numero 149 delle graduatorie mondiali. Le speranze delle nostre sono poi appuntate sulla 18enne Monica Cappelletti, che sta recuperando condizione e fiducia dopo il lungo stop per infortunio, mentre via Rovereto è approdata un’altra giovane tennista emergente, la 2.4 mestrina Alessia Dario. Il gruppo è quindi completato dalla 2.5 piemontese Sofia Ragona e dalle tenniste di casa, Giulia Maistrelli e Lucrezia Maffei.

LE AVVERSARIE DEI MASCHI – Infilato nel girone 6, il Trento debutterà in Piemonte, sui campi in moquette del Tc Saluzzo, un avversario che non può certo spaventare i nostri, poco attrezzato com’è per la categoria, con due buoni singolaristi, i 2.5 Antonio Gramaglia e Federico Eggmann, ma solo qualche terza a completare la rosa, tra cui il 14enne 3.2 Andrea Sandrone. Il debutto in casa sette giorni più tardi sarà con i friulani del Tennis Corno di Moruzzo, altra formazione decisamente alla portata, con un paio di giocatori di spessore come il 2.1 croato Dino Marcan e il 2.3 Andrea Fava, ma senza valide alternative intorno. Carica di insidie la trasferta sul veloce del Tennis Anzio, team di buon livello, guidato dai 2.4 Francesco Piccari ed Edoardo Zecchinelli. Con ogni probabilità il primo vero esame per le mire dei trentini sarà quello in programma la quarta giornata, sul “rosso” di piazza Venezia, quando si presenterà lo Sporting Club 2001 Vittorio Veneto, squadra che ha qualità ed esperienza, ovvero un solido numero uno come il 24enne rumeno Andrei Dragos Dima, numero 304 al mondo, e una coppia di vecchi marpioni, entrambi 2.4, Massimo Ocera, classe 1982, e Luca Serena, classe 1980, quest’ultimo campione italiano over 35 in carica. I rivali più accreditati nella corsa alle finali il Trento li troverà in coda al girone, lo Sporting Club Montecatini del 2.2 Andrea Petracchini e del 2.4 Leonardo Braccini, e soprattutto il Tc Ambrosiano Milano che ha in lista due nomi piuttosto noti dalle nostre parti, quello del 2.1 croato Viktor Galovic, dominatore degli ultimi Open di Capodanno all’Ata e a Trento, e quello del 2.2 roveretano Giacomo Oradini. Chissà che non sia la sfida decisiva per il primo posto nel girone, molto importante, se si tiene conto dello spessore degli avversari che si potrebbero incrociare nei play-off, uno su tutti il Tc Italia di Walter Trusendi e Matteo Marrai.

 
LE RIVALI DEL TRENTO IN ROSA - Le ragazze del Ct Trento sono finite nel girone 2, il debutto sarà in piazza Venezia con il Tennis Bassano, compagine sicuramente abbordabile, con una sola giocatrice di livello, la 2.5 Laura Spataro. Poi la trasferta in terra toscana sui campi del Tennis Bisenzio della 2.4 Giulia Ferrari, quindi di nuovo in casa con le romane del Ct Eur, altra rivale alla portata, che ha cercato di rinforzarsi con l’innesto della 24enne maiorchina Yvonne Cavalle-Reimers, numero 620 delle graduatorie mondiali. Alla quarta giornata l’impegno più difficile con le bresciane del Tc Lumezzane, le più equipaggiate per puntare in alto, potendo disporre di due giovani toste come la 18enne svizzera Ylena In-Albon e la talentuosa Giorgia Brescia, classe 1996, tennista quadrumane che ha da poco toccato il suo best ranking issandosi al numero 311 Wta. Non male anche la terza singolarista, la 2.4 Giulia Sussarello. Un gradino sotto le altre due squadre inserite nel raggruppamento: il Ct Albinea, che ha una sola seconda in lista, la giovane 2.5 di origine americana Nicole Pafundi, e il Tc Palermo 3 della 2.4 Miriana Tona e delle sorelle Eleonora e Giuliana Liga, 2.5 la prima, 2.8 la seconda. 
REGOLAMENTO - Alla serie B maschile sono state iscritte 56 squadre divise in otto gironi da sette squadre ciascuno. Le prime classificate di ogni girone, disputano un incontro con formula andata e ritorno per la promozione in A2 contro le vincenti tra le seconde e le terze classificate. Le quarte classificate giocano contro le quinte per la permanenza in serie B* le perdenti di questo incontro giocano contro le seste classificate del girone, con formula andata e ritorno per determinare la permanenza in serie B. Le settime classificate retrocedono direttamente alla serie C. I tabelloni si concludono con le promozioni e le retrocessioni, senza disputa di ulteriori incontri. 
Alla serie B femminile sono state iscritte 28 squadre divise in quattro gironi da sette squadre. Le prime classificate di ogni girone, disputano un incontro con formula andata e ritorno per la promozione in A2 contro le vincenti tra le seconde e le terze classificate. Le quarte classificate giocano contro le quinte per la permanenza in serie B* le perdenti di questo incontro giocano contro le seste classificate del girone, con formula andata e ritorno per determinare la permanenza in serie B. Le settime classificate retrocedono direttamente alla serie C.
CALENDARIO – Queste le giornate di gara della Fase a gironi: 26 marzo, 2, 9, 23, 30 aprile; 21, 28 maggio. La Fase a tabellone, con play out e play off, si giocherà il 4 giugno; 11-18 giugno. L'orario di inizio degli incontri è fissato per le ore 10,00.

È morto Tomas Milian Era nato a Cuba nel '33

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È morto ieri a Miami, Tomas Milian nome d’arte di Tomas Quintin Rodriguez Milian.

L’attore era nato a Cuba, a L’Avana, il 3 marzo 1933.

Viveva da molti anni negli Usa ma era noto sopratutto in Italia dove, nonostante avesse lavorato con autori come Lattuada, Visconti o Maselli, era soprattutto per la sua partecipazione in western e nei film polizieschi dove impersonava l’ispettore Nico Giraldi e il poco onesto quanto romanissimo Sergio Marazzi, detto «Er Monnezza».

Clicca QUIper vedere la videointervista

La passione secondo Tinto Brass: il regista presenta 'La Chiave' su Cielo

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Il 26 marzo Cielo festeggia l’84° compleanno di Tinto Brass con La passione secondo Tinto, una speciale rassegna cinematografica dedicata al maestro dell’eros. La rassegna si apre domenica 26 marzo con un doppio appuntamento speciale per il compleanno del regista. In prima serata va in onda La Chiave (1983), con interprete protagonista la conturbante Stefania Sandrelli e a seguire, in prima visione assoluta, Istintobrass, documentario di Massimiliano Zanin del 2013 dedicato al regista e presentato fuori concorso alla 70ª Mostra internazionale del Cinema di Venezia.

In Vallagarina nascerà la Quercia volley

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Mettere assieme le società della Vallagarina per un progetto che punti allo sviluppo della pallavolo locale per far crescere il movimento della zona, partendo dal minivollyey per arrivare alla serie B. Con questo auspicio venerdì prossimo alle cantine Marzadro di Nogaredo verrà ufficialmente presentata la nuova Quercia volley.

Non sarà l’ennesima società di pallavolo che insiste sul territorio del Basso Trentino, bensì una «holding» - se vogliamo utilizzare un termine caro a chi si occupa di business - che coordinerà l’attività dei sodalizi già operanti da Besenello ad Avio. Del nuovo contenitore faranno parte fin da subito Volano volley (che gioca in B2 femminile), Pallavolo Lizzana (anch’essa in B2 femminile), Pallavolo Rovereto (serie C) e Bassa Vallagarina volley (D), ma le porte saranno aperte anche alle società minori.

Come detto non si tratta di una «fusione a freddo», ma del progetto di costituire una società-madre che stia sopra e che si preoccupi di supportare l’attività delle varie squadre in diversi aspetti. Per esempio mettendo a fattor comune i percorsi formativi per gli allenatori, i dirigenti, gli accompagnatori, organizzando una sorta di «centrale unica» degli acquisti per abbattere i costi, mettendo in piedi un supporto amministrativo e legale e individuando una sorta di direttore tecnico con il compito di far sì che tutte le società viaggino sulla stessa lunghezza d’onda per quanto riguarda la crescita tecnico-atletica delle ragazze e dei ragazzi tesserati.

Implicito il fatto che, oltre a ottimizzare i costi, il progetto potrà dare vantaggi in termini di appettibilità verso gli sponsor privati. Chiaro che l’obiettivo a lungo andare è quello di avere un un «marchio» unico (Quercia volley) che sia conosciuto e di riferimento per tutto il volley lagarino, ma senza anticipare troppo le cose fondendo subito le quattro realtà con il rischio di perdere la tradizione e i valori che ognuna di esse incarna. L’intuizione non è nuova visto che - stando al contesto locale, pur se in un altro sport - si tratta di un modello simile a quello che scelsero nel 1995 Dolomiti basket Trento e Pallacanestro Villazzano per far nascere l’Aquila basket. Una scommessa che, 22 anni dopo, può dirsi completamente vinta.

Il primo cda della nuova Quercia volley sarà composto dai presidenti delle quattro società attuali: Roberto Della Valentina (Rovereto), Paolo Muraro (Volano), Nerio Simoncelli (Lizzana) e Stefano Zanasi (Bassa Vallagarina). Ad essi si affiancheranno esperti di volley ma anche di gestione d’azienda come garanti del progetto.

È presto per fare pronostici, ma è certo che per l’anno prossimo le società manterranno le loro prime squadre nei campionati d’appartenenza; a livello giovanile un poco per volta si comincerà un percorso che da un lato permetta la crescita e la valorizzazione dei migliori talenti, ma che dall’altro consenta a tutti i tesserati di continuare a praticare la pallavolo.


Bernardi e Santangelo Candidati per il Coni

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Alla scadenza del termine per le candidature degli atleti e dei tecnici in vista del completamento del Consiglio Nazionale Elettivo del Coni, hanno presentato ufficialmente la loro candidatura le seguenti persone. Atleti (9 posti disponibili): Margherita Granbassi (Scherma), Alessandro Lambruschini (Triathlon), Raffaello Leonardo (Canottaggio), Valentina Marchei (Pattinaggio su Ghiaccio), Raffaella Masciadri (Pallacanestro), Carlo Molfetta (Taekwondo), Daniele Molmenti (Canoa), Giovanni Pellielo (Tiro a Volo), Kelum Asanka Perera (Cricket), Simone Perrotta (Calcio), Silvia Pitton (Danza Sportiva), Giulia Quintavalle (Judo), Silvia Salis (Atletica), la fiemmese Mara Santangelo campionessa di doppio al Roland Garros e vincitrice della Federation Cup (Tennis), Alfredo Versace (Bridge). Tecnici (4 posti disponibili): Orazio Arancio (Rugby), Paolo Romano Barbera (Vela), il trentino «mister secolo» Lorenzo Bernardi (nella foto, pallavolo), Alessandro Campagna (Pallanuoto), Daniela Isetti (Ciclismo), Emanuela Maccarani (Ginnastica), Michele Marrone (Judo), Giovanni Medugno (Bridge), Daniele Molmenti (Canoa), Claudio Pica (Bowling).

Le Assemblee Elettive per gli atleti e per i tecnici si svolgeranno lunedì 10 aprile nell’Aula Magna del Centro di Preparazione Olimpica «Giulio Onesti» all’Acqua Acetosa. L’assemblea degli atleti è convocata in prima convocazione alle ore 9.30 ed in seconda alle 10.30. L’assemblea dei tecnici è convocata alle 16.

Salto con gli sci entusiasmante Collaredo e Insam da record

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Cadono record italiani a pioggia sul trampolino HS225 di Planica, dove è cominciato con le qualificazioni l’ultimo fine settimana di Coppa del mondo di salto.

Ad aprire le danze è stato Sebastian Colloredo nel corso dell’allenamento ufficiale, in cui ha raggiunto i 221 metri che battevano il precedente primato realizzato da Alex Insam pochi giorni fa sul trampolino di Vikersund.

Pochi minuti dopo, nel corso della qualificazione ufficiale, Insam si è ripreso il primato che gli era stato sottratto dal friulano atterrando addirittura a 230,5 metri, una distanza pazzesca che gli è valsa naturalmente un facile passaggio al turno successivo con la quarta misura complessiva.

La marijuana in casa Trentenne denunciato

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Un trentenne di Lasa, un paesino della Val Venosta, è stato denunciato dai Carabinieri che hanno trovato a casa sua una piccola coltivazione di marijuana.

I militari dell'Arma, nel corso di una perquisizione, hanno trovato una quindicina di piantine in piena crescita.

I Carabinieri hanno poi scoperto altri 300 grammi di marijuana già essiccata.

Cibo vegano all'asilo: un diritto Il Tar condanna il Comune

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Un comune non può rifiutare senza motivazione di servire un pasto vegano ad un bambino dell’asilo qualora i genitori lo abbiano richiesto.

È questa la decisione presa dal Tar di Bolzano, accogliendo il ricorso di una madre. La vicenda aveva preso il via a settembre dell’anno scorso, quando la madre, compilando la domanda di iscrizione del figliolo ad un asilo di Merano, aveva barrato la casella della dieta speciale «menu senza carne e pesce», allegando poi anche una nota di un pediatra che consigliava di escludere dalla dieta anche uova, latte e derivati perché - così scriveva il medico - «potrebbero avere effetti non favorevoli», dato che il piccolo seguiva una dieta vegana sin dalla nascita.

Il comune aveva risposto, semplicemente, che questo trattamento alimentare non era previsto e la madre aveva presentato ricorso.

Il collegio, presieduto da Terenzio Del Gaudio, ha stabilito la carenza di motivazione da parte del comune, osservando inoltre che le disposizioni ministeriali prevedono che «vanno assicurate anche adeguate sostituzioni di alimenti correlate a ragioni etico-religiose o culturali».

Nuovi padri crescono Non chiamateli «mammi»

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Tenero, affettuoso, giocherellone, a volte un pò disorientato ma bravissimo a cambiare pannolini, cucinare pappe e cantare ninne-nanne. Però, per piacere, non chiamatelo «mammo», che suona come «un genitore surrogato, una parodia della madre, una brutta copia materna», mentre lui ha un modo tutto suo, e tutto nuovo, di fare il genitore.

«Lui» è il padre dei nostri tempi, così come lo disegna il primo Rapporto sulla paternità in Italia, presentato oggi a Roma ed elaborato dall’Istituto di studi sulla paternità (Isp) e dal Dipartimento Scienze della Formazione dell’Università Roma3.

Una «fotografia» dei nuovi padri che prende in esame alcuni aspetti emergenti della paternità. Una «rivoluzione storica» - come l’ha definita Maurizio Quilici, presidente dell’Isp - che oggi mostra caratteri assolutamente inediti. Un esempio? In nove parti su dieci tra quelli dove c’è una persona di fiducia ad assistere la partoriente, questa funzione è svolta dai padri: 91,83% la media nazionale, ma con una forbice molto marcata tra le regioni, visto che si va dal 97,92% della provincia autonoma di Bolzano al 57,69% della Campania.

Dove i padri segnano il passo è nella condivisione dei lavori domestici: funzionano come padri (cresce ogni anno il tempo che dedicano ai figli), un pò meno come compagni (dopo la giornata di lavoro in ufficio o in cantiere).

La maggiore asimmetria - ha osservato Linda Laura Sabbadini, statistica sociale - si riscontra al Sud, dove il lavoro domestico è svolto per il 74% dalle donne, che vi dedicano giornalmente 3 ore contro i 57 minuti dei partner. Tuttavia, «i segnali dello svilupparsi di una nuova paternità ci sono».

Aumenta infatti la quota di lavoratori maschi che usufruisce dei congedi di paternità, introdotti da pochi anni in Italia: si è passati dal 13% del 2014 a un più sostanzioso 20%.
 
Marco Deriu, sociologo dell’Università di Parma, dice che i padri di oggi sono «esploratori» e al termine della loro ricerca c’è la scommessa di una paternità responsabile, capace di coniugare «dolcezza e risolutezza, tenerezza e capacità di conflitto».

Defibrillatori presto obbligatori Un incontro per capire di più

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A quasi quattro anni dalla sua promulgazione, il Decreto Legge Balduzzi, diventato legge ordinaria, che impone a società e associazioni sportive dilettantistiche di dotarsi di un defibrillatore, sta per entrare in vigore in ogni sua parte. La data fissata dal legislatore è quella dell'1 luglio 2017: da quel giorno ogni sodalizio impegnato in attività attività sportive che richiedono un significativo impegno cardiocircolatorio dovrà dotarsi di un defibrillatore semiautomatico, un apparecchio che in alcuni casi, se usato in tempi rapidi, può salvare la vita ad una persona vittima di arresto cardiocircolatorio.

Per fornire ai tanti soggetti interessati a questo argomento, soprattutto dirigenti di associazioni sportive e amministratori pubblici, un quadro completo della situazione, Farbis, un'azienda trentina che ha creato una tecnologia in grado di monitorare e mappare i defibrillatori presenti sul territorio, ha organizzato un incontro in programma domani pomeriggio alle ore 18 presso lo Studentato Universitario di Trento (Nest), al quale prenderanno parte, in veste di relatori, il direttore dell'Unità operativa di Trentino Emergenza Oliviero Valoti, l'avvocato Francesco Alberti e l'ingegner Pierluigi Roberti del Dipartimento di Ingegneria e Scienza dell'Informazione dell'Università di Trento. Ciascuno analizzerà le problematiche legate a questo tema da un'angolazione diversa, contribuendo a fornire un quadro esaustivo della situazione e a chiarire molti dubbi.

Toros Locos, pugno all'arbitro Costa la squalifica - il video

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Due giorni di prognosi per un pugno preso da un giocatore. A fare le spse della sfuriata in una partita di calcio a 5 è stato l’arbitro.

Parliamo di serie C2, di una partita disputata venerdì scorso nella palestra di Tuenno. Il giocatore dei Toros Locos, come un toro si è scagliato contro l’arbitro, colpevole di averlo espulso dopo due falli.

Si trattava di una sfida salvezza tra Toros Locos e Ischia (squadre rispettivamente terzultima e penultima, distanziate da un punto).

Dopo il giallo è arrivato il rosso ed è stato come sventolare un drappo davanti agli occhi.

Sconfitta a tavolino per la squadra e una tac per l’arbitro, studente di 24 anni.

Il giudice sportivo ha deciso: perdita della gara per 6 a 0 e squalifica del giocatore Sebastiano Zanolini, fino al 23 dicembre 2019. Tutti i dettagli sull'Adige in edicola

Ecco il video dell'aggressione:

 


Incendio in una stanza di ospedale nel vicentino, un morto

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Un paziente di 63 anni è morto in seguito a un incendio divampato nella stanza dove era ricoverato nel reparto di psichiatria all'ospedale di Santorso, nel vicentino. Il corpo è stato trovato dai vigili del fuoco intervenuti per spegnere le fiamme. Il reparto è stato evacuato a titolo precauzionale. Sul posto anche i carabinieri per gli accertamenti del caso. 

I vigili del fuoco di Schio hanno spento l'incendio della stanza e portato fuori l'uomo, già privo di vita. Sono stati sgomberati per un paio di ore a titolo precauzionale anche i reparti sovrastanti per consentire la sistemazione del sistema di ventilazione.

La Provincia stanzia 11 milioni per le scuole paritarie

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La giunta trentina, su proposta del governatore Ugo Rossi, ha stanziato 11.082.000 euro a favore delle scuole paritarie per l’esercizio 2017. In particolare sono stati previsti 200.000 euro in più di contributi, rispetto all’anno precedente, per il sostegno degli studenti con bisogni educativi speciali.

«Le scuole paritarie sono un tassello importante del sistema educativo trentino - ha affermato Rossi - e per questo la Provincia ne sostiene il funzionamento, in continuità con quanto fatto negli anni passati e secondo le modalità stabilite dalla legge provinciale».

Nell’anno scolastico in corso il numero di studenti iscritti alle scuole paritarie del Trentino è pari a 3.428, sostanzialmente stabile rispetto all’anno precedente, dove si attestava a 3.464, con un costo medio per iscritto di circa 3.300 euro all’anno.

Craft: «Dobbiamo tornare ad alzare l'intensità in difesa»

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In un campionato così equilibrato, in cui tutte le squadre sono ancora in lotta per traguardi importanti, non esistono gare dal pronostico chiuso. Per questo Dolomiti Energia Trentino - Consultinvest Pesaro, in programma domenica alle 18.15 al PalaTrento, sarà un match assai più insidioso per i bianconeri (26 punti, quinto posto) di quanto la classifica del team pesarese (14 punti, quindicesimo posto) non lasci intendere.

«Domenica troveremo una Consultinvest assetata di sangue, alla disperata caccia di punti che le permettano di guadagnarsi la salvezza. Il fatto che a Pesaro si parli molto del confronto diretto della settimana successiva contro Cremona non deve trarci in inganno: credo infatti ci sia molta pretattica in questo e che in realtà per loro la gara di Trento rappresenti un’occasione importantissima» spiega Vincenzo Cavazzana, vice di Maurizio Buscaglia.

«Dovremo quindi essere bravi a affrontarla nel modo giusto. Pesaro è un team che vale più di quanto non dica la sua classifica, e ha modificato ulteriormente il proprio roster, inserendo con Clarke un giocatore che, come abbiamo visto l’anno passato quando lo abbiamo affrontato con la maglia di Bonn, ha punti nelle mani e un ottimo tiro da tre punti. Con lui i biancorossi sono andati a completare una batteria di esterni già forte di una scelta NBA come Marcus Thornton, e di Jeremy Hazell, altro realizzatore arrivato a stagione in corso per dare ulteriore pericolosità offensiva a un team che, non scordiamocelo, ha il suo primo terminale offensivo nel lungo Jarrod Jones, che ora viene schierato spesso da quattro per dare spazio a un centro di grandi potenzialità come Nnoko. Per evitare di soffrire la taglia dei loro lunghi dovremo essere bravi a tenere alta la pressione difensiva sui loro esterni, non abbassando così eccessivamente il nostro baricentro».

Dal canto suo Aaron Craft, ammette che «la difesa è un po’ calata nelle ultime settimane, e sappiamo di dover tornare ad alzare la pressione sul perimetro per poter essere competitivi nel finale di stagione». Il playmaker ex Ohio State aggiunge però che «nelle ultime settimane però è cresciuto molto anche il rendimento del nostro attacco, e questo è fondamentale perché in partite come quella della settimana scorsa abbiamo dimostrato di saper vincere anche senza essere perfetti nella nostra metà campo. La nostra bravura, ora, dovrà essere di riuscire a confermare la nostra crescita offensiva recuperando l’identità difensiva attorno alla quale questa squadra è stata costruita».

Sui punti deboli dell’Aquila (attacco contro la zona e la difesa contro i lunghi spalle a canestro) spiega: «Le zone e le difese tattiche ci hanno creato qualche problema, è vero, però abbiamo lavorato tanto con il coaching staff per muovere più rapidamente il pallone ed essere più veloci ad adattarci ai cambi di difesa avversari. Se le squadre che affronteremo vorranno insistere con queste scelte, penso saremo pronti a leggerle e reagire di conseguenza. Per quanto concerne il gioco spalle a canestro nessuna sorpresa: siamo una squadra undersize, è nell’ordine delle cose che gli avversari vogliano provare a sfruttare questo nostro limite, ma direi che finora siamo riusciti a gestire bene queste situazioni creando agli avversari almeno altrettanti problemi con la nostra rapidità».

Pesi, transessuale donna domina torneo in Australia

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Prima si faceva chiamare Gavin e ora Laurel: fatto sta che la Hubbardè la prima donna transessuale a vincere una gara internazionale di sollevamento pesi. È accaduto qualche giorno fa in Australia nella categoria +90 kg che ha visto la 39enne neozelandese salire sul gradino più alto del podio, innescando soprattutto una serie di reazioni, pro e contro, per la sua presunta superiorità fisica rispetto alle rivali.

Lauren è riuscita a sollevare un totale di 268 chili tra slancio e strappo, superando la seconda classificata, Iuniarra Sipaia, di ben 19 chili. La terza classificata, Kaitlyn Fassina (223 kg) è lontana 45 chili.

«Se fossi nella sua categoria, non mi sentirei di competere ad armi pari», ha chiosato la plurimedagliata australiana Deborah Acason. Di diverso avviso il punto di vista di Tracey Lambrechs, oro ai Giochi del Commonwealth 2014: «Sono felice che lei sia diventata una donna, non ho alcun problema per questo. Ognuno di noi deve fare nella vita ciò che lo rende felice».

La Hubbard ha superato tutti i test di testosterone a cui si è sottoposta nell’ultimo anno e per questo ha ottenuto il via libera dal Cio per partecipare a queste competizioni. «Dobbiamo seguire la politica del Comitato Olimpico Internazionale e della Federazione Internazionale di Pesistica che non riconoscono in alcun modo l’identità di genere di un atleta che non è maschio o femmina, non esiste la categoria di transgender», ha detto il presidente della Federazione neozelandese, Garry Marshall.

Con questa vittoria, tra l’altro, la Hubbard si candida a rappresentare la Nuova Zelanda ai Giochi del Commonwealth nel 2018.

Il traffico torna a crescere in A22 dopo gli anni della crisi: + 4%

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Il bilancio 2016 dell’Autostrada del Brennero chiude con un utile netto di esercizio di 71,7 milioni di euro, leggermente in calo rispetto al 2015 (76,3 milioni). Nel 2016 la società ha effettuato investimenti per 18 milioni di euro e manutenzioni per 40 milioni.

I dati emergono dal progetto di Bilancio 2016 approvato oggi dal cda di Autobrennero.

L’area relativa ai ricavi della gestione evidenzia un incremento pari a 12,6 milioni di euro; il valore totale dei ricavi conseguiti nel 2016 è stato di 331,1 milioni.

La variazione positiva è derivante principalmente dagli introiti da pedaggio derivanti da un aumento del traffico. Il pedaggio autostradale nel 2016 è rimasto invariato rispetto l’anno precedente. I costi della produzione sostenuti nel 2016 hanno subito un incremento dell’1,4% (raggiungendo il valore di 161,8 milioni) dovuto principalmente ad acquisti, servizi e costi del personale.

Nel 2016 il traffico lungo l’Autostrada del Brennero è cresciuto del 4,10%, con una tendenza già rilevata nel 2015 dopo anni di dati negativi dovuti alla crisi economica.

I livelli di traffico raggiunti lo scorso anno - osserva la società - sono la risultante dell’incremento dei veicoli per chilometro registrato sia tra i quelli leggeri (+3,5%) che tra quelli pesanti (+5,6%).

Sempre nel 2016 il tasso di incidentalità globale ha raggiunto il valore di 19,5, sostanzialmente in linea con il dato del 2015, minimo storico di Autostrada del Brennero.

I dati sono contenuti nel progetto di bilancio 2016 approvato oggi dal cda della società.

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